Non solo in condominio: la nuova petizione LAV contro l’abbandono
Come da più parti annunciato, da oggi, 18 giugno, i regolamenti condominiali non potranno più vietare di possedere o detenere animali da compagnia.
“La rimozione dei divieti che rendono difficile la convivenza con i quattro zampe, come i divieti condominiali, è importante anche nell’ambito di un’efficace attività di prevenzione del reato di abbandono di animali: agevolare la convivenza può essere un incentivo ad accogliere in famiglia un pet, meglio se adottato da un canile – spiega Ilaria Innocenti, responsabile LAV Settore Cani e Gatti – Salutiamo con entusiasmo la nuova norma che tutela gli animali nei condomini, da noi fortemente voluta, segnale di una relazione più consapevole con gli animali non umani.”
Quello dell’abbandono dei animali domestici è purtroppo un fenomeno ancora molto diffuso e che tende ad aggravarsi con l’arrivo dell’estate. “Gli animali continuano ad essere abbandonati – spiega la responsabile LAV – perché la scelta di vivere con loro non è stata ponderata con responsabilità, perché ritenuti ‘impegnativi’ o costosi” (…) Oltre a essere un reato, l’abbandono porta a un dispendio di soldi pubblici che ricade sull’intera collettività: considerando che per ogni cane ospitato in canile ogni Comune paga circa 1.000 euro all’anno, e nei canili italiani ci sono circa 150.000 quattro zampe, le proporzioni del fenomeno sono rilevanti”.
Per contrastare questa piaga e per far sì che i nostri amici animali siano protetti ovunque, non solo “in condominio”, la LAV propone alcune misure tese a riformare la Legge 281/91 (Tutela animali d’affezione e prevenzione del randagismo) e lo fa lanciando una petizione, in collaborazione con L’Erbolario, storica azienda amica degli animali.
La petizione LAV- che si potrà firmare on line su www.lav.it e anche su www.erbolario.com – prevede: libero accesso di cani e gatti nei luoghi pubblici e nelle strutture turistiche; detrazioni fiscali su cibo e spese veterinarie per chi adotta un quattro zampe; riconoscimento del farmaco equivalente in veterinaria; adeguamento dell’IVA a livelli europei per alimenti e farmaci per animali tenuti non a scopo di lucro; incentivi alla sterilizzazione di cani e gatti; potenziamento dell’anagrafe felina; inserimento di cani e gatti nel certificato di “stato di famiglia”.
La petizione LAV prosegue chiedendo inoltre l’istituzione di un 118 unico a livello nazionale per il pronto soccorso veterinario e la stipula di convenzioni tra canili e Comuni con precisi standard di qualità e tariffa minima, numero massimo di 200 cani per canile, presenza obbligatoria all’interno delle strutture di almeno un’associazione di volontariato, apertura quotidiana al pubblico per almeno sei ore per favorire controlli e adozioni.
Infine, per prevenire e reprimere maltrattamenti e abbandoni la petizione LAV chiede che sia previsto il divieto di detenzione di animali a coloro che abbiano riportato una condanna per reati contro di essi.
Fonte: LAV, Androkonos, Corriere della Sera
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