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Perché gli animali ci fanno stare bene

di Redazione Quattrozampe

In compagnia di un gatto

In questi anni molti studi e ricerche sono state fatte sulla convivenza tra uomo e animale e i risultati sono stati soddisfacenti. Vivere con un animale può aiutare una persona a trascorrere una vita più felice e più sana. Questo perché tra uomo e animale si instaura un rapporto di osmosi in quanto con il tempo si crea un legame talmente forte da influire sui comportamenti e sulle abitudini dell’altro. Ad esempio, se noi siamo nervosi o arrabbiati non dobbiamo scaricare questo stato d’animo sul nostro amico a quattro zampe, perché si rischia di provocare reazioni fisiche e psicologiche per lui molto dannose.

Beneficio agli anziani

Diversi studi hanno evidenziato che tra gli anziani, quelli che possiedono un cane hanno meno problemi di salute e si recano dal medico meno spesso rispetto a chi non possiede alcun animale. Chi ha avuto un infarto e possiede un pet ha una percentuale di sopravvivenza che è quattro volte superiore a chi non ne ha.

Aumenta l’ormone delle coccole

Ricercatori giapponesi della Azuba University hanno dimostrato che la convivenza con un pet aumenta la produzione di ossitocina, detto anche ormone delle coccole, del 20% dopo aver giocato con il proprio amico peloso per un’ora e mezza. Per i bambini possedere un cane o un gatto aiuta a prevenire obesità e sovrappeso perché li stimola a fare regolarmente attività rispetto a chi non possiede nessun animale.

Aiuta a essere più responsabili

L’adozione di un pet in famiglia, che si tratti di un cane, un gatto, un criceto o di qualsiasi altro animale, significa prendersene cura ogni giorno e aiuta ad essere più responsabili e accomodanti verso altre persone.

Perché scegliere un cane o un gatto?

Il cane e il gatto sono sicuramente gli animali più diffusi nelle case degli italiani. Oltre ad essere degli ottimi animali da compagnia portano notevoli benefici alla nostra salute e migliorano la nostra qualità di vita.

Col gatto: cuore sano e meno stress

Il gatto aiuta a mantenere un cuore sano in quanto abbassa i livelli di stress e di ansia, aiuta a combattere la depressione e riduce il rischio di infarto del 30% rispetto alla media. Inoltre, per chi soffre di insonnia il gatto è un vero e proprio toccasana, perché tenendolo vicino funge da potente sonnifero. Tutto questo è reso possibile grazie alla Ron-Ron Terapia. Le fusa del gatto sono vibrazioni con frequenza 20-140 Hz hanno effetto su stress, cuore, pressione sanguigna, ferite e infezioni. Quindi, coccolare il gatto, oltre a essere espressione del nostro affetto reciproco, ci permette di raggiungere il benessere sia fisico che psicologico grazie alle sue fusa.

Un po’ di germi non fanno male, anzi

Vivere in un ambiente troppo pulito, invece che far bene, può creare qualche problema. Sembra un paradosso, ma ogni tanto qualche batterio portato da un cucciolo che zampetta in casa, aumenta le difese immunitarie. Lo testimonia lo studio della ricercatrice Jane Heyworth della University of Western Australia, secondo il quale avere un cucciolo può prevenire la gastroenterite, specie nei bimbi, e può persino migliorare le condizioni generali di chi soffre di depressione e cardiopatie.

Più moto e bimbi con meno allergie

Possedere un cane in casa porta numerosi benefici. Innanzitutto la passeggiata aiuta a mantenere la forma fisica in quanto, dovendo portare fuori il cane più volte al giorno per i bisogni, combattiamo la pigrizia e facciamo movimento in modo costante. Avere un cane in famiglia aiuta a proteggere i bambini dalle allergie, ci permette di socializzare e ci fa sentire più sicuri, con un effetto più che mai positivo sul nostro livello di auto-considerazione. La compagnia del nostro amico a quattro zampe ci consente, inoltre, di combattere lo stress derivante dal lavoro, dallo studio e dalla frenesia degli impegni quotidiani. Solo la sua presenza fa abbassare il nostro battito cardiaco e rallenta la respirazione.

150 minuti alla settimana

Secondo gli scienziati della Sidney University la passeggiatina col cane al guinzaglio può divenire il migliore allenamento se svolta così: camminare a passo sostenuto, insieme al proprio cane, per 150 minuti alla settimana, cioè 2 ore e mezzo, 21 minuti al giorno. E a trarne beneficio non siamo solo noi esseri umani, ma anche i cani stessi che, se vivono in appartamento e si muovono poco, tendono ad ammalarsi soprattutto di malattie cardiocircolatorie.

Ippocrate fu il primo

E che dire delle proprietà terapeutiche vere e proprie degli animali? La prima intuizione fu di Ippocrate. Il noto medico greco, infatti, consigliava agli amici una lunga cavalcata per combattere l’insonnia e difendersi dallo stress. Fino ad arrivare al lontano decreto legislativo del 6 febbraio 2006 (e successive numerose modifiche) secondo il quale la pet therapy è dal Servizio sanitario nazionale, abbattendo finalmente numerosi vincoli e pregiudizi che impedivano l’accesso degli animali in ospedali, istituti e case di riposo.

Minori detenuti ravveduti

I programmi di recupero di ragazzi a rischio con la pet-therapy funzionano. Secondo una ricerca americana il 100% dei detenuti adolescenti che ha partecipato a un programma di recupero con la presenza del cane, non è più tornato in carcere.

Il cane previene l’uso di droghe

Di più. Secondo una ricerca dell’Orsea sulla prevenzione della tossicodipendenza nel mondo giovanile, è risultato che la costante presenza di un cane, specie se di taglia medio-grande, allontana il rischio di assunzione di psicofarmaci da parte dell’adolescente.

Virtù anti-Alzheimer

Quanto ai pazienti anziani, uno studio condotto dall’Istituto l’Istituto Geriatrico Ca’ d’Industria e Uniti Luoghi Pii di Como ha evidenziato virtù anti-Alzheimer degli animali da compagnia. Dopo un programma terapeutico con l’impiego di cani, nei pazienti risultavano migliorati la soglia di attenzione, la capacità di interagire con gli altri malati, il comportamento, l’umore e le capacità verbali. Cambiamenti verificati sempre in presenza del cane, anche senza un’interazione diretta con i pazienti.

Va bene qualsiasi pet

Chi è più estroverso, socievole, sorridente e felice tende ad adottare un cane. Quest’ultimo è un animale sociale, predispone alla vita di gruppo e di relazione, porta a prediligere i contatti fisici, il lavoro di squadra e al raggiungimento di obiettivi importanti.

Liberati da canili o gattili

Qualsiasi animale in casa allieta e migliora la nostra qualità di vita. Se poi lo abbiamo liberato da un canile o da un gattile avremo anche compiuto una buona azione e il nostro nuovo arrivato ci ripagherà di affetto e gratitudine per tutta la sua vita, senza chiederci nulla in cambio.

Boxer, bassotto, chihuahua, dalmata?

Se proprio dovessimo parlare di razze, solitamente chi ama divertirsi e giocare sceglie un Boxer, mentre il Bassotto è indicato per chi ha un carattere fermo e deciso, il Chihuahua per chi è un po’ esibizionista o ama stare al centro dell’attenzione e il Dalmata per chi è indipendente e sicuro di sé.

Sceglie il gatto chi ama scrivere

Chi sceglie un gatto, invece è una persona che ama meditare, leggere o scrivere. Il gatto rappresenta l’emblema dell’autonomia e dell’indipendenza anche se è predisposto alle coccole, ma solo quando vuole lui.

Coniglio: intelligente e coccolone

Anche il coniglio, considerato il terzo animale da compagnia più diffuso tra le famiglie, è un ottimo pet. Basti pensare che questi “amici pelosi” sono in grado di riconoscere sia con la vista che con l’olfatto il loro padrone. Spesso quando si rientra a casa, se l’animale è stato abituato a relazionarsi con l’uomo, ci viene incontro trotterellando, oppure attende con trepidazione la nostra mano per ottenere coccole e attenzioni. Sono molto intelligenti, sono in grado di imparare il loro nome e se vengono chiamati lo capiranno e arriveranno da voi.

Coniglio, meno impegnativo

Il coniglio, spesso considerato meno impegnativo del cane e del gatto, è un animale molto curioso e vivace e renderà la vostra vita più serena e gioiosa. Nelle case degli italiani ce ne sono ormai diversi, ancor di più all’estero. È un animale molto socievole e gregario. In natura vive in piccole colonie di sei-dieci individui dove si stabilisce una gerarchia nella quale il maschio e la femmina dominanti comandano sul resto del gruppo. Grazie a queste sue caratteristiche di socialità si adatta molto bene alla vita domestica e alla convivenza con le persone con le quali riesce a stabilire forti legami affettivi. È necessario, infatti, dedicargli molto tempo al giorno per giocare con lui e tenergli compagnia. La solitudine è mal sopportata così come la detenzione costante in gabbia. Il coniglio ama esplorare l’ambiente circostante, correre e giocare, marcare i suoi compagni e il suo territorio per avere un senso di sicurezza e renderlo familiare.

 

di Valentina Maggio
foto di Shutterstock

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