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Come prendersi cura di un cincillà domestico

di Redazione Quattrozampe

Come prendersi cura del cincillà domestico

Cincillà felice, proprietario felice: consigli pratici per la cura ottimale di una tenera palla di pelo

Originario delle montagne delle Ande, il cincillà è un roditore socievole e intelligente, capace di stabilire un rapporto molto stretto con le persone con cui gioca e interagisce. Questo, oltre all’assenza di odore, è uno dei motivi per i quali il cincillà domestico è ritenuto un eccellente animale da compagnia, anche se poco adatto ai bambini vista la sua timidezza.

Alloggio spazioso per il cincillà domestico

Nonostante le dimensioni ridotte (il peso si aggira intorno ai 500 grammi), il cincillà ha bisogno di una gabbia molto spaziosa poiché, agile e molto attivo, è in grado di spiccare grandi salti, fino a 1,5 metri. Uno spazio verticale di due metri, con ripiani posizionati a varie altezze, è l’ideale per questi roditori che amano fare tanto movimento. Nella gabbia, infatti, non può mancare una ruota di dimensioni tali da poterlo contenere. Tra gli accessori, poi, i contenitori del cibo devono essere sospesi e la casetta-nido, di dimensioni 30x25x20 cm, dev’essere foderata di paglia o altro materiale. Da evitare oggetti in plastica che verrebbero rosicchiati vista l’attitudine di questo roditore. Per lo stesso motivo, meglio che la gabbia sia di metallo e che, quando lo lasciamo libero di gironzolare per casa, lo teniamo sotto controllo per evitare che possa fare danni o farsi male.

In coppia è meglio

Essendo un animale socievole, l’ideale sarebbe che vivesse in coppia. Un maschio e una o più femmine andranno sicuramente d’accordo, ma per evitare la riproduzione il maschio andrebbe sterilizzato. Soggetti dello stesso sesso possono litigare, anche se dipende dal carattere del singolo. Abituato a un clima freddo e asciutto, la temperatura ideale va dai 10 ai 20 gradi, finanche ad arrivare a zero. Da evitare invece le temperature alte che possono provocare pericolosi colpi di calore a causa della folta pelliccia.

Perché quest’ultima venga mantenuta in buone condizioni, in natura il cincillà domestico fa quotidianamente dei bagni di polvere. Questa pratica va mantenuta anche in cattività: polveri specifiche possono essere acquistate e vanno posizionate all’interno di un recipiente dove il cincillà può rotolarvisi. Dopo il bagno vanno però rimosse per evitare che vengano utilizzate come toilette. Insegnare al cincillà domestico a sporcare nella cassettina è impossibile. La tendenza è quella di urinare sempre in un angolo della gabbia. Il pavimento può essere di rete metallica o solido, ricoperto da giornali, trucioli e pellet di carte riciclata.

Alimenti ad hoc per il cincillà domestico

Cosa mangiano i cincillà? L’alimentazione del cincillà domestico è esclusivamente erbivora, con elevati livelli di fibra e bassi livelli di grassi, fieno fresco e di ottima qualità e pellet specifico. Verdure fresche e frutta vanno somministrate in quantità ridotta perché possono provocare disturbi digestivi. Occasionalmente si possono dare pezzetti di frutta disidratata (uvetta, mela, banana). I cambi di alimentazione devono essere graduali poiché il sistema digestivo è molto delicato e mal sopporta gli alimenti inadatti. I denti sono a crescita continua e il loro consumo può essere favorito da rametti da rosicchiare lasciati a disposizione. L’acqua, poi, deve essere sempre fresca e pulita all’interno di un abbeveratoio a goccia.

di Federica Forte
foto di Shutterstock

Approfondimenti:

Scopri l’importanza della compagnia e come gestire correttamente l’alimentazione erbivora. Leggi anche il nostro articolo: Una palla di pelo chiamata Cincillà

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