I lupi e gli orsi d’Europa ce l’hanno fatta
Lupi, orsi e ghiottoni d’Europa, ma anche altri grandi carnivori come le linci, non sono più a rischio d’estinzione, questo è il risultato ottenuto dai ricercatori dell’Unione Europea. Le popolazioni dei grandi mammiferi del Vecchio Continente sono riuscite a superare la soglia numerica minima di sopravvivenza. I loro numeri, sempre molto esigui, sono ora tali da permettere un futuro alle loro specie.
Tutto questo è possibile grazie a una politica di integrazione delle specie nel territorio Europeo, fortemente urbanizzato e ad alta densità di presenza umana, a differenza di quanto non accade invece negli Stati Uniti, dove invece la scelta è quella dell’isolamento in aree protette. In America, infatti, i parchi per i grandi predatori sono distanti dalle città, spesso protetti da ferree regole e con ranger di pattuglia.
Da noi tutto questo non è possibile, manca lo spazio. La buona notizia c’è anche sul versante della cultura: leggi, norme, sensibilizzazione delle popolazioni fin dalla scuola pare abbiano dato i loro frutti. Un risultato notevole, considerato che alla metà del Ventesimo secolo rischiavano di scomparire.
Nel corso del 2012 e 2013, 76 ricercatori di 26 diversi Paese, coordinati dalla Large Carnivore Initiative for Europe ha raccolto dati sulla presenza dei grandi carnivori d’Europa. I risultati dicono che circa un terzo dell’Unione Europea ospita almeno una di queste tre specie di predatori.
Su circa 485.000 kmq sono stati contati circa 17.000 orsi. Una popolazione di 12.000 lupi vive in uno spazio di 798.000 kmq, mentre le linci sono circa 9.000 su 813.000 kmq. I ghiottoni contano 1250 individui, relegati nei 248.000 kmq della Scandinavia.
Non c’è che da sperare che la tendenza sia confermata, la coabitazione adottata da tutti e il rispetto diffuso a tutte le generazioni.
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