Bambini e animali: amici per sempre

Molti bambini vivono un bellissimo rapporto di amicizia con il loro animale. Nel numero di marzo abbiamo esplorato queste esperienze e abbiamo parlato di cosa accade e cosa deve succedere quando una famiglia adotta un nuovo amico. Vediamo però che cosa dicono alcuni bambini e i loro genitori in merito ai loro amici pelosi… “Mio figlio Pietro, di 6 anni”, racconta una mamma, “ha un bellissimo rapporto con il nostro gatto Bubu (un Esotico a pelo corto), che ha la sua stessa età: lo tratta come se fosse il suo fratellino, lo rispetta e gli confida tutte le sue pene. Quando io lo sgrido, va subito a lamentarsi con il suo amico peloso e quello gli risponde miagolando. Vederli crescere insieme è una bella esperienza”. “Il mio cane, un Labrador maschio di nome Bu”, racconta Anna, 10 anni, “è come un fratello, anzi è meglio di mio fratello, perché con lui non litigo mai. Per me è un vero amico: anche se non parla, sa farsi capire benissimo lo stesso”. Gli altri, quelli che non ne hanno uno, spesso lo desiderano intensamente e lo descrivono con grande ricchezza di particolari, come se fosse lì, davanti a loro. Gli hanno già attribuito un nome, comportamenti e tratti caratteriali… sembra proprio che, non potendolo avere in carne e ossa, si siano inventati un amico immaginario peloso. “Io non ho un animale”, dice Federico, 7 anni, “ma vorrei un cane, un Rottweiler di statura media, con il pelo nero sulla schiena e marrone sul petto. Lo chiamerei Fulmine. Quando vuole uscire, lui spinge la porta con le zampe. Nella sua cuccia metterei i suoi giocattoli e un cuscino morbidissimo per dormire. Vorrei che sporcasse pochissimo la casa. Lo farei mangiare quando mangiamo noi, ma se ha tanta fame, gli darei subito la pappa. Lo farei correre tanto e lo porterei ogni mese dal veterinario, per fare tutte le vaccinazioni e tutti i controlli. Gli vorrei bene, perché vorrei un cane e perché gli voglio bene”. Anche la sua coetanea Gaia vorrebbe tanto avere un cane, un Golden Retriever: “Lo chiamerei Zampa, il suo pelo sarebbe lucido, marroncino chiaro. Vorrei che fosse simpatico e  giocherellone. Lo farei dormire sui cuscini della mia camera e lo farei giocare con una palla colorata. Lo accarezzerei con affetto e lo abbraccerei per fargli capire che gli voglio bene”. Giorgio, di 9 anni, desidera talmente la compagnia di un gatto, che ne parla come se lo avesse veramente: “Me lo immagino piccolino, con le gambe corte, tutto nero come il carbone, con gli occhi verdi come smeraldi e un musino bellissimo. Quando faccio i compiti, lui si stiracchia sui miei pantaloni, perché vorrebbe giocare con me. Quando è contento, fa le fusa, quando invece è arrabbiato inarca la schiena ed emette un miagolio minaccioso. Quando vede i suoi croccantini, salta come un matto, poi si butta sulla ciotola piena e mangia voracemente. Tutte le mattine pulisco la cassetta dove lui fa i bisognini e lavo sempre le sue ciotole“. Questi sono scorci, finestre aperte sulla fantasia e sull’amore incondizionato dei bambini nei confronti degli animali. Abbiamo parlato di questo, e molto altro, nell’articolo Voglio un amico a quattro zampe.