Lavoratore, cacciatore, compagno amorevole: magnifico Yorkshire
Lo Yorkshire ha una genesi abbastanza recente, risalente alla seconda metà del diciannovesimo secolo e affonda le sue radici nell’area settentrionale del freddo e grigio Albione. Si può affermare che discende da razze come il Clydesdale, ormai estinto, lo Skye Terrier e il Maltese.
Alcuni lavoratori scozzesi, cercando fortuna in Inghilterra, si trasferirono proprio nello Yorkshire e portarono con sé questi piccoli cani e proprio in questa regione, e in quella confinante (Lancashire) venne allevato e selezionato con la finalità di ottenere un cane adatto alla caccia di roditori. Infatti, in queste zone dell’Inghilterra l’industria tessile era un settore in grande via di sviluppo e questi piccoli cani potevano coadiuvare gli operai cacciando i topi, i quali erano soliti a mangiucchiare lana e cotone. Fu di grande aiuto anche nelle miniere dove gli Yorkie, con la loro minuta stazza, potevano infilarsi negli antri più nascosti e angusti per cercare eventuali dispersi. Non sono propriamente compiti raffinati e signorili, ma questo piccolo Terrier conobbe dopo pochi decenni le amenità e gli agi dei salotti più abbienti, infatti dal 1880 spopolò anche negli Stati Uniti.
Origini umili, futuro elegante
La metamorfosi estetica più rilevante che ha subito nel corso del secolo scorso è quella riguardante il pelo, che da crespo è diventato liscio e setoso, che oggi lo contraddistingue per eleganza, ma richiede un notevole impegno nella toelettatura: minuziose spazzolate quotidiane sono fondamentali così da districare la sua folta chioma, un mantello particolare quello dello Yorkie che ricorda molto quello umano; inoltre, se lo si mantiene lungo, le cure dovranno essere ancor più meticolose, ma il sacrificio e la fatica saranno ripagati vedendo lo Yorkie nella sua più elegante mise. Nonostante non disdegni il dolce tepore del divano, non rinnegherà mai le sue origini ruspanti e non rinuncerà mai al divertimento di esplorare, avventurarsi e seguire qualche traccia.
Ma che caratterino!
Un temperamento che compensa con la sua mole molto contenuta, infatti è impossibile per lui non farsi notare e soprattutto non farsi sentire con il suo latrato squillante. Nonostante sia energico e pieno di vitalità, è un cane equilibrato che non ha problemi a socializzare, anche con cani di stazza più grande, anzi il coraggio non gli mancherà mai, così come la caparbietà ed è certo che se uno Yorkshire si mette in testa una cosa, dovrà portarla a termine ad ogni costo. Per cercare di arginare il suo incontenibile modo di essere, ciò che è realmente necessaria è l’educazione, infatti è molto comune incorrere in Yorkshire troppo sicuri di sé, rissosi e addirittura mordaci, frutto probabilmente di iperprotettività da parte dei padroni umani.
L’educazione è importante
Urge, per il benessere del cane, proporre un metodo educativo costante e intransigente, che non sia però troppo severo, così da non ledere il suo smisurato ego, quindi ha bisogno di un padrone che non si lasci intenerire da quegli occhietti dolci e dalla sua stazza minuta. Facendo così si otterrà completo rispetto e fiducia dallo Yorkshire, che dimostrerà la sua fedeltà e intelligenza quotidianamente, qualità che possono essere apprezzate non solo da signore o casalinghe, ma anche da famiglie con bambini, che sappiano rispettarne la fragilità, ma anche da persone più dinamiche, che magari gli diano l’occasione di interagire con altri cani e di condividere sport e svaghi. L’energia non gli manca e, malgrado il suo aspetto poco intimidatorio, lo Yorkshire è una formidabile sentinella: è provvisto di un udito molto sviluppato e abbaierà senza pensarci due volte se percepirà qualcosa di strano.
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