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Conosciamo gli ospiti della fattoria Ippoasi

di Redazione Quattrozampe

Ospiti Ippoasi

Alla Fattoria della Pace Ippoasi Onlus di San Pietro a Grado vivono felici e contenti oltre ottanta animali da reddito salvati in extremis e senza il terrore di finire nel piatto o di diventare un paio di scarpe. Qui nessuno di loro viene sfruttato per le uova, per il latte o per lavorare.

Gli ospiti: nomi e numeri

1La Fattoria della Pace Ippoasi ospita diversi animali. Ognuno di loro ha alle spalle una storia spesso molto triste, legata a maltrattamenti e rischio di morte certa. Alcuni sono adottati a distanza, chiunque può farlo per sostenere quest’oasi della pace. È tutto sul sito.

  • 6 Anatre (Ugo, Adele, Ursus, Sasha, Rebecca e Anastasia)
  • 2 Asini (Cagliostro e Abramo)
  • 4 Cani (Nestore, Trombino, Pompadur e Desmond)
  • 10 Capre (Sogno, Lolita, Lollo, Lele, Lula, Lolito, Rosa, Camilla, Rachele Giulia)
  • 9 Cavalli (Mirtillo, Brio, Diddi, Gorilla, Media Asset, Oliver, Sing Song, Tombola e Liù)
  • 7 Galli e 22 Galline (Paola, Tamburrino, Federica, Gloria, Irene, Clara, Stellina, Cassiopea, Kamuran, Elisa, Lucrezia, Grazia, Simona, Michele, Silvia, Pia, Emma, Dania, Dulcita, Coscialunga, Cosimo, Stevia, Gina, Lusia, Lia, Sesamo, Papavero, Girasole e Melissa)
  • 4 Maiali (Peppa, Gorgo, Alfred ed Enea)
  • 6 Mucche (Terra, Luna, Macchia, Ercolino, Michelina e Lorenzo)
  • 6 Pecore (Peter, Mau, Guile, Bebe, Bobo e Lorenzo)
  • 1 Pony (Lola)

 

Facciamo conoscenza con alcuni di loro

LORENZO, scampato al banchetto di Pasqua 2012. (agnellino salvato in extremis). Una notte al rifugio hanno sentito i suoi belati disperati: qualcuno lo aveva messo nel pollaio di Ippoasi. Lì è rimasto una settimana, il tempo di appurare che fosse in grado di nutrirsi da solo e che fosse sano; dopodiché è stato liberato nel grande recinto, vicino al gregge delle capre. Come da noi sperato Lorenzo ha preso come riferimento il montoncino Peter e si è affezionato a lui.

TERRA (bovina, meticcio/incrocio nata il 24 aprile 1996) È arrivata con la compagna Luna ad Ippoasi dopo essere stata salvata dalla Lav di Chieti. Molto più paurosa e diffidente della compagna, ha avuto più difficoltà ad accettare il contatto con l’essere umano (per molto tempo non si faceva avvicinare) e ad abituarsi alle presenze di una vita libera (altri animali, agenti atmosferici, mezzi motorizzati). Adesso, a distanza di due anni dalla sua liberazione, si muove con fiducia per tutto il rifugio in cerca di buon fieno e di coccole da parte degli umani. Adora i capretti cuccioli, che spesso lecca e lava come fossero vitellini.

LUNA (bovina, razza marchigiana, nata il primo ottobre 1995) È stata salvata dalla Lav di Chieti, ultimo capo, insieme alla sua compagna Terra, rimasto in un allevamento da carne in dismissione. Il rifugio ha dato disponibilità ad adottarla, garantendogli un luogo dove vivere libera. Luna infatti ha vissuto gli ultimi tre anni legata a una catena cortissima in una stalla buia, e quando è arrivata ha dovuto fare un periodo di riabilitazione per re-imparare a camminare, a non avere paura di tutto quello che la circondava, compresa l’aria. Si è abituata abbastanza velocemente al contatto umano, a differenza della compagna che era molto più diffidente, e ora adora essere grattata all’attaccatura delle corna, dove anni di catena le hanno lasciato ancora oggi il segno. Adora stare sdraiata a ruminare e ha un carattere molto docile e placido. Adottata a distanza da “Progetto vivere vegan” di Firenze.

MACCHIA ED ERCOLINO (due bovini, mamma Macchia e il figlio Ercolino) Sono arrivati a Ippoasi dopo una vicenda molto impegnativa. Tutto è però finito per il meglio e la piccola famiglia è riuscita a entrare a Ippoasi e a inserirsi perfettamente con il resto del grande gruppo. Ercolino è molto giocherellone. Macchia non perde mai occasione per far vedere a tutti quanto anche una mamma mucca tenga a suo figlio, leccandolo per minuti e minuti. Una vera scena piena di affetto. Ercolino è adottato a distanza da Lida di Firenze, Lav di Firenze.

Al rifugio Ippoasi urgono donazioni, il personale è composto tutto da volontari. Per aiutarli basta poco. Andiamo sul loro sito: www.ippoasi.org

foto di Rachele Z. Cecchini

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