Pubblicità
Pubblicità

Blu di Russia: identikit di una meraviglia

di Redazione Quattrozampe

Blu di Russia

Abbiamo già parlato dello splendido Blu di Russia, raccontandone le particolarità del carattere e la sua storia. Vediamo ora quali siano le caratteristiche fisiche che definiscono il suo aspetto e la vita con lui.

 

1Origine: prima del XIX secolo

Ascendenza: gatti domestici

Altri nomi: Blu Arcangelo, Russo a pelo corto

Peso: 3,5 – 5,5 kg

Ibridazioni: nessuna

Temperamento: vigile, un po’ riservato, prudente

 

  • TESTA: cuneiforme, ben proporzionata, con cranio piatto di profilo, collo lungo e slanciato, naso senza stop; tartufo e labbra di colore grigio
  • OCCHI: distanziati, tondeggianti, di colore verde vivo, intenso e brillante
  • ORECCHIE: ben distanziate, abbastanza grandi e larghe alla base, leggermente appuntite; la pelle è sottile e traslucida, l’esterno è ricoperto da pelo rado e sottile
  • CORPO: lungo, sinuoso e aggraziato, mai tozzo o pesante, di medie proporzioni, forte e muscoloso, con ossatura sottile ma ben sviluppata
  • MANTELLO: doppio, morbido e folto, fine e setoso, corto e brillante, di colore grigio-blu uniforme con riflessi argentei, che gli danno una particolare luminosità
  • CODA: relativamente lunga, larga alla base si assottiglia verso l’estremità
  • ZAMPE: lunghe e sottili, ma non delicate, sono muscolose, con piedi leggermente arrotondati

Impegno

Calmo, equilibrato e molto pulito, ama la vita tranquilla ed è particolarmente sensibile all’umore del padrone.

Cure Mediche

Appartenendo a una razza naturale, conserva le caratteristiche di robustezza dei gatti cresciuti in libertà e non ha quindi bisogno di cure particolari.

 Socialità

Dolce e affettuoso, molto espansivo con i suoi familiari è più restio a interagire con gli estranei; detesta il chiasso e la confusione, perciò non è adatto alle famiglie con bambini troppo piccoli e vivaci.

 Pelo

Corto e setoso, si tiene in ordine molto facilmente: basta spazzolarlo o passarlo con un guanto a denti di gomma una o due volte la settimana, un po’ più spesso nel periodo della muta.

© Riproduzione riservata.