La passione per il riporto
Il compito dei cani da riporto non è semplicemente quello di riportare gli oggetti lanciati. In realtà, le loro vere attitudini hanno radici più profonde e tecniche, il loro lavoro necessita di capacità specifiche, tipiche della razza, dal Labrador al Golden, dal Flat Coated al Nova Scotia Duck Tolling, dal Chesapeake Bay al Curly Coated. Negli ultimi anni in Italia il numero dei Retriever è fortemente aumentato. Questi cani, grazie alla loro grande voglia di lavorare con il proprio compagno umano, vengono utilizzati in numerosissime discipline cinofile e da soccorso. Il vero “Mondo Retriever”, però, è ancora sconosciuto ai più, a differenza di quanto avviene nei paesi del nord Europa (Gran Bretagna, Svezia…) dove la cultura su questo tipo di cane trova la sua massima espressione. Il Retriever nasce come cane da caccia, ma quasi tutti i proprietari non sono cacciatori e tanto meno conoscono le attitudini naturali del proprio beniamino. Le razze più conosciute sono sicuramente il Labrador Retriever e il Golden Retriever. Non sono, però, le sole.
Ben sei razze
Appartengono, infatti, a questo gruppo ben sei differenti razze: Labrador Retriever, Golden Retriever, Flat Coated Retriever, Nova Scotia Duck Tolling Retriever, Chesapeake Bay Retriever, Curly Coated Retriever. L’Enci le classifica nel “gruppo 8” (cani da riporto, cani da cerca e cani da acqua) e sono, quindi, a tutti gli effetti cani da lavoro. Normalmente vengono scelti come cani da famiglia, grazie al loro aspetto mite, alla loro grande socialità e all’inesauribile voglia di giocare.
Non solo cani “da riporto”
Quando si parla di riporto, generalmente si tende a banalizzare l’attività, pensando che il compito di un Retriever sia semplicemente quello di riportare gli oggetti lanciati e che quindi questi cani non abbiano capacità diverse rispetto a qualunque altro cane che impari a riportare un oggetto. In realtà, le vere attitudini dei Retriever hanno radici più profonde e tecniche e il loro lavoro necessita di capacità specifiche, sempre legate alla pratica del riporto, che denotano delle Marking, Memory, Game Finding, e in special modo, Will to Please.
Le qualità, nel dettaglio
- Steadiness: Capacità del cane di rimanere calmo e tranquillo a fianco del proprio conduttore, non deve emettere suoni che possano disturbare gli altri cani.
- Marking: Capacità di individuare il punto di caduta di un riportello in tessuto da 500 grammi (“dummy”) lanciato anche a grande distanza e con la presenza di ostacoli naturali.
- Memory: capacità di memorizzare il punto di caduta di un “dummy” da recuperare in un secondo momento.
- Game Finding: Capacità innata di trovare la selvaggina.
- Will to Please: La volontà di compiacere il conduttore. Il piacere con il quale il cane lavora, la qualità del rapporto e del collegamento tra conduttore e cane.
a cura di Chicco Arcostanzo
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