La socialità del cane
Sociali si nasce, sociali si diventa. Se è vero che nel cane esiste una forte propensione al comportamento sociale, è altrettanto vero che la competenza sociale richiede l’acquisizione di uno stile. La prima maestra di socialità è senza dubbio la mamma, primo luogo d’incontro dell’alterità per il cucciolo. Come ogni piccolo di mammifero, il cucciolo tende a espandere il sé in tutto quello che lo circonda mosso da un’esuberanza motivazionale che caratterizza le primi fasi della crescita. In questo senso la sua volontà ribolle e la curiosità incentiva il suo desiderio di appropriarsi di fette sempre più ampie di realtà e di mettersi alla prova. Il cucciolo è un tripudio di vitalità, ma proprio questa energia interna di crescita ha bisogno di essere disciplinata, vale a dire incanalata evitando che tracimi in ogni dove. La mamma deve fare un paziente lavoro di contenimento insegnando al cucciolo: Per questo se un cucciolo non ha ricevuto l’insegnamento materno farà molta fatica a rassegnarsi di fronte ai limiti inevitabili che la relazione sociale pone.
Compromessi
Quando si vive in un gruppo occorre inevitabilmente trovare delle mediazioni e dei compromessi, è indispensabile saper rinunciare e rassegnarsi, cercare degli accordi anche attraverso la comunicazione. Si tratta di qualità molto complesse che vengono impostate dall’educazione materna. Un altro momento importante di questa propedeutica sociale riguarda il rapporto con i fratelli e, in seguito, con il cosiddetto “gruppo dei pari”, luogo dove il cucciolo sperimenta la comunicazione, l’ingaggio, l’interazione agonistica, gli stili più importanti di relazione con i conspecifici.
Socializzazione Primaria
Gli etologi chiamano questo apprendistato, che consente al cucciolo di mettere insieme i tasselli di quel grande puzzle che è il comportamento sociale, col termine di “socializzazione primaria”. Si tratta di affinare la riconoscibilità del conspecifico, ma soprattutto di assumere uno stile interattivo adeguato.
Si imparano le regole della comunicazione efficace – sapersi esprimere attraverso la ritualizzazione, ma soprattutto saper leggere il proprio conspecifico – e dell’interazione corretta, per esempio la gestione del morso, la capacità di frenare l’esuberanza, le basi comportamentali chiamate a frenare i dissidi e a trasformarli in rituali. Per questo la socializzazione primaria è fondamentale e va incentivata attraverso attività tutorate d’interazione sociale lungo tutta l’età evolutiva del cane (i primi 24 mesi) grazie a “puppy class” e classi di socializzazione: solo così si costruirà un buon futuro sociale per il cane.
a cura di Roberto Machesini, direttore del SIUA
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