Vaccinalo: è un regalo d’amore

di Redazione Quattrozampe

Vaccinalo: è un regalo d'amore

Il gatto domestico può, a seconda della vita che conduce, essere più o meno esposto al rischio di malattie infettive; quelli che hanno accesso agli spazi aperti e che quindi possono incontrare soggetti “di strada” sono ovviamente più a rischio, ma ciò non vuol dire che i mici di casa possano dirsi del tutto tranquilli. Nei primi mesi di vita il rischio di infezioni è altissimo per tutti i gatti, per cui sarà importantissimo iniziare l’immunizzazione di base già dal 50°-60° giorno di vita. Il vaccino più classico comprende le tre malattie virali più frequenti: l’infezione da Herpes Virus (rinotracheite e cheratocongiuntivite) è contagiosissima e miete vittime tra i gattini, che possono infettarsi anche dalla madre, al momento del parto; la malattia indotta da Calicivirus colpisce, come la precedente, le vie respiratorie, gli occhi e, in più, la bocca; la Parvovirosi è la più grave di tutte, è contagiosissima, provoca una grave malattia generalizzata con forte componente gastroenterica che, nella maggior parte dei casi, conduce a morte. Queste virosi possono essere prevenute tutte insieme con un unico vaccino trivalente. L’immunizzazione di base sarà uguale per tutti i soggetti (prima dose a cinquanta giorni; seconda dose, dopo venti giorni); i richiami saranno annuali fino ai cinque-sei anni, poi potranno essere diradati.

Dopo il primo anno di vita il pericolo delle infezioni virali respiratorie si riduce, mentre la Parvovirosi resta un rischio reale anche per i soggetti casalinghi, dato che il virus è molto diffusibile e resistente nell’ambiente esterno, per cui potremmo essere noi a portarlo dentro casa, magari con le scarpe.

Discorso a parte merita il vaccino contro il virus della Leucemia; questo agente patogeno viene trasmesso solo con il morso o l’accoppiamento, per cui l’immunizzazione sarà realmente necessaria solo per i soggetti da riproduzione o per quelli che, all’aperto, possono lottare con i loro simili. Altri vaccini impiegati: quello contro il germe Clamidia, che provoca una infezione oculare e respiratoria e che può essere contagiato da gatti infetti con colpi di tosse, starnuti e scolo oculare, e quello contro la Rabbia, che si pratica nelle regioni ove sia obbligatorio (il rischio per il gatto è molto basso) o in caso di espatrio, per motivi medico-legali.

 

Di cosa si tratta – Prevenzione delle più comuni malattie infettive

Come si cura – Iniezioni annuali da parte del medico veterinario

 

 

a cura di Alessandro Arrighi
foto di Shutterstock

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