Quando loro hanno freddo
Freddo! Lo provano proprio come noi, cani e gatti, ecco che cosa succede al loro corpo. Quando le temperature iniziano ad abbassarsi, corriamo ai ripari iniziando a vestirci con abiti più pesanti in modo da scampare al famigerato colpo di freddo che comporta, quindi, uno stato di malessere. Fin da piccoli ci si sente ripetere dalle mamme e nonne di coprirci bene, di non uscire quando nevica troppo o fa eccessivamente freddo e di avere un’alimentazione più sana sia per proteggere il nostro organismo, sia per affrontare al meglio il periodo più freddo dell’anno.
Loro cosa provano?
Ma vi siete mai chiesti cosa provano gli animali quando si avvicina la stagione fredda? Non solo noi umani soffriamo le basse temperature, ma anche i nostri piccoli amici a quattro zampe, nonostante siano dotati di pelo. Con il cambio di stagione, anche gli animali necessitano di una fase di adattamento, in quanto le basse temperature, gli sbalzi termici e le correnti d’aria possono influire sul loro stato di salute, causando stress organici, con abbassamento delle difese immunitarie o l’insorgenza di infezioni batteriche.
Termoregolazione per micio e fido
Il cane e il gatto sono, come l’uomo, animali a sangue caldo, ma riescono a tollerare meglio le temperature più basse rispetto a quelle più alte. Sono animali omeotermi (dal greco “omos” che significa “uguale” e “termos” che significa calore), sono, cioè in grado di controllare e mantenere costante la temperatura corporea anche al variare delle condizioni ambientali esterne. Questa capacità si verifica grazie a una termoregolazione che dipende essenzialmente dal sistema nervoso. Quando le temperature si fanno più rigide, nell’organismo si verificano una serie di fenomeni che aumentano la produzione di calore e diminuiscono, quindi, la dispersione. Il calore corporeo è prodotto principalmente dal metabolismo basale, grazie a una serie di reazioni chimiche che però comportano un dispendio energetico importante da parte dell’organismo. Nei cuccioli di circa 15-20 giorni questi meccanismi non sono ancora del tutto presenti ed è per questo motivo che, per scaldarsi a vicenda, stanno molto vicini tra loro. Dopo la terza settimana di vita diventano omeotermi autonomi con una temperatura corporea che varia tra i 39-39.5°.
Come combattono il freddo micio e fido
Con il percepire il freddo i vasi sanguigni del cane assumono una reazione di difesa, per cercare il più possibile di conservare il calore, disperdendolo in misura più contenuta. Un meccanismo legato alla circolazione del sangue. Il mantello del cane in inverno tende a infoltirsi e si allunga aumentando l’isolamento termico imprigionando aria che rimane calda proprio vicino alla cute. La contrazione dei muscoli orripilatori posti alla base dei peli ne aumenta l’erezione aumentandone lo spessore. L’animale che ha freddo per scaldarsi mette in atto il tipico atteggiamento del raggomitolamento che riduce la superficie corporea esposta. La temperatura corporea normale di un animale adulto si aggira intorno ai 38-39° C. quando l’organismo inizia a percepire che le temperature sono più fredde, i piccoli vasi sanguigni della pelle che riveste orecchie e arti si contraggono in modo da dissipare meno calore attraverso la circolazione, perché il sangue si raffredda di meno, scorrendo in superficie solo in modeste quantità.
di Valentina Maggio Nutrizionista cane e gatto e Istruttore cinofilo
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