Golden Retriever: Valentina e quaranta cuori
Vivendo con circa quaranta cani in una cascina alle porte di Milano, Valentina ha imparato la storia dei Golden Retriever, ma ha anche a conoscere l’indole caratteristica di questa razza. “Il Golden è un cane dal carattere duttile, sensibile, vitale, gioioso, docile, ma soprattutto ‘will to please’”, dispensatore di amore incondizionato”, afferma. Sono rinomati come cani che cercano di rendersi utili nei campi più disparati: guida per non-vedenti, conforto nella pet therapy (sia per bambini che per adulti) e accompagnatori della protezione civile nelle operazioni di soccorso.
Hanno bisogno della compagnia dell’uomo
Non c’è dubbio, i Golden hanno un grande bisogno della compagnia dell’uomo, amano sentirsi parte viva e integrante del branco-famiglia. Ecco perché danno il meglio di sé accanto a noi, soprattutto se all’interno di un nucleo familiare con bambini piccoli.
Salute, educazione e attitudine al riporto
Oltre alle qualità insite nella razza, Valentina si può definire fortunata, perché nel suo primo cane trova anche salute, educazione e una buona attitudine al riporto. Molto entusiasta, vuole approfondire questa sua nuova passione, per capire se possa trasformarsi in qualcosa di più: inizia allora una ricerca che la porterà in Europa, Gran Bretagna e Scandinavia, dove approfondisce la storia e il metodo di approccio ai Golden Retriever. Visita allevamenti, partecipa a conferenze, concorsi, mostre, frequenta corsi di addestramento dei “Retrievers Club” tenuti dai più competenti istruttori stranieri (gli stessi che diventeranno poi amici e collaboratori nella gestione dei suoi cuccioloni).
Sogno divenuto realtà
Ma è solo dopo essere tornata a casa che realizza un altro traguardo del suo percorso: il secondo cane. Il sogno inizia ora a delinearsi per davvero: il nuovo cucciolo femmina segna l’avvio ufficiale del suo allevamento, “Pinkerly Golden Retrievers”. Decide così, dopo aver gestito quattro cani e una prima cucciolata, di trasferirsi a Melzo, in una cascina più ampia dell’attico a Milano. Quello di Valentina non è un allevamento convenzionale: non ci sono box, gabbie o batterie, gli animali possono esplorare giardino, stalle e casa totalmente liberi. Non solo. Gli ampi spazi aperti e i campi a perdita d’occhio che circondano la cascina permettono ai cani di stare in completa libertà.
Bisogno fisico di correre e di fare moto
“È una scelta meditata che ho preso considerando i bisogni particolari di questa razza: il Golden ama correre, muoversi, giocare all’aria aperta, interagire con l’ambiente… Lo dice il nome stesso, ‘Retriever’, questa razza nasce come cane da riporto (con una particolare attitudine all’acqua), ed è quindi predisposto alle attività motorie stancanti”. Il suo, dunque, è un “bisogno fisico” di lavorare, anche semplicemente per compiacere il padrone riportandogli una pallina, un osso o della selvaggina, come avveniva in origine.
Golden, cane più brillante per obbedienza
Ma non è solo muscoli e niente cervello. Secondo quanto scritto nel compendio “The Intelligence of Dogs” di Stanley Coren, il Golden è al quarto posto dopo il Border Collie, il Barbone, e il Pastore Tedesco, come cane più brillante per obbedienza, comando e addestramento.
di Vania Zorzi e Anita Guerini
foto Mauro Pini
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