Canile da salutare: aiutiamo Alanis a trovar casa
Conosceva solo le sbarre del canile. Buttata lì dentro, senza speranza e con una brutta piaga che a poco a poco le ha infettato la zampina, compromettendola per sempre. Malgrado l’incuria e il dolore, Alanis cercava di correre, alzando il più possibile l’arto menomato, provando un gran dolore ogni volta che per sbaglio o per debolezza toccava terra.
Ma è stato proprio “grazie” a quella orribile piaga sulla zampa che ci siamo convinti a portarla via da quel canile, in tutta fretta. Per fortuna le analisi approfondite hanno escluso che quella brutta ferita fosse dovuta a un osteosarcoma. Abbiamo tentato in tutti i modi di salvare l’uso dell’arto. Purtroppo invano. La decisione è stata molto sofferta, ma l’unica possibile, per mettere fine, una volta per tutte, al tormento che si protraeva da tempo.
In canile da quattro anni
Ma partiamo dall’inizio. Alanis, cagnolina di quattro anni, è entrata in gabbia a soli due mesi e lì è rimasta dimenticata dal mondo, un numero in un lungo elenco di detenuti senza colpa.
I volontari di Alfa l’hanno conosciuta, fotografata, accarezzata e le hanno dato finalmente un nome, ma le sue giornate continuavano a trascorrere lente nel suo box.
Una grossa piaga
Il 2 novembre scorso ci siamo accorti che Alanis era ferita. Una grossa piaga le impediva di poggiare la zampa per terra. In canile dicevano che si poteva trattare del legamento rotto, forse di un morso di un altro cane. Non potevamo accontentarci di un “chissà” e quindi abbiamo deciso di adottarla subito, di fare chiarezza sul suo stato di salute e di trovarle una sistemazione più accogliente in attesa di una famiglia anche per lei.
Un intervento ricostruttivo
Le analisi approfondite che abbiamo fatto hanno escluso che quella orribile piaga sulla zampa (che ci aveva convinti a portarla via dal canile in tutta fretta), fosse dovuta a un osteosarcoma. E l’intervento chirurgico ricostruttivo per restituire ad Alanis l’uso della sua zampetta non ha avuto esito positivo. Le piaghe peggioravano, nonostante le medicazioni gioraliere e i controlli veterinari quotidiani.
Amputazione necessaria
L’amputazione è stata l’unica “soluzione” possibile, decisa a malincuore. Così, la dolce Alanis, entrata in canile ad appena due mesi di vita, ne è uscita giusto in tempo per salvarsi la pelle. Lei che correva con una zampa malata, alzandola il più possibile, ora corre felice con tre zampine, finalmente libera dalla morsa del dolore. Lei non è diversa, è speciale. Non ha mai smesso di fidarsi di medici e volontari, non ha mai smesso di essere festosa nonostante non conoscesse nulla di diverso da un box.
Merita un’adozione del cuore
E ha saputo cogliere le cose belle della sua sfortuna: la libertà restituita, l’affetto mai conosciuto di volontari e medici, l’arrivo di un amico con cui condividere la gita in auto. Insomma, la vita! Alanis è pronta per entrare in famiglia. Ognuno di noi, nel suo piccolo, può fare moltissimo. Sostieni Alanis, anche un piccolo contributo può essere utile.
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