Sonno degli animali: scopriamolo insieme

di Redazione Quattrozampe

sonno degli animali

Il sonno degli animali è un mondo pieno di sorprese e imperscrutabile. È un mondo a sé per certi aspetti, ma per altri è ciò che ci unisce più a loro. Non meravigliamoci di come si comportano certi animali, ma impariamo da loro e soprattutto cerchiamo di studiarli.

Un’attenta osservazione del sonno può spalancarci porte che fino ad oggi pensavamo chiuse. Non pensiamo al sonno come a qualcosa di statico, come a un “non comportamento”.

Il sonno, così come nell’uomo, anche negli animali ha un ruolo importante.

Che cos’è il sonno?

È un comportamento istintivo caratterizzato da una fase preparatoria o appetitiva, che consiste nel ricercare un luogo e una posizione adatte allo scopo, e una fase consumatoria o attività ipnica vera e propria, caratterizzata da uno stato di quiescenza.

Il sonno si suddivide in due fasi:

  • Sonno NREM;
  • Sonno REM.

Il sonno NREM è il primo che si manifesta al momento di passaggio allo stato di sonno. Viene anche definito sonno profondo o sonno lento.

Il sonno REM si manifesta al termine della fase di sonno profondo. È detto anche sonno paradosso o sonno rapido.

Cosa significa REM e significato del sonno

REM è l’acronimo di “rapid eyes movements” che in italiano significa “rapidi movimenti degli occhi”. Infatti durante il sonno REM i globi oculari hanno movimenti rapidi.sonno-degli-animali1

Qual è il significato del sonno? Ha una funzione di recupero sull’organismo durante la fase NREM. E svolge un ruolo di riprogrammazione genetica dei comportamenti innati e di fissazione della memoria durante la fase REM.

Il sonno REM avrebbe anche un ruolo determinante per la maturazione del sistema nervoso centrale. Dagli studi effettuati è emerso che durante la fase REM assistiamo a un incremento dell’attività cerebrale.

Indice di patologie comportamentali

Durante la visita comportamentale i veterinari pongono ai proprietari diverse domande riguardanti il sonno degli animali.

Per quale motivo? Perché il sonno, anche se non è un vero e proprio comportamento, subisce profonde modificazioni durante i disturbi emotivi.

Quindi durante la visita comportamentale sarebbe gravoso non analizzarlo.

Per effettuare una diagnosi corretta di un eventuale disturbo comportamentale dobbiamo conoscere le caratteristiche del sonno degli animali.

Durante la visita comportamentale il medico comportamentalista deve porre la propria attenzione su alcuni parametri fondamentali, tra cui la scelta del luogo del riposo, la quantità e la qualità del sonno.

Infatti, il medico comportamentalista, da un’attenta visita ipnologica, potrà capire qual è:

  • la relazione tra cane e proprietario
  • lo status gerarchico dell’animale
  • il carattere dell’animale
  • il tipo di dieta
  • eventuali e possibili problemi organici
  • l’eziologia del disturbo comportamentale dell’animale in questione

Scelta del luogo di riposo

La scelta del luogo di riposo rappresenta un aspetto importante per valutare la qualità del distacco, ma anche dopo la pubertà, per collocare il cane nella scala gerarchica.

I cani con prerogative dominanti preferiscono dormire in luoghi di passaggio (corridoio, entrata e pianerottolo). Infatti, i soggetti che ostentano un comportamento da maschio dominante, raramente restano a dormire nella camera dei loro proprietari.

Questi cani tendono a scegliere, come luogo per dormire, un posto che consenta loro di vedere tutte le vie di passaggio dell’abitazione, da una parte all’altra della casa e dall’esterno verso l’interno.

Quanto dormono

La durata globale del sonno di un cane varia nel corso della sua vita, passando da 16-18 ore al giorno a 0-3 settimane di vita, a 10-12 ore a partire dalle 8 settimane fino alla fine della vita.

E la giornata del gatto? Supera le 15 ore tra dormite e pisolini: inoltre, dalle 4 alle 6 ore per pulizia del pelo e gioco, il resto del tempo per cacciare, mangiare ed esplorare.

sonno degli animali

Disturbi del sonno degli animali

Non solo l’uomo, ma anche il sonno degli animali può manifestare dei disturbi. Abbiamo le ipersonnie, le ipoinsonnie e le insonnie.

Le ipersonnie si possono classificarle in due gruppi:

  • Ipersonnie senza modi cazioni qualitative;
  • Ipersonnie con aumento parossistico della durata del sonno paradosso (il cosiddetto sonno REM).

Nelle prime, la sequenza delle fasi non viene modificata. Inoltre, non rileviamo un aumento significativo della durata di un tipo di fase rispetto alle altre.

I soggetti classificabili in questo gruppo dormono più a lungo di circa un 50-60%. Negli animali con questo tipo di ipersonnia sono spesso presenti anche problemi legati alla sfera alimentare (come iporessia o anoressia).

Si riscontrano nelle depressioni reattive (acute) del cucciolo e dell’adulto. Nelle seconde abbiamo il quadro clinico della narcolessia.

Narcolessia

La narcolessia è tra le principali cause d’eccessiva sonnolenza diurna.

sonno-degli-animali3È stata descritta nei cani per la prima volta nel 1973. Determina alterazioni comportamentali piuttosto evidenti.

Nei soggetti con questa patologia evidenziamo un’eccessiva sonnolenza diurna (Eds) e cataplessia (improvvisa perdita del tono muscolare) causate da stimoli emozionali.

L’Eds si manifesta in modo insidioso nell’arco degli anni (senza che il proprietario se ne accorga), talora si manifesta improvvisamente. È caratterizzata da microsleeps della durata di 10-20 secondi.

Durante l’attacco il soggetto cade a terra e si trova impossibilitato a muoversi. I muscoli volontari sono completamente rilasciati. In genere si manifestano in seguito ad emozioni improvvise e inaspettate.

Qual è la causa di questa malattia?

È legata a un neurotrasmettitore, l’orexina. Infatti, in alcune razze di cani come il Labrador Retriever e il Dobermann, la narcolessia sembrerebbe legata da una particolare mutazione genetica dei recettori dell’orexina.

Al momento nella pratica clinica esiste sia un test farmacologico che comportamentale, utili per svelare la malattia.

Insonnie

Le insonnie si possono classificare in due gruppi: le insonnie a cicli regolari e le insonnie con inversione del ciclo.

Nelle prime i cani si risvegliano alla fine dei cicli completi. Al momento del risveglio i soggetti presentano una fase d’agitazione. Alla fase d’agitazione si succedono talora minzioni o comportamenti esplorativi più o meno controllati che possono anche accompagnarsi a distruttività.

Durante la fase d’addormentamento i soggetti sono normali, non sono né agitati né inquieti.

Generalmente queste insonnie sono associate a stati ansiosi, infatti, si riscontrano principalmente nell’ansia da separazione.

Nelle insonnie con inversione del ciclo il quadro clinico è molto più complesso. Lo stesso è caratterizzato da una diminuzione, talvolta assai marcata, della durata del sonno e da un addormentamento in sonno paradosso (o sonno REM).

Il cane durante la fase d’addormentamento manifesta i movimenti corporei e facciali tipici del sonno REM.

I risvegli improvvisi che avvengono all’inizio del sonno, si presentano, quindi, durante la fase REM.

sonno-degli-animali4

Ipoinsonnie

Nelle ipoinsonnie osserviamo soltanto una diminuzione della durata globale del sonno.

I soggetti con ipoinsonnia non presentano né alterazioni dello svolgimento dei cicli, né risvegli durante il corso del sonno.

In pratica, questi soggetti dormono molto meno rispetto a quanto dovrebbero. L’ipoinsonnia si riscontra nella sindrome d’ipersensibilità-iperattività in sigla conosciuta come sindrome Hs-ha, nelle stereotipie e nelle distimie.

Si parla di ipoinsonnia nel gatto che dorme meno di 8 ore, nel cane meno di 6 ore.

Consigli pratici per favorire il sonno degli animali

Dove – Posizionare la cuccia del cane in una stanza non aperta, lontana dalle porte (se possibile scegliere la camera) evitando ingresso, pianerottolo delle scale, anticamera e corridoi

Come – Il cane non deve salire sul divano o sul letto di propria iniziativa, ma solo se il proprietario lo desidera

Regole – Non fare scegliere il luogo di riposo al cane, che non deve occupare un luogo strategico da dove può controllare tutti i membri della famiglia. Il cane deve sottostare alle regole: lasciargli la possibilità di scegliere il luogo di riposo facilita la scalata gerarchica.

Anche loro sognano

Secondo le ultime ricerche cani, gatti, scimmie e tanti altri mammiferi, nonché gli uccelli, effettivamente presentano, mentre apparentemente stanno sognando, i movimenti oculari e l’elettroencefalogramma di quando si sogna.

 

 

 

A cura di Irene Cassi, medico veterinario

Foto prese da Shutterstock

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© Riproduzione riservata.