Canile di Rossano: il Comune risponde alle denunce
Interpellati ed interrogati da Paola Re di Freccia 45 riguardo il Canile di Rossano su apparenti maltrattamenti ai danni dei poveri animali ospiti della struttura, abbiamo contattato il Comune di Rossano per fare chiarezza.
Vediamo il botta e risposta.
Il cane non può trasformarsi in animale da reddito
Gentile Redazione,
mi è giunta una segnalazione con le immagini allegate relative alla presenza, al canile di Rossano (CS), di cani malati di rogna e leishmaniosi, con tumori a livello avanzato, ferite esposte a infezioni e in stato di denutrizione.
Da un paio di settimane, la gestione del canile è stata affidata a un’associazione animalista che, però, non ha risorse umane, finanziarie e strumentali per garantire il buon andamento del canile. Mi è stato riferito che non è possibile fare uscire dal canile i cani che hanno trovato adozione perché non c’è alcun veterinario responsabile del canile che rilasci i permessi.
Usare denaro pubblico per pagare la permanenza a vita nei canili di cani che potrebbero trovare adozione e famiglia è ingiusto. Il cane nel canile non deve trasformarsi in un “animale da reddito”.
Le istituzioni dovrebbero impegnarsi in intense campagne di incentivazione all’adozione dei cani.
Chiedo chiarimenti sulla segnalazione ricevuta e sulla veridicità delle foto, cioè se esse rappresentino cani ospiti del canile.
Invito il Comune di Rossano ad approfondire il problema attraverso la lettura dell’analisi effettuata dal Movimento Antispecista sulla base dei dati relativi alla popolazione canina pubblicati nel 2013 (studio svolto anche con l’aiuto di esperti del settore, pubblici e privati, e inviato ai parlamentari nazionali interessati per le relative iniziative legislative).
Cordiali saluti,
Paola Re Responsabile petizioni Freccia 45
Abbiamo contattato il Comune di Rossano, di seguito la replica che ci ha inviato l’assessore all’Ambiente (la nuova Giunta si è insediata da poco)
Il Comune: Non c’è nessuna emergenza al Canile di Rossano
Al canile, non esiste nessuna emergenza. I medicinali per la cura degli animali vengono acquistati regolarmente, sono state smaltite le carcasse dei cani deceduti presenti nei congelatori; vengono forniti gli alimenti.
In attesa di espletare la nuova gara è stato formalizzato l’incarico di direttore sanitario della struttura al veterinario già in carica che provvede alla cura degli animali ed il cibo viene acquistato presso rivenditori locali.
È in fase di redazione un disciplinare di gestione del canile comunale. A darne notizia è l’assessore all’ambiente Giovanni De Simone che coglie l’occasione per far sapere che la riqualificazione della struttura in località Fossa, la tutela degli animali e la promozione delle adozioni sono una priorità dell’Esecutivo Mascaro, smentendo le false notizie circolate sulla stampa.
Il Comune di Rossano, oggi, risparmia 240mila euro all’anno rispetto alle precedenti gestioni.
Prima si spendevano 300mila euro all’anno, ora solo 60mila, sufficienti per il cibo, i medicinali e il rimborso spese dei volontari dell’associazione “Holly: un angelo a 4 zampe” che si occupano dei 300 cani (dal 16 giugno scorso) ricoverati nel rifugio. In meno di un mese sono stati adottati anche 14 cani.
Inoltre, ad essere impiegati nell’assistenza dei cani, ci sono tre lavoratori socialmente utili e Lavoratori di Pubblica Utilità.
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