Disturbare i cacciatori: in Veneto è rischioso
Dal Veneto arriva una proposta di legge per non far disturbare i cacciatori durante lo svolgimento della propria attività.
Insomma, una legge che punisca severamente chi “disturba l’esercizio dell’attività venatoria o piscatoria“ o rechi “molestie agli esercenti l’attività di caccia o di pesca”.
Il Progetto di legge Regionale n.182, promosso dal consigliere Sergio Berlato, vorrebbe far approvare anche dal Parlamento una legge nazionale che preveda addirittura sanzioni penali per chi osi disturbare i cacciatori.
Le ipotizzate sanzioni sono previste dai 600 a 3.600 euro per la proposta di legge regionale o dai 5.000 a 10.000 euro con detenzione da sei a diciotto mesi per la proposta di legge nazionale.
Disturbare i cacciatori o prevenire incidenti?
Dovesse passare questa proposta di legge, i cittadini troveranno ancora più difficile essere ascoltati mentre i cacciatori disturbano la loro quiete e rendono pericolosi i dintorni delle proprie case.
La Lav di Bassano del Grappa, interviene, “L’affermazione del diritto dei cittadini veneti a vivere serenamente nelle proprie case, non può essere cancellato a beneficio della sparuta minoranza rappresentata dai cacciatori: se la norma dovesse essere approvata. I cittadini veneti sarebbero di fatto espropriati di un loro fondamentale diritto, quello alla sicurezza, che deve essere garantito nella casa dove ognuno di noi ha costruito il suo personale rifugio dalle minacce esterne”.
Ricordiamo che ogni anno i cacciatori sono protagonisti di molti episodi deplorevoli dai meno gravi come il disturbo della quiete pubblica ai più gravi come il ferimento di cercatori di funghi – avvenuta l’anno scorso nel padovano.
Ma non solo, molti esemplari rari e protetti, come l’Ibis eremita, finiscono impallinati dai cacciatori, uccisi o gravemente feriti e soccorsi da associazioni animaliste come WWF o LAV.
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