Alimentazione biologica e diete alternative
Secondo diversi studi nutrizionali i cani e i gatti traggono il massimo nutrimento da proteine e grassi animali provenienti da carni e più quest’ultime sono di elevata qualità, migliore sarà l’assimilazione di proteine e grassi, per questo è consigliata anch eun’alimentazione biologica.
La migliore alimentazione per cani e gatti, quindi, è costituita da un assortimento di proteine e grassi animali poco lavorati, senza cereali e con pochissimi carboidrati.
Cani e gatti, non possedendo gli enzimi digestivi salivari, non riescono a predigerire i carboidrati ed è quindi necessario molto tempo per la loro degradazione a livello di stomaco e intestino.
Inoltre, molti carboidrati passano nell’intestino indigeriti, andando così ad aumentare la massa fecale. I carboidrati, secondo studiosi del settore, servono in particolar modo nei cuccioli
durante lo svezzamento e nelle fattrici in allattamento, in quanto, queste ultime, necessitano di tre volte il fabbisogno di glucosio ematico per la produzione di latte.
Cani e gatti, infatti, si sono evoluti per utilizzare proteine e grassi come uniche fonti energetiche.
La dieta naturale non contiene pressoché alcun carboidrato e i piccoli quantitativi di cereali, frutta e verdura predigeriti nello stomaco delle prede rappresentano una frazione minima della dieta complessiva.
Il glucosio necessario a svolgere i processi fondamentali dell’organismo, per mantenere ottimali livelli ematici e per l’utilizzo da parte dei tessuti, viene sintetizzato dal fegato a partire da aminoacidi di origine proteica e dal glicerolo proveniente dai grassi.
Alimentazione biologica e appropriata
Un’alimentazione biologicamente appropriata, quindi, prenderà in considerazione l’anatomia del cane e del gatto, tenendo anche conto dei cambiamenti dello stile di vita e i ridotti fabbisogni energetici dei cani e dei gatti di oggi.
Questi tipi di alimenti saranno, quindi, caratterizzati da un elevato contenuto di proteine, senza cereali che forniscono calorie a basso costo, perché un loro elevato contenuto in carboidrati contribuirebbe all’insorgenza di fenomeni patologici quali obesità, diabete e altri problemi di salute.
Mentre un basso contenuto di carboidrati, oltre a ridurre problemi patologici, dà una maggiore vitalità e benessere all’animale.
Invece dei cereali, negli alimenti naturali troviamo spesso frutta e verdure salutari, che, oltre ad avere un limitato contenuto in carboidrati, apportano vitamine, minerali e altre sostanze importantissime per l’organismo.
Frutta e verdure apportano nutrienti protettivi naturali come vitamine B, minerali essenziali ed enzimi che rafforzano il sistema immunitario e migliorano la motilità gastrointestinale.
In molti alimenti naturali sono contenute erbe e piante che cani e gatti in natura ingerirebbero istintivamente per migliorare il loro stato di salute ed essenze botaniche speciali in grado di migliorare il loro benessere fisico.
Le erbe supportano la funzionalità di diversi organi che, a loro volta, migliorano la salute complessiva dell’animale, mentre le essenze botaniche fungono da tonici che rinforzano organi, ghiandole e tessuti in parti specifiche del corpo, come la funzionalità cardiaca e la digestione.
Queste ultime, intervengono, inoltre, nei processi di guarigione, aiutando il corpo a espellere le tossine mediante processi fisiologici quali lo svuotamento dell’intestino, della vescica o la pulizia del fegato.
Alimentazione olistica
Tra le varie tipologie di mangimi si sta sempre più diffondendo una linea naturale olistica.
“Olistico” deriva dal termine greco “Holos” che significa uno solo, tutto intero.
Si tratta di un’alimentazione sana ed equilibrata e soprattutto naturale. Questi alimenti assicurano un benessere totale, in quanto apportano nutrienti completi e bilanciati. Sono completamente naturali totalmente privi di pesticidi, antibiotici, conservanti, ormoni, erbicidi, coloranti e senza Ogm.
La nutrizione olistica si basa sull’utilizzo di nutraceutici (nutrienti-farmaceutici) di estrazione naturale che vengono opportunamente legati tra loro per formulare un alimento che prevenga patologie specifiche (dermatiti, malassorbimento, funzionalità epatica e renale, ecc.).
Questi tipi di alimenti sono costituiti principalmente da carni disidratate, uova, verdure, cereali selezionati.
Le proteine della carne disidratata sono undici volte più concentrate della carne fresca.
Le carote e i piselli garantiscono l’apporto di un complesso completo di vitamine A B1, B2, K, biotina, potassio e diammina. A seguire, vi sono patate, polpa di pomodoro, mele e mirtilli, riso, avena, sale marino naturale.
L’alimentazione biologica
L’alimentazione biologica, rispetto a quella olistica, è disciplinata da alcuni regolamenti della Ce.
Gli alimenti biologici, infatti, sono regolamentati da una specifica e rigorosa normativa europea, che prevede il controllo e la certificazione del processo produttivo e del prodotto.
Per attestare la qualità, la sicurezza e la bontà di tutti i prodotti biologici, tali certificazioni permettono agli acquirenti di districarsi meglio tra i tantissimi articoli presenti sul mercato.
Innanzitutto, gli alimenti biologici devono essere prodotti con tecniche produttive che, dal campo alla tavola, escludono l’uso di prodotti chimici, come pesticidi e antiparassitari, o il ricorso a organismi geneticamente modificati (Ogm).
Quindi, tutti i prodotti nati da agricoltura biologica sono di conseguenza anche fortemente ecologici per l’ambiente.
Vengono, infatti, realizzati con metodi che non rilasciano agenti inquinanti nella natura e che sono, quindi, a basso impatto ambientale.
Nella produzione di un determinato alimento, non sono ammessi additivi, quali coloranti e conservanti artificiali.
Principi simili a quelli dell’agricoltura biologica valgono anche per i prodotti di origine animale, coinvolgendo l’allevamento di bovini, pollame e specie affini.
Niente antibiotici, ma omeopatia
L’allevamento biologico, alfine di rispettare il benessere degli animali, fissa un numero massimo di capi allevabili in relazione alla superficie dell’azienda agricola, in modo da evitare l’allevamento intensivo e garantire un certo equilibrio fra le produzioni animali e quelle vegetali.
Al posto degli antibiotici, gli animali vengono curati con l’omeopatia, medicina alternativa che garantisce la genuinità della carne.
La dieta Barf
La dieta Barf si basa su un alimento che si avvicina molto a quello del lupo selvatico. L’acronimo “Barf ” significa “Bones and Raw Food” (Ossa e Cibo Crudo) o “Biologically Appropriate Raw Food” (Cibo Cru- do Biologicamente appropriato).
È una dieta resa popolare nel 1993 dal veterinario Ian Billinghurst, una vera e propria loso a alimentare che fa sì che l’animale riceva un alimento che si avvicini molto a quello che troverebbe in natura se fosse selvatico.
L’alimentazione cruda ha sicuramente vantaggi (rispetto a quella cotta), perché contiene enzimi vitali e soprattutto una carica vitaminica e minerale che con la cottura andrebbe distrutta.
L’appetibilità è elevata, la digeribilità è ottimale, l’accumulo di tartaro diminuisce, il pelo diventa quasi inodore, le feci diventano più consistenti e quasi inodori, la massa grassa diminuisce, mentre aumenta quella muscolare, e i costi sembrano inferiori, se paragonati a crocchette di ottimo livello. Questa dieta è anche molto delicata come bilanciamento: va prestata molta attenzione nel bilanciare i componenti perché l’animale soddisfi il suo fabbisogno nutrizionale quotidiani.
Gli ingredienti base della dieta Barf
- Ossa polpose (60%) il rapporto corretto di carne e ossa è di 1/1. Le carni solitamente utilizzate sono: pollo, sotto forma di colli e ali, il manzo e la selvaggina. La carne di maiale e il salmone sono somministrati solo se si è davvero sicuri della pro- venienza per evitare di creare problemi di salute al cane. La carne, per evitare contaminazioni batteriche, viene surgelata con molta cura prima di essere somministrata al cane. Anche il pesce può andare bene, ma vanno scelti quelli con poche lische.
- Vegetali centrifugati o frullati (15%) importante fonte di vitamine, minerali e fibra e quelli solitamente consigliati sono: carote, zucchine, insalata, broccoli, ortica, sedano, patate (cotte) e dente di leone. Vengono servite tritate sotto forma di purea.
- Frattaglie (10-15%) sono ricche di minerali e vitamine, ma contengono anche altri componenti importanti come la taurina. Se si utilizzano frattaglie di bovino è consigliabile usare il cuore in quantità maggiore, mentre fegato e polmoni in quantità minori. Da evitare le frattaglie di suino.
- Frutta (5%) bisogna utilizzare quella molto matura ma non marcita. Questo alimento apporta molto zucchero e, talvolta, può essere causa di meteorismo e feci molli. È importante lavarla accuratamente e farla consumare con la buccia, se non trattata. Ad esempio, la buccia della banana viene spesso trattata con prodotti particolari.
- Integratori (10%) importanti per sopperire a eventuali carenze.
A cura di Valentina Maggio
Nutrizionista cane e gatto e Istruttore cinofilo
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