Soffre il freddo? Cani e gatti in inverno

di Redazione Quattrozampe

Soffre il freddo

La stagione fredda è in arrivo sulla nostra Penisola e si corre ai ripari utilizzando vestiti più pesanti in modo da scampare al famigerato “colpo di freddo” che comporta quindi uno stato di malessere ma anche il nostro amico a quattro zampe soffre il freddo, nonostante siano dotati di pelo e quindi tendano a sopportare le temperature più basse meglio degli umani.

Col cambio di stagione, anche gli animali necessitano di una fase di adattamento, in quanto le basse temperature, gli sbalzi termici e le correnti d’aria possono influire sul loro stato di salute causando stress organici, con abbassamento delle difese immunitarie o insorgenza di infezioni batteriche.

Termoregolazione per micio e fido

Come l’uomo, il cane e il gatto sono animali a sangue caldo, ma riescono a tollerare meglio le temperature più basse rispetto a quelle più alte. Sono animali “omeotermi” (dal greco “omos” che significa uguale e “termos” che significa calore), sono, cioè, in grado di controllare e mantenere costante la temperatura corporea anche al variare delle condizioni ambientali esterne.

Questa capacità si verifica grazie a una termoregolazione che dipende essenzialmente dal sistema nervoso.

Quando le temperature si fanno più rigide, nell’organismo si veri ca una serie di fenomeni che aumenta la produzione di calore e diminuisce, quindi, la dispersione.Soffre il freddo

Il calore corporeo è prodotto principalmente dal metabolismo basale grazie a una serie di reazioni chimiche che però comportano un dispendio energetico importante da parte dell’organismo.

Nei cuccioli di circa 15-20 giorni questi meccanismi non sono ancora del tutto presenti ed è per questo motivo che, per scaldarsi a vicenda, stanno molto vicini tra loro.

Dopo la terza settimana di vita diventano omeotermi autonomi con una temperatura corporea che varia tra i 39-39.5°.

La temperatura corporea normale di un animale adulto si aggira intorno ai 38-39° C: quando l’organismo inizia a percepire che le temperature sono più fredde, i piccoli vasi sanguigni della pelle che riveste orecchie e arti si contraggono in modo da dissipare meno calore attraverso la circolazione, perché il sangue si raffredda di meno, scorrendo in super cie solo in modeste quantità.

Come cani e gatti combattono il freddo

  • Con il percepire del freddo i vasi sanguigni dei tessuti periferici si contraggono e in questo modo il calore dissipato è minore, poiché il sangue si raffredda di meno, scorrendo in superficie solo in piccole quantità
  • D’inverno il mantello del cane tende a infoltirsi e si allunga, aumentando l’isolamento termico, imprigionando aria che rimane calda proprio vicino alla cute
  • La contrazione dei muscoli orripilatori, posti alla base dei peli, accresce l’erezione aumentandone lo spessore
  • L’animale che ha freddo, per scaldarsi, mette in atto il tipico atteggiamento del raggomitolamento che riduce la superficie corporea esposta.

A cosa serve il pelo?

Il loro è costituito da un filamento corneo, elastico e flessibile, composto soprattutto da cheratina che è una sostanza proteica.

In ogni pelo si distingue un fusto e una radice, inserita nel follicolo pilifero che si trova nel derma.

La parte più profonda è il bulbo, che fissa il pelo alla pelle. La radice è in continua attività: da questa dipende la crescita del pelo, strettamente collegata alla muta.

Soffre il freddoMentre nell’uomo da un follicolo si sviluppa un solo pelo, nella maggior parte dei cani i peli che crescono dallo stesso follicolo sono di due tipi: il sottopelo e il pelo di protezione (cioè il manto normale).

Ogni pelo di protezione, è circondato da 6-12 peli secondari, il sottopelo, che agisce come isolante, grazie alla sua elevata densità. Il sottopelo aumenta d’inverno o in condizioni climatiche rigide, dando luogo alla muta e durante la stagione calda viene perso.

Per i gatti spesso è diverso

Va detto che il problema freddo investe più i cani (che sistematicamente escono di casa) che i gatti (quelli di proprietà quasi sempre vivono al chiuso e i semiliberi, in simili casi, scelgono di restare in casa, al calduccio).

Anche nei gatti, però, ci sono razze più sensibili al freddo che d’inverno, specie se la casa non è eccessivamente riscaldata, vanno coperti, come lo Sphynx o il Devon Rex, a differenza di razze, invece, come il Siberiano, il Norvegese delle Foreste o il Maine Coon.

Ogni razza, dunque, ha un tipo diverso di pelo e una lunghezza variabile. Ci sono razze senza pelo, a doppio pelo (con pelo e sottopelo) e altri con pelo di protezione, ma privi di sottopelo.

Il pelo svolge due funzioni molto importanti: è termoisolante, aiutando la termoregolazione, mantenendo caldo l’animale in inverno e fresco in estate e ha una grandissima capacità impermeabilizzante.

Soffre il freddoMolti mammiferi, per contrastare il freddo, possono mettere in atto diversi meccanismi tra cui: variare la capacità isolante del proprio mantello in modo istantaneo, sollevando o abbassando i peli (orripilazione o piloerezione).

In questo modo i muscoli erettori contenuti nel follicolo, i quali erigono i peli del mantello, si contraggono intrappolando uno strato d’aria che viene riscaldata dal corpo, assi- curando un eccellente isolamento termico.

La pelle d’oca che si veri ca nell’uomo quando fa freddo (atto che nel caso umano non è, peraltro, volontario), è anch’essa dovuta a contrazione dei muscoli erettori dei peli della pelle, ma l’uomo, non avendo una quantità di peli sufficiente, non può ottenere in questo modo un isolamento termico.

Il tuo amico a quattro zampe soffre il freddo?

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A cura di Valentina Maggio – Nutrizionista cane e gatto e Istruttore cinofilo

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