Disc dog: tutti in pista!
Non pensate ai fasti della dance, a zatteroni e a vinili perché, se di dischi si tratta, questi di cui parliamo sono di plastica e coloratissimi, pronti per essere lanciati (da voi) e carpiti (addentati, inseguiti, tippati, mancati…) dal vostro cane, in un’alchimia di gioco e sport, motivazione, regole e divertimento: in poche parole il disc dog.
Questa disciplina, nata negli Stati Uniti negli anni Settanta e diffusasi in seguito in Europa, deve la sua origine all’idea di un ragazzo, Alex Stein, e soprattutto alla collaborazione del suo whippet, Ashley.
In breve, dopo che il cane cominciò a essere istruito dal suo compagno umano nell’arte di prendere e riportare il frisbee, e quando ci si accorse della sua bravura, Alex non si limitò a invitare gli amici a casa per ammirarlo, ma alla fine dell’ottavo inning di un’importante partita di baseball, mentre l’America aspettava che il match alla tv riprendesse, saltò dentro al campo con il suo beniamino e diede spettacolo a suon di dischi!
In seguito, a partire dal 1975, il dog disc divenne una disciplina ufficiale e Ashley, che vinse i campionati per tre anni di seguito, entrò a pieno titolo nella storia degli sport cinofili.
Disc dog: distance e freestyle
Oggi esistono diverse federazioni che organizzano gare di circuito in tutto il mondo, e in Italia, benché questa attività sia stata introdotta di recente, il numero dei praticanti sta velocemente crescendo, così come l’entusiasmo e l’interesse che ruotano attorno alla disciplina.
Sono previsti diversi regolamenti e criteri di valutazione per assegnare i punteggi durante le competizioni, ma la formula di gara rimane pressoché la stessa e prevede due generi di prova: il “distance” (anche “throw and catch” e diciture analoghe), in cui il conduttore, in un limite di tempo prestabilito, tira il disco al cane in un campo diviso in zone quotate, e il “freestyle”, prova in cui il binomio si esibisce con la musica in figure e lanci variabili di più di un disco.
Salti, tiri e coreografia
Musica, divertimento, gioco e intrattenimento, “uno sport che dà largo spazio alla spensieratezza e all’improvvisazione”, verrebbe da credere: niente di più inesatto.
Quando si parla di “freestyle” si intende la prova di libera combinazione di salti, tiri e coreografia che il binomio presenta sul campo di gara, componenti, però, che sono il frutto di sessioni di allenamento e studio da parte del conduttore che deve garantire al proprio compagno a quattro zampe dei lanci sicuri e ben eseguiti.
Solo i più esperti si cimentano nel freestyle puro, inteso come esecuzione estemporanea, in cui ci si adegua alla musica e si propongono sul momento una combinazione inedita e fantasiosa di figure e di lanci.
Prima regola: imparare a lanciare
Perché la prima regola per chiunque voglia iniziare a dilettarsi in questa disciplina è una sola: imparare a lanciare.
La tecnica di maneggio del frisbee va affinata attraverso la pratica e viene valutata con un singolo punteggio, in gara, che determina la qualità del giocatore umano. Altrimenti non si chiamerebbe “disc dog”.
Tirare bene il disco permette anche di dar vita a un gioco stimolante e soprattutto adeguato alle caratteristiche fisiche del proprio cane.
Perché sì, i cani non sono tutti uguali, ma tutti, se in salute e con un’adeguata preparazione sportiva, possono divertirsi inseguendo un frisbee (sempre e solo prodotto per cani, ben inteso).
E così può capitare, passeggiando sui campi da gioco in qualche domenica assolata, tra un Border e l’altro, fra Australiani, piccoli Jack e incredibili meticci, di vedere spuntare anche un Bobtail salterino che in una nuvola di pelo recupera al volo un disco colorato.
Informazioni
La Federazione Italiana Sport Cinofili promuove il Disc Dog. Per altri approfondimenti su questa disciplina consultare il sito ufficiale e cercare il dipartimento dedicato.
Segreteria Fisc: Tel. 02.6123701 info@sportcinofili.it o visitate il sito ufficiale.
A cura di Isabel Bagna
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