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Pelo grigio nel cane: può essere stress

di Redazione Quattrozampe

Pelo grigio

Ci capita di notare un certo aumento di pelo grigio nel manto dei nostri amici. Che sia soltanto vecchiaia e quindi il normale trascorrere del tempo? Oppure si tratta invece di un effetto di ingrigimento causato da un disturbo dell’umore?

La dottoressa Camille King, di Denver, pare aver stabilito che lo stress ha nei cani lo stesso effetto sul pelo di quello che avviene negli uomini: lo sbianca.

Una ricerca su 400 cani

Lo stress può rendere il pelo grigio in un cane, in modo particolare sul muso e vicino alle labbra, proprio come nelle persone succede con capelli, barba e baffi. La dottoressa King l’ha stabilito con uno studio comparato su 400 proprietari e altrettanti cani e un questionario di 42 domande. Dall’indagine sono stati esclusi i cani dal manto chiaro o fulvo, oltre agli animali con più di quattro anni di età.

Preso in esame anche il carattere

Un aspetto interessante della ricerca è che la dottoressa King e il suo team si sono concentrati sul carattere del cane, cercando impulsività ed eventuali segnali di ansia. Con i cani impulsivi hanno preso in considerazione quanto fosse facile tranquillizzare il cane, quanto fosse iperattivo e quanto riuscisse a concentrarsi. Per quelli ansiosi hanno analizzato la perdita del pelo durante le visite, comportamenti dannnosi a oggetti di casa quando erano soli e segni di paura di fronte a estranei.

Lo stress aumenta il pelo grigio

I risultati di questa indagine hanno mostrato alcune cose interessanti:

  • le femmine tendono ad avere il pelo grigio prima e più dei maschi
  • i cani più sensibili a questo fenomeno, indipendentemente dal sesso, sono i cani più paurosi
  • la taglia, problemi medici o la sterilizzazione non hanno legami con la quantità di pelo grigio nel manto

Cosa succede al tuo cane?

Facci sapere come vanno le cose. Il tuo cane è stressato, ha paura, ha il pelo grigio? Scrivici nei commenti qui di seguito, oppure mostraci una sua foto sulla nostra pagina Facebook.

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