Le regole per passeggiare con il cane
Per goderci ogni momento insieme al nostro cane, dobbiamo poter passeggiare in tranquillità anche nell’ambiente cittadino, dove ci sono norme ben precise da rispettare. Vediamo quindi come vivere al meglio questa esperienza, rispettando tutte le regole della “buona educazione” cinofila.
Il guinzaglio: strumento di conduzione?
Si sente spesso dire “non tenere mai il guinzaglio in tensione quando passeggi con il cane”, ma qual è la ragione di quest’affermazione tanto inflazionata? È un meccanismo molto semplice: se in una presunta situazione di pericolo tiriamo il guinzaglio, il cane assocerà la tensione dello stesso alla preoccupazione, s’innervosirà, ci ascolterà meno e tirerà ancora di più. Questo accade perché il guinzaglio non ammette vie di fuga al nostro amico a quattro zampe, non gli permette perciò di allontanarsi da situazioni difficili da gestire, come invece farebbe in una condizione di libertà.
Direzione col nostro corpo
Un altro errore molto comune è pensare al guinzaglio come uno strumento utile a dirigere il cane durante la passeggiata, in realtà siamo noi stessi con la parte frontale del nostro corpo, a indicare la giusta direzione.
Forma di sicurezza
Dobbiamo invece pensare al guinzaglio solo come una forma di sicurezza per tenere lontano il nostro cane da tutti i pericoli che possiamo incontrare durante una passeggiata per le strade di città. Ricordiamoci che alla base di una buona conduzione ci sono tre fattori fondamentali: la relazione con il proprietario, l’attenzione e la calma. La relazione si costruisce passo passo, condividendo esperienze e aumentando la fiducia reciproca; l’attenzione è il primo passaggio utile a lavorare con il proprio cane, senza la quale non è possibile iniziare; “calma” si riferisce a entrambi, proprio perché il conduttore per primo deve avere la condizione emotiva adatta a trasmettere tutta la tranquillità necessaria al proprio amico a quattro zampe.
Quando si può liberare Fido in città?
Per un corretto bagaglio esperienziale il cane necessita anche di momenti di libertà utili per l’attività olfattiva, le interazioni corrette con gli altri cani e per l’eliminazione delle deiezioni. Quando possiamo liberare il nostro cane senza doverci preoccupare? Di sicuro quando abbiamo la certezza che non ci siano pericoli né per il cane né per gli chi gli sta intorno, ma soprattutto quando abbiamo raggiunto un buon grado di comunicazione con lui. Infatti una condizione necessaria è che sappia rispondere al richiamo e che quindi ci ascolti non appena gli chiediamo di tornare. In città si possono utilizzare le tante aree cani, dobbiamo però tenere in considerazione alcune regole di comportamento:
- Cancelli chiusi: prima di introdurvi il cane dobbiamo fare attenzione che tutti i cancelli siano chiusi, trovandoci in città spesso le aree cani sono adiacenti a strade trafficate e pericolose.
- Altri cani e permesso: qualora fossero già presenti altri cani, dobbiamo valutare le dimensioni dell’area rispetto al numero di soggetti e il modo in cui questi si relazionano tra loro. È molto importante chiedere il permesso di entrare agli altri proprietari, informandosi riguardo al sesso, al carattere e chiedendo di richiamarli per permetterci di entrare con tranquillità.
- In libertà ma sempre sott’occhio: permettiamo al cane di socializzare, annusare, correre e divertirsi. Lasciamo che si comporti da cane tenendo comunque la situazione sotto controllo, evitiamo quindi l’uso del cellulare e cerchiamo di non farci distrarre troppo dalle chiacchiere con gli altri proprietari.
- Socializzazione: all’interno dell’area cani è importante lasciare che tutti i cani socializzino in libertà, un cane legato al guinzaglio in mezzo ad altri liberi non ha alcuna possibilità di fuga e il rischio che diventi aggressivo è molto alto.
- Attenzione ai giochi: ricordiamoci che risorse come una palla o un legno creano competitività nei cani più possessivi, evitiamo quindi di intrometterci mentre i cani si relazionano e lasciamo che si divertano in altro modo.
di Veronica Bianca Veronesi
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