Il gatto Simon, eroe che salvò i marinai inglesi

di Redazione Quattrozampe

Il gatto Simon, eroe che salvò i marinai inglesi

Anche gli animali sono stati eroi e hanno ricevuto un riconoscimento. Una medaglia tutta speciale dedicata a loro. Si chiama “Dickin Medal”, è britannica e viene conferita agli animali dal “People’s Dispensary for Sick Animals” per onorare le loro azioni in tempo di guerra. Durante la Seconda guerra mondiale la Dickin Medal è stata data a 54 animali: 32 piccioni, 18 cani, 3 cavalli e nel 1993 a un gatto, precisamente il gatto Simon. Già perché Simon ha fatto qualcosa di veramente speciale.

Il gatto Simon, eroe che salvò i marinai inglesi

L’incontro con Simon

Tutto ebbe inizio nel 1948 quando Simon, gatto girovago nell’isola degli Stonecutters di Hong Kong, incontrò un ragazzo di 17 anni, Seaman George Hickinbottom, nominato capitano della polizia della fregata Hms Amethyst, che aveva attraccato al porto per rifornimenti, con il compito di controllare che tutto fosse in ordine, motivo per cui aveva la cabina vicino a quella del capitano Ian Griffiths.

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Il gatto conquista tutto l’equipaggio

Seaman si innamorò subito del gatto prendendolo con sé e dandogli anche un nome: Simon. L’affetto e il calore dimostrato lo fece subito accettare da tutto l’equipaggio che spesso si intratteneva con lui: quante risate a vederlo giocare, il suo talento era velocità e precisione e lo dimostrava pescando cubetti di ghiaccio con la zampa da una brocca d’acqua. Un giorno il capitano Griffiths venne trasferito per un nuovo incarico e nonostante fosse affezionato a Simon lo lasciò al suo equipaggio, consapevole che i suoi uomini avevano più bisogno della sua presenza. Prese il suo posto il tenente colonnello Bernard Skinner che a sua volta – per fortuna – amava i gatti.

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La dura campagna in Cina

Ma la pace e la tranquillità sulle navi militari dura ben poco e nel 1949 la Amethyst ricevette l’ordine di andare in Cina e risalire il fiume Yangtze per aiutare la popolazione colpita da una guerra civile. Purtroppo la nave venne duramente attaccata e il povero capitano Skinner morì insieme a 17 uomini. Anche Simon venne colpito gravemente: pelo e baffi bruciati, schegge che ferirono la schiena e le zampe e problemi ai polmoni.

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Ferito e poi guarito

Ma i gatti hanno sette vite e Simon che pareva morto, con enorme sorpresa dell’equipaggio, si rialzò il giorno dopo. Questa ripresa miracolosa non fece che animare gli uomini ormai profondamente demoralizzati, che non solo erano bloccati in Cina con la nave danneggiata, ma furono anche invasi dai topi che mangiavano le scorte di cibo, fino a mordere nella notte gli stessi membri dell’equipaggio, con il rischio di gravi malattie.

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Simon all’azione a caccia di topi

Simon comprese che doveva passare all’azione, come se fosse giunto “il suo momento” e cominciò a cacciare i topi difendendo i suoi amici e salvando le scorte di cibo. Non solo.  La sua energia vitale, la voglia di giocare, la sua allegria e le fusa furono fattori determinanti per il morale dell’equipaggio che si riprese sotto il motto “Se ce la fa un gatto, possiamo farcela anche noi!”, fino al sofferto ritorno a casa in Inghilterra. Le gesta di Simon precedettero l’arrivo della fregata, giungendo fino al Psda (People’s Dispensary for Sick Animals) che propose la medaglia Dickin al valore del gatto, per gli atti di coraggio.

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Onore al soldato Simon!

Il comandante Kerans, nella sua raccomandazione scrisse: “Il gran numero di ratti a bordo della nave rappresentava una vera minaccia per la salute della compagnia della nave, ma Simon si alzò nobilmente per l’occasione e dopo due mesi il numero dei ratti era diminuito notevolmente”. Tutti attendevano il ritorno di Simon con regali di ogni genere, a un ufficiale ad esempio, venne dato il compito di rispondere alle innumerevoli lettere inviate al gatto. Purtroppo le dure leggi in guerra obbligarono Simon alla quarantena che fu fatale per la sua salute già debole e morì. Fu il tenente comandante Kerans a ricevere la medaglia al posto suo, partecipando anche al funerale con tutti gli onori della Marina, fino al cimitero Pdsa Pet Cemetery dove si trova la sua tomba. Simon non c’è più, ma il suo valore è rimasto eterno, perché il suo contributo fu essenziale per la riuscita della missione e la salvezza di molte vite. Onore al soldato Simon!

Il gatto Simon, eroe che salvò i marinai inglesi

Per lui la “Dickin Medal”, la più alta onorificenza

Il gatto Simon è stato commemorato con tutti gli onori 65 anni dopo la sua morte, avvenuta il 28 novembre 1949, dopo una odiosa quarantena: aveva appena due anni di vita. Fu protagonista della storia inglese nel 1949, in Cina, dove scoppiò la guerra civile. Il micio salvò la vita di diversi marinai britannici durante l’assedio navale al fiume Yangtse durato tre mesi, difendendo il loro cibo dai topi. Post mortem gli fu assegnata la prestigiosa medaglia britannica “Dickin Medal”, conferita agli animali dal “People’s Dispensary for Sick Animals” per onorare le loro azioni in tempo di guerra. Un ambito riconoscimento conferito anche a piccioni, cani e cavalli.

Il gatto Simon, eroe che salvò i marinai inglesi

Salvò gli animi dell’equipaggio e la loro scorta alimentare. L’intrepido Simon “prestava servizio” sulla Hms Amethyst, nave della marina britannica presa di mira dalle forze comuniste cinesi. Il gattone riuscì a proteggere la dispensa dall’infestazione dei ratti che la minacciava, salvando la scorta alimentare. Fu anche determinante per risollevare gli animi di tutti i soldati.

Il gatto Simon, eroe che salvò i marinai inglesi

di Isabella Dalla Vecchia
Oipa www.oipa.org 

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