Fotografia cinofila: l’effetto pet-wow
L’affascinante mondo della fotografia cinofila: vi spiego come fotografare al meglio i nostri amici a quattro zampe.
Dai segreti ai trucchi per attirare la loro attenzione.
Tutto nel massimo rispetto del cane.
Chi non ha mai provato a scattare una foto al proprio cane?
Lo scorso anno sono stato travolto dal mondo della fotografia cinofila.
Complice anche l’arrivo di un meraviglioso Labrador in famiglia (è nella foto di apertura).
Quindi ho frequentato un workshop con la fotografa Cecilia Zuccherato.
Lei mi aveva molto affascinato per il suo uso creativo dei colori e per la sua impeccabile attenzione ai particolari.
I cani sono soggetti dall’espressività sconvolgente e il loro mondo è senza dubbio un bacino di opportunità fotografiche molto interessante.
Se poi, oltre a essere amanti della fotografia, siamo amanti dei cani, il divertimento è assicurato.
Che sia esperienza positiva anche per lui
Come possiamo fare, allora, per realizzare delle immagini con autentico effetto “wow” ?
Vediamo quali accorgimenti utilizzare per entrare subito in azione.
Sia il professionista che l’amatore devono ricordare che la foto non giustifica accanimenti o comportamenti che creino stress e situazioni di pericolo.
Siamo di fronte a un soggetto che merita di condividere con noi un’esperienza positiva.
Quindi dobbiamo organizzare il momento fotografico nelmassimo rispetto del cane in un contesto sicuro.
Scelta del luogo e della luce
Personalmente suggerisco la fotografia all’aperto, con luce naturale.
Magari sarà più complicato per il fotografo gestire le luci e l’ambiante circostante, ma sicuramente molto più gratificante e divertente per il cane.
Se possibile, organizziamo la nostra uscita all’alba o al tramonto, sfruttando le luci più morbide.
Evitiamo temperature troppo calde e luoghi eccessivamente esposti al sole.
Assicuriamoci che il suolo non sia pericoloso, con buche o “inciampi” dove Fido potrebbe farsi male.
Se ci troviamo in un ambiente con erba alta e probabili zecche, assicuriamoci col proprietario che il cane abbia la copertura necessaria e, comunque, alla fine della sessione di scatti, è consigliabile un rapido controllo dell’animale. Non deve mai mancare acqua e qualche bocconcino prelibato per agevolare la collaborazione del nostro prezioso modello.
Conoscere le abitudini e il cane
È importante seguire le abitudini e le capacità del cane.
Non dobbiamo forzarlo a fare cose per le quali non è stato educato, perderemmo solo tempo e andremmo a creare stress al nostro cane che non capirebbe come si deve comportare.
Quindi parliamo con il proprietario e cerchiamo di scegliere, insieme a lui, quali sono i momenti in cui il cane si
trovi a proprio agio.
Magari una camminata al suo fianco, un momento di gioco o, più semplicemente, una posa con scambio di sguardi. Se siamo in condizioni di poterlo fare, lasciamo il cane libero da pettorine e guinzagli.
Ovviamente sempre se questo non comporti rischio di fuga…
Se siamo di fronte a un cane che vediamo per la prima volta, assicuriamoci di poterlo avvicinare, ed evitiamo di essere immediatamente coccoloni con lui, potrebbe spaventarsi. In ogni modo, chiediamo al padrone se siamo incerti su come approcciarci al nostro nuovo amico.
Inquadratura: su misura per lui
La fotografia deve valorizzare il soggetto e la nostra inquadratura deve essere su misura per lui evitando di “tagliare” le zampe, la coda e le orecchie.
Possiamo anche decidere di optare per un bel primo piano.
Il punto di ripresa che preferisco è ad altezza cane (abbassandosi molto per avere il soggetto frontale), quindi bisogna stendersi a terra, lasciate a casa la pigrizia.
Non sarà necessario esibire un gesto atletico lanciandosi nel vuoto, ma piuttosto procuratevi un buon tappetino per proteggervi dal suolo.
Questa posizione vi regalerà un punto di ripresa molto interessante, molto adatto, per esempio, alle fotografie in corsa frontale.
Ricordiamoci ancora, se siamo stati stesi al suolo, di controllare su di noi eventuali parassiti indesiderati.
La composizione nella fotografia cinofila
Sfruttiamo tutto quello che la natura ci offre per incorniciare al meglio il nostro modello, fiori, erba, stradine e sentieri alberati…
Facciamo sempre attenzione alla linea dell’orizzonte e a evitare sovrapposizioni di elementi di disturbo con il
nostro soggetto.
I colori sono fondamentali per creare contrasti interessanti e valorizzare il nostro amico, quindi scegliete sempre il contesto considerando il colore del manto del cane o viceversa.
Scatto in posa e… squeeze
Il momento dello scatto è molto importante, dobbiamo richiamare la sua attenzione…e “a me gli occhi” con lui non funziona.
Non tutti sono reattivi al richiamo per nome, altri potrebbero muoversi e perdere la posizione.
Per attirare la sua attenzione, una volta in posa, un metodo quasi infallibile è usare un giochino “squeeze” un attimo prima dello scatto.
Il cane mostrerà subito attenzione con sguardo e orecchie sull’attenti!
Anche un suono improvviso potrebbe funzionare, l’importante è che sia identificabile come un gioco e non come un
disturbo che lo spaventerebbe per niente.
Oppure possiamo fagli seguire con lo sguardo un oggetto, un premio portandolo esattamente a guardare dove vogliamo noi con estrema semplicità.
Comportamento con il proprietario
Per il cane tutto deve essere un gioco, quindi, anche se non riusciamo a ottenere la sua collaborazione, non dobbiamo sgridarlo, o mortificarlo per una foto.
Da buoni fotografi dobbiamo gestire anche le ansie e le aspettative del proprietario che va predisposto a un momento divertente e di intesa col proprio cane.
Se Fido è uno “spirito libero” dovremo limitarci a inseguirlo sperando in un colpo di fortuna.
A volte potrebbe essere necessario rinunciare, e provare in una nuova occasione.
Oppure possiamo scegliere preventivamente un soggetto più educato per agevolare tutta la sessione fotografica.
di Mattia Gorno
fotografo
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