Fido e Micio in gondola. Visita Venezia insieme al tuo pet!

di Maria Paola Gianni

venezia pet friendly
La domanda sorge spontanea: “e se un cane o un gatto dovessero finire in acqua, vista la quasi totale assenza delle recinzioni?”.
Poi basta riflettere un po’ di più: Venezia è davvero una città sicura per i quattro zampe, visto che le auto quasi non circolano.
Scongiurato, quindi, il pericolo “incidenti”, per lo meno al centro, i cani di proprietà che si incontrano a passeggio sono davvero tanti e ben curati.
In molti li lasciano addirittura senza guinzaglio, tanto “non c’è pericolo”, commentano i più.
venezia pet friendly
“L’unico rischio”, precisa il signor Franco che ha due Jack Russell, “è che magari per errore prendano il vaporetto e perdano l’orientamento.
Alla mia cagnolina una volta è successo, ma per fortuna l’ho ritrovata”.
Fa parte dei “rischi” della laguna.
Ma c’è pure il pet che sa come raggiungere le calle via mare.
Ad esempio, “a San Tomà, un cagnolino ogni tanto prende da solo il vaporetto per raggiungere l’altra sponda”.
Ce lo ha spiegatao un addetto della Actv incontrato durante il trasporto via acqua.
E non manca il cane “di zona” che spesso sgambetta tutto sicuro di sé lungo la Giudecca, l’isola a sud del centro storico di Venezia.
Così ci hanno raccontato nell’ottimo ristorante pet-friendly “La Palanca”.

Guinzaglio, microchip e medaglietta

A parte questi simpatici aneddoti, sconsigliamo di lasciare incustoditi i propri pet, specie in una città superturistica come Venezia, sempre più affollata.
La prima regola, oltre al microchip, è far portare una medaglietta al cane col nostro numero di telefono.
In modo che, in caso di emergenza, chi dovesse trovarlo possa chiamarci al volo.

venezia pet friendlyTutti sul vaporetto

I mezzi di trasporto a Venezia sono pet-friendly: cani e gatti, infatti, possono salire tranquillamente sul vaporetto senza pagare alcunché.
E sono anche molto curiosi.
Non è difficile incontrare chi fa capolino col musetto, comunque meglio se “con museruola”, come da regola dei trasporti pubblici locali, che impone anche il guinzaglio.
L’importante è che il proprietario, non ci stancheremo mai di ripeterlo, si comporti con buon senso.
Deve essere sempre equipaggiato di sacchetti igienici e di tanta attenzione e pazienza per far stare Fido tranquillo al suo posto.

Pass ACTV verso le isole

Col pass di trasporto Actv (24 h, 36h, 48h) si raggiungono tutte le isole.
Si prendono i vaporetti da San Marco per Murano con le sue vetrerie e la lavorazione del vetro.
Oppure verso Burano con le case colorate dei pescatori e il profumo di biscotti tipici (i bussolà, gli essi…).
O, ancora, Torcello, il cui centro antico ha splendidi monumenti che caratterizzano la storia di Venezia, come la Basilica, il “Trono di Attila”, il Ponte del Diavolo e il Museo di Torcello.
venezia pet friendlyW la gondola

E perché no? Si può andare anche in gondola.
Certo, l’ingresso ai pet è a discrezione del responsabile, basta accordarsi prima.
Un giro costa minimo 100 euro, fino a salire a 300: si può aumentare ancora di più, “all’infinito”, ci ha risposto un gondoliere, “dipende da quello che si vuole vedere”.
Un’alternativa davvero economica è salire sulle gondole utilizzate per attraversare il Canal Grande.
In mancanza del ponte sono usate come traghetti, si trovano in diversi punti della città e costano pochi spiccioli a passaggio-tratta.
Molto conveniente, anche se davvero breve.

Ma i gatti sono pochi

Se di cani se ne vedono diversi, per lo più di proprietà, i gatti di strada sono quasi inesistenti.
Da tempi immemorabili la città dei Dogi ospita davvero pochi mici liberi, calcolando sia la cittadina che le isole della laguna.
Le colonie sono quasi scomparse.
Numeri bassi, dunque, a causa di drastiche operazioni di sterilizzazione avvenute diversi anni fa.
Iniziative in parte non condivise da alcune associazioni animaliste che, insieme a dei cittadini, lamentano a Venezia la mancanza dei gatti di una volta e l’eccessiva presenza di topi.
In particolare le pantegane, notevolmente aumentate, problema tipico di questa città “a pelo d’acqua”.
“I topi ci sono sempre stati”, affermano gli abitanti, “ma meglio i gatti che le pantegane”.
E se a far scappare le pantegane, un tempo, erano i gatti, ora, a far scappare quei pochi mici rimasti ci si mettono anche i turisti, presenti in massa con flussi eccessivi, a volte incontrollabili.
I pochi gatti di strada, inoltre, hanno lasciato sempre più spazio a piccioni e gabbiani, che spesso fanno da padroni in alcune zone.
venezia pet friendlyLibreria Acqua Alta
Ma dove si trovano i gatti più “eruditi” d’Italia?
Ovvio, alla libreria “Acqua Alta”, nel cuore di Venezia, e il nome è tutto un programma.
Non ci si arriva per caso, bisogna “scovarla” in un piccolo vicolo di Venezia, poco affollato, vicino a piazza San Marco.
Si affaccia su uno dei tanti canali che caratterizzano la città.
È un “must” in ogni suo dettaglio.
Qui vivono i gatti più coccolati del mondo.
È un posto davvero insolito: non mensole o scaffali, bensì gondole, canoe, barchette e vasche.
La libreria nasce nel 2004 dall’idea di Luigi Frizzo, vicentino di origine ma veneziano d’adozione, che è riuscito a creare un microcosmo fatto di libri e strani arredi, ma soprattutto di gatti.

Spiega Lino Frizzo, figlio di Luigi, a Quattro Zampe:

“Sono arrivati quasi per caso quando un amico di papà gli chiese se era disposto a prenderli, altrimenti sarebbero finiti in gattile.
Erano due femmine sorelle che presto rimasero gravide: non si sapeva che non fossero state sterilizzate.
Per fortuna tra i clienti della libreria ci fu la corsa all’adozione dei vari piccoli e pure di una mamma.
Così papà tenne comunque una mamma e tre piccoli”.
Lungo la libreria i titoli sono tantissimi: volumi usati, antichi, molti introvabili, per la felicità dei lettori più ostinati.
E poi best-seller, versioni originali, collezioni…
Con un pizzico di fortuna si potrà uscire col libro cercato da anni.
E se si resta a “mani vuote” si uscirà comunque arricchiti per aver visitato una delle più belle librerie del mondo e aver accarezzato dei curiosi “guardiani pelosi”.

Un’insolita uscita d’emergenza e la scala di libri

Anche l’uscita di emergenza è uno scorcio di rara bellezza, sembra un quadretto di vita familiare.
Una suggestiva finestra sui canali con tanto di sedie e divanetto che permette di osservare lo spettacolo dell’alta-marea.

Qui quando c’è l’acqua alta i libri galleggiano, riposti o “rifugiati” alla meglio dentro grandi contenitori, almeno quelli più bassi.
Da non perdere, infine, la scala di libri che il signor Frizzo si è inventato per permettere a clienti e visitatori di ammirare la vista sui canali veneziani.
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Il libro “Cats in Venice” 

Degno di nota è il libro fotografico “Cats in Venice: fotografie e racconti dei gatti che si aggirano per le calli di Venezia” (Casa Editrice El Squero).
Promosso da Marianna Zampieri, grande gattofila e specializzata nei foto-ritratti di questi splendidi felini.
Conta cento pagine ed è nato dall’omonimo progetto fotografico per chiamare a raccolta tutti i gatti di Venezia.
Quei mici che popolano le calli, conosciuti e rispettati dalle persone che vi abitano.
Una collezione meticolosa e ben rappresentativa di una Venezia felin-popolata, specie da gatti di proprietà.
Una raccolta di scatti e storie: un connubio senza tempo di una città che ha con questi animali un rapporto davvero unico.
Magia, bellezza artistica e poesia veneziana valorizzate dai silenziosi abitanti a passo felpato che si aggirano padroni tra le calli.

venezia pet friendlyAree per loro

Comunque sia, girare per i vicoli di Venezia, tra scalinate, ponti e spesso folla, è impegnativo per umani, come per animali.
Sono poche le aree verdi, i parchi ancora meno.
Ragion per cui anche a Fido spesso tocca sgambare sopra i lastroni (occhio quando fa troppo caldo).
La zona di Cannaregio ha comunque due parchi (a circa 15 minuti a piedi da piazzale Roma), uno vicino alle Guglie, l’altro a Villa Groggia, vicino a Sant’Alvise, entrambi con un gran numero di alberghi nei dintorni.
Dal parcheggio di San Giuliano c’è una navetta che porta avanti e indietro a Cannaregio, in zona Tre Archi, vicina a entrambe le aree.
Per le passeggiate col cane c’è anche il parco Savorgnan.

Il parco dopo il Ponte dell’Accademia

“Dove si può portare Fido a sgambare a Venezia? Certamente si può raggiungere il ponte dell’Accademia, dopo il quale, sulla destra, c’è un bel prato naturale, con fiorellini ed erbe selvatiche: qui cani e proprietari si trovano a loro agio”
Lo consiglia Gelsia Cardin, titolare della Cardin Pet Boutique, che aggiunge:
“Sarà grande trecento metri quadrati, nonostante sia molto frequentato, è davvero pulito.
Altra zona dove portare i cani è alla fine del lungomare: ovvio che bisogna andare muniti di sacchettini, però non so se si è autorizzati oppure se si rischia una multa”.
venezia pet friendly

Cardin Pet Boutique 

Una boutique davvero chic, curata con gusto da Gelsia Cardin, “mamma adottiva” di tre magnifici Pastori Tedeschi, educatissimi.
Qui c’è tutto quello che non si trova da altre parti.

 

 

Cani per Caso: educazione e asilo

È un’associazione sportiva che dal 2004 accompagna le famiglie che vivono con uno o più cani a (ri)conoscersi, crescere, in una relazione con il cane volta al benessere di tutto il gruppo famiglia.
Sport e giochi, attività educative e didattiche e di socializzazione, dog sitting, e acquaticità.

 

venezia pet friendly

In bicicletta nella laguna

Sono molte le escursioni in bicicletta che si possono fare lungo il litorale di Cavallino-Treporti alla scoperta dei suggestivi paesaggi del litorale e dei borghi lagunari di Mesole, Lio Piccolo e Saccagnana.
Oppure lungo il litorale del Lido di Venezia, percorrendo i Murazzi o i viali alberati di quest’isola.
A Cavallino-Treporti (vicino a Jesolo) possiamo scegliere tra diversi itinerari ciclabili.
Così si possono scoprire e apprezzare i paesaggi mozzafiato del litorale marino con le sue spiagge dorate e le pinete.
E anche il territorio lagunare e fluviale, gli orti e le valli da pesca.
Potremo percorrere il litorale e raggiungere la zona delle fortificazioni che risalgono al periodo austriaco e alle due grandi guerre, alcune abbandonate e circondate dagli orti coltivati, altre riconvertite in abitazioni e strutture turistiche.

venezia pet friendlyPet, enogastronomia e arte

Una cosa è certa: Venezia offre tanti spunti per passare una vacanza all’insegna della buon cucina (circa il settanta per cento dei ristoranti è pet-friendly), dell’arte, della cultura, alla ricerca di tesori nascosti.
Come, ad esempio, la Scala  Contarini del Bovolo, che somiglia molto alla torre di Pisa e risale alla fine del 1400: una meravigliosa scala a chiocciola (non a caso “bovolo” significa “chiocciola” in veneziano).
Meraviglie italiane che tutto il mondo ci invidia e che noi potremo ammirare, magari col pet al seguito.
Info: 
di Maria Paola Gianni

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