Pocho, il cane antidroga nel mirino della malavita.

di Claudia Ferronato

Pocho, il cane antidroga nel mirino della malavita.

Nell’immaginario collettivo, il cane poliziotto o cane antidroga ha l’aspetto possente di un pastore tedesco, come il televisivo Rex, stavolta però la storia è diversa e l’eroe a quattro zampe è assai più piccino: è un Jack Russell.

Pocho, in forza alla Questura di Napoli da più di 8 anni come cane antidroga, ha consentito agli agenti di sequestrare quasi due tonnellate di sostanze stupefacenti. Per questo motivo, gli spacciatori vogliono farlo fuori.

La sua storia inizia quando il cucciolo di appena 8 mesi è stato donato alla Polizia dal medico che l’aveva acquistato. Purtroppo l’uomo non poteva più tenerlo a causa dell’allergia del figlio.
Da allora è iniziato un periodo di addestramento per il piccolo Pocho, che porta con orgoglio il soprannome del calciatore Ezequiel Lavezzi. In breve tempo, i suoi trainer si sono resi conto che il cane possedeva un fiuto infallibile, al punto che i malavitosi hanno escogitato vari tentativi per eliminarlo.

C’è chi sostiene perfino che sul suo prezioso tartufo (così si chiama il naso del cane) ci sia addirittura una taglia.

Polpette avvelenate, cibo drogato e veleno per topi, fortunatamente, finora non sono risultati efficaci, perché il cagnolino è stato addestrato a non assaggiare nulla mentre è in servizio.

Il binomio con Sandro, agente di grande esperienza e suo conduttore, ha un successo tale che i clan, più volte, hanno tentato di mascherare i carichi di droga negli appartamenti bunker, con la presenza di avvenenti cagnoline in pieno estro.

Ma Pocho resiste anche a questo: mentre è in azione non si fa distrarre in alcun modo e, appena poche settimane fa, ha individuato 30 kg di cocaina purissima.

A Scampia, il cane con il distintivo ha ritrovato delle stecche di hashish infilate in un casatiello (appetitosa torta salata della tradizione napoletana) senza neppure assaggiarlo e, in un’altra occasione, ha rivelato che in un biberon non c’era latte in polvere bensì cocaina.

Il suo fiuto è pazzesco: Pocho, il cane antidroga, ha scovato, senza esitazione, della marijuana nascosta in una busta sottovuoto all’interno di un box chiuso, a 8 metri da dove si trovava.

Piccolo, agile e veloce, il Jack Russell antidroga arriva anche dove i suoi colleghi a quattro zampe più voluminosi non riescono ad arrivare, sfruttando tutte le qualità di una razza nata per stanare le volpi.
Abituato a spari, rumori forti e sirene delle volanti, niente lo spaventa quando è in attesa del “cerca” da parte di Sandro, con il quale vive in sintonia 24hr al giorno.

Per Pocho, ogni azione è semplicemente un gioco avvincente che si conclude, ogni volta, con un ambito biscotto premio e tantissime coccole.

Nel centro cinofilo della Questura di Napoli, l’intelligentissimo Jack Russell non è l’unico cane eroe, ci sono altri 11 quattro zampe addestrati per intervenire in diversi ambiti. A iniziare da Zorro, utilizzato per l’ordine pubblico, Vikie che fiuta le persone sotto le macerie, e dai Labrador Nina e Broke, specializzati nella ricerca di esplosivo.
Quando, tra circa un anno, Pocho andrà meritatamente in pensione, sarà rimpiazzato da altri cani straordinari, come, ad esempio, Kira, un pastore tedesco che sta già ottenendo ottimi risultati.

Leggi la nostra scheda sul Jack Russell

Vuoi sapere come rendere il tuo cane come Pocho? Leggi Come si sviluppa il comportamento del cane? Lo dice la sua vita quotidiana. E ancora, a proposito di comportamenti, leggi Dog Project: come il cane elabora le parole.

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