Il cane ha la percezione del tempo o fiuta il tempo?

di Claudia Ferronato

Il cane ha la percezione del tempo o fiuta il tempo?

I cani hanno la percezione del tempo? Un cane si rende conto di quanto tempo passa quando è solo?

Molti proprietari sono convinti che il loro cane conosca perfettamente l’orario in cui tornano a casa e che quindi abbia la percezione del tempo.

È veramente così: i cani si accorgono del tempo che passa?

Uno studio recente, condotto dalla Northwestern University, ha approfondito l’argomento relativo alla percezione del tempo da parte degli animali.

Il professor Daniel Dombeck, esperto in neurobiologia, ha guidato un team di scienziati impegnati in ricerche ed esperimenti per capire se i cani siano in grado di percepire il tempo, concentrando l’attenzione su una parte del cervello animale, la corteccia entorinale mediale.

Questa corteccia si trova in un’area situata nel lobo temporale associato alla memoria e al movimento, che il professor Dombeck ipotizza sia responsabile anche del tempo. La sua convinzione deriva dal fatto che questa parte del cervello codifica le informazioni spaziali in memorie episodiche.

I ricercatori, guidati dal professor Daniel Dombeck, sostengono che gli esperimenti effettuati sono convincenti nel dimostrare che gli animali hanno una rappresentazione esplicita del tempo nel loro cervello. Questo succede quando si trovano a dover misurare un intervallo tra un’azione e la seguente.

In parole più semplici: mentre l’animale è in attesa, i neuroni si accendono come un orologio.

Il tempo si misura con il naso

Anche Alexandra Horovitz, scienziata che studia gli aspetti cognitivi nei cani, ha affrontato l’argomento nel libro “Una questione di naso. Essere un cane in un mondo di odori”.

Nel testo, scritto sulla base delle ricerche condotte dal Dog Cognition Lab del Barnard College, l’autrice sostiene che i cani sarebbero in grado di “fiutare il tempo” e quindi, di distinguere i vari momenti della loro giornata.

In effetti, anche se noi non ce ne rendiamo conto, gli odori degli ambienti e della realtà che ci circonda si modificano nel corso del giorno. L’aria calda, per esempio, si solleva fino a raggiungere il soffitto delle nostre abitazioni, si concentra al centro e poi scende al suolo. Il cane, grazie al suo olfatto sopraffino, percepisce il movimento dell’aria nella stanza e ne trae delle informazioni preziose.

Da dati come questi, uniti alle nostre abitudini, il cane riesce a indentificare dei cardini fissi che si ripetono nella sua routine quotidiana, dando al cane la cognizione del tempo.

Non è strano allora che, pochi minuti prima che il proprietario rincasi, il cane si faccia trovare davanti alla porta, pronto a fargli le feste di rito.

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