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Brrrrr… Che freddo cane! I consigli per proteggere cane e gatto dal freddo

di Valentina Maggio

Brrrrr… Che freddo cane! I consigli per proteggere cane e gatto dal freddo

Quando arriva l’inverno, la prima cosa da controllare per proteggere cane e gatto dal freddo è il pelo: è lungo, corto o addirittura assente? Ma ci sono anche altri fattori da considerare, come la taglia, la salute, l’età, l’ambiente dell’animale domestico. Spetta a noi prevenire il disagio del pet, proteggendo cane e gatto in modo adeguato.

Dalle cause ai rimedi: ecco tutti i consigli dell’esperto per proteggere cane e gatto dal freddo.

Brrrrr… Che freddo cane! I consigli per proteggere cane e gatto dal freddo
Freddo “soggettivo” di cane e gatto. Se tutti i cani e i gatti soffrono il freddo, non tutti patiscono le basse temperature allo stesso modo: un pet giovane e di taglia grande sopporta meglio la temperatura fredda, un animale domestico più anziano e di taglia più piccola soffre e percepisce il freddo molto di più.

Con l’arrivo della stagione fredda e, quindi, con la diminuzione della temperatura, iniziamo a vestirci con abiti più pesanti in modo da proteggerci dal freddo evitando di prendere una bella infreddatura che comporta uno stato di malessere. Non solo noi umani soffriamo le basse temperature, ma anche i nostri piccoli amici a quattro zampe, nonostante siano dotati di pelo.

Con il cambio di stagione, anche gli animali necessitano di una fase di adattamento, in quanto le basse temperature, gli sbalzi termici e le correnti d’aria possono influire sul loro stato di salute causando stress organici, con abbassamento delle difese immunitarie o l’insorgenza di infezioni batteriche.

Grazie a qualche piccola attenzione, micio e fido possono godersi meglio questo freddo periodo dell’anno, senza danni per la salute.

Brrrrr… Che freddo cane! I consigli per proteggere cane e gatto dal freddo

Come regolano la temperatura corporea cane e gatto?

Il cane e il gatto sono, come l’uomo, animali a sangue caldo, ma riescono a tollerare meglio le temperature più basse rispetto a quelle più alte. Sono animali omeotermi (dal greco “omos” che significa uguale e “termos” che significa calore), sono, cioè in grado di controllare e mantenere costante la temperatura corporea anche al variare delle condizioni ambientali esterne. L’omeotermia si verifica grazie a un sistema di termoregolazione che dipende essenzialmente da quello nervoso. Quando le temperature si fanno più rigide, nell’organismo si verifica una serie di fenomeni atti ad aumentare la produzione di calore e a diminuirne, quindi, la dispersione. I cani e i gatti, come anche l’uomo e gli altri mammiferi, hanno una zona detta “di benessere termico” che si colloca tra i 15 e i 25 °C.

Qual è la temperatura corporea ideale del cane e del gatto?

Il calore corporeo è prodotto principalmente dal metabolismo basale grazie a una serie di reazioni chimiche che però comportano un dispendio energetico importante da parte dell’organismo. Nei cuccioli di circa 15-20 giorni questi meccanismi non sono ancora del tutto presenti ed è per questo motivo che, per scaldarsi a vicenda, stanno molto vicini tra loro. Dopo la terza settimana di vita diventano omeotermi autonomi con una temperatura corporea che varia tra i 39-39.5°. La temperatura corporea normale di un animale adulto si aggira intorno ai 38-39° C. Quando l’organismo inizia a percepire che le temperature sono più fredde, i piccoli vasi sanguigni della pelle che riveste orecchie e arti si contraggono in modo da dissipare meno calore attraverso la circolazione, perché il sangue si raffredda di meno, scorrendo in superficie solo in modeste quantità.

A cosa serve il pelo?

Il pelo, a livello anatomico, è costituito da un filamento corneo, elastico e flessibile, composto soprattutto da cheratina che è una sostanza proteica. In ogni pelo si distingue un fusto e una radice inserita nel follicolo pilifero che si trova nel derma. La parte più profonda è il bulbo, che fissa il pelo alla pelle. La radice è in continua attività: da questa dipende la crescita del pelo, strettamente collegata alla muta. Ciascun follicolo è dotato di “muscolo piloerettore” che, oltre a funzioni proprie della comunicazione non verbale del cane, serve come difesa dal freddo. Ogni razza ha un tipo diverso di pelo e una lunghezza variabile. Ci sono razze senza pelo, a doppio pelo (con pelo e sottopelo) e altre con pelo di protezione, ma prive di sottopelo. Il manto svolge due funzioni molto importanti: è termoisolante, aiutando la termoregolazione e mantenendo caldo l’animale in inverno e fresco in estate e ha una grandissima capacità impermeabilizzante.

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Pelo “galeotto”. I cani col pelo corto o raso, come Bracchi, Segugi, Beagle, Dobermann, Boxer o Rottweiler soffrono maggiormente il freddo rispetto a quelli col pelo lungo come Golden Retriever, Bovaro del Bernese, Terranova, Siberian Husky e Alaskan Malamute.

Chi soffre di più il freddo?

Come per il caldo, anche per il freddo il gatto soffre meno del cane, in quanto ha un’abilità maggiore nel termoregolare il proprio corpo. Cuccioli, giovani sotto i sei mesi, anziani, soggetti malnutriti o con patologie cardiache e respiratorie e pazienti con patologie ormonali sono i più a rischio, in quanto presentano maggiori difficoltà a regolare la loro temperatura corporea. Non solo la taglia, ma anche il pelo dell’animale comporta un fattore di rischio per cani e gatti. Cani con il pelo corto o raso (Bracchi, Segugi, Beagle, Dobermann, Boxer, Rottweiler) soffrono maggiormente il freddo rispetto a quelli con il pelo lungo (Golden Retriever, Bovaro del Bernese, Terranova ecc.) e quelli con il sottopelo morbido, lanoso e fitto, proprio delle razze nordiche (Siberian Husky, Alaskan Malamute), perché il mantello fungerà da isolante. I cani di taglia piccola e nana (Bassotti, Chihuahua, Yorkshire, ecc.) sono ad alto rischio di ipotermia nel periodo freddo, in quanto hanno un’alta capacità di dissipazione del calore e possono andare incontro a ipotermia molto velocemente.

Anche per i gatti vale lo stesso criterio della lunghezza del manto, fino ad arrivare a quelli con pochissimo pelo e addirittura senza mantello, come il Devon Rex e lo Sphinx (o gatto nudo). Tra i più freddolosi anche i gatti di tipo orientale, come il Siamese e l’Abissino, entrambi a pelo corto e senza sottopelo, di conseguenza molto più sensibili agli sbalzi di temperatura, lo stesso vale per il Levkoy ucraino e il Peterbald. Quindi occhio a non farli uscire di casa quando fa freddo.

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Occhio alla pioggia. Quando fuori piove, il cane va asciugato bene fino alla cute, il sottopelo non deve restare umido. Altrimenti l’animale potrebbe subire pericolose forme respiratorie come tracheiti o bronchiti. Anche le zampe e i cuscinetti vanno asciugati molto bene e, se si è in zone fredde, vanno prima lavati per liberarli dal sale o da altri agenti chimici usati a terra per contrastare il gelo.

Cosa fare con i pet che soffrono il freddo?

Molto spesso capita di vedere in giro cani di piccola taglia regolarmente vestiti comprese le scarpe e gli accessori. I cappotti e gli impermeabili per cani hanno una precisa funzione protettiva . Per capire se davvero è indispensabile farglieli indossare sarebbe utile tenere in considerazione quattro fattori: il pelo, la taglia, l’età e l’ambiente in cui vivono. Gli animali che abitano tra le mura domestiche possono essere più a rischio rispetto a quelli che vivono all’aperto (purché abbiano un riparo adeguato), in quanto questi ultimi non subiscono sbalzi termici. Passare dall’ambiente caldo e asciutto della casa a pochi gradi sopra lo zero, o addirittura sotto, con un alto tasso di umidità, e nel giro di pochi secondi, è pericoloso e poco salutare per i nostri amici pelosi. Impermeabili e cappotti proteggono le parti più delicate come il petto, la schiena e l’addome, evitando ai nostri amati animali spiacevoli conseguenze per la loro salute. La cosa importante è non forzarli mai a indossare qualcosa che non sopportano.

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Proteggiamoli con impermeabili e cappottini. I cani che come noi vivono al caldo di una casa non possono uscire all’improvviso senza una copertura: impermeabili e cappotti proteggono le loro parti più delicate. Così come noi per uscire indossiamo un cappotto, così loro devono essere protetti, perché non possono passare da un ambiente caldo e asciutto con uno a pochi gradi sopra lo zero (o addirittura sotto) e umido: è pericoloso e poco salutare per loro.

Criteri e qualità per scegliere il cappottino per il tuo cane

  • Fai una scelta in base alla taglia (piccola e nana), al pelo (corto o raso) e alla razza del cane
  • Tieni in considerazione l’età del cane (da proteggere di più i cuccioli e i cani anziani)
  • Valuta in base all’ambiente in cui vive l’animale domestico
  • Scegli un capo che sia facilmente lavabile, perché indossato da un pet che può correre, giocare e rotolarsi nel fango
  • Il capottino deve essere sia caldo che leggero e mantenere il calore nelle parti più esposte dell’animale, come pancia e schiena dell’animale domestico
  • Che sia realizzato con tessuti tecnici e robusti (magari anche impermeabili)
  • Prediligere capottini e impermeabili con imbottiture in fibre naturali o viscose
  • Preferire indumenti con agganci comodi e regolabili montati su robuste fettucce in nylon
  • Scegliere una misura adeguata per non compromettere il movimento del pet

Quali sono i problemi che porta il freddo?

Come l’uomo, anche Micio e Fido sono esposti alla contrazione di malattie stagionali. Infatti, il freddo e l’umidità possono causare problemi di salute più o meno importanti. In primis, le malattie più comuni sono quelle a carico dell’apparato respiratorio: bronchiti e polmoniti. Queste, se non curate tempestivamente o prese in fase acuta, possono portare a gravi conseguenze per l’animale e, nei casi peggiori, anche alla morte. In inverno può capitare che arrivi una bella nevicata. Spesso i cani si divertono a mangiare la neve e questa può causare patologie a carico  dell’apparato gastroenterico con diarrea, vomito e violente gastriti, in quanto si facilita l’ingestione di batteri. Gli animali affetti da problemi articolari col freddo avranno maggiori difficoltà, in quanto i dolori diventeranno più acuti e l’animale soffrirà nel muoversi. Proprio per questo motivo è consigliabile l’utilizzo di integratori specifici per la protezione di ossa e articolazioni.

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Qual è l’alimentazione più adeguata?

Durante i mesi più freddi, i fabbisogni dei nostri amici cambiano, in quanto il loro organismo consuma più energia per produrre calore allo scopo di difendersi dal freddo. Quando la temperatura ambientale esce dal margine di benessere termico, il consumo energetico aumenta. Per cui, per alimentarli correttamente, bisogna ricordarsi che quando fa più freddo si alza il fabbisogno calorico del quattro zampe. Questo discorso è importante soprattutto se si tratta di animali che vivono all’aperto e che praticano molto esercizio fisico. In questo periodo la dieta più corretta sarà quella con un maggiore apporto lipidico e proteico, in quanto sono il principale combustibile dell’organismo, consentendo loro di non perdere peso utilizzando le riserve corporee come “carburante” per scaldarsi. Alimenti a elevato tenore lipidico, inoltre, contengono maggiori quantità di acidi grassi essenziali che contribuiranno alla crescita di un mantello folto, permettendo una maggiore protezione dal freddo.

 Come combattono il freddo micio e fido

  • Con la percezione del freddo i vasi sanguigni dei tessuti periferici si contraggono e in questo modo il calore dissipato è minore, poiché il sangue si raffredda di meno scorrendo in superficie solo in piccole quantità.
  • Il mantello del cane in inverno tende a infoltirsi e si allunga aumentando l’isolamento termico e imprigionando aria che rimane calda proprio vicino alla cute.
  • La contrazione dei muscoli orripilatori, posti alla base dei peli, rafforza l’erezione di questi ultimi, aumentandone lo spessore.
  • L’animale che ha freddo, per scaldarsi, mette in atto il tipico atteggiamento del raggomitolamento che riduce
    la superficie corporea esposta.

I cani più resistenti al freddo

Alcuni tra i gatti più freddolosi

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Approfondimenti:
Leggi anche Igiene di cane e gatto. Come occuparsi di pulizia e salute dei nostri pet

 

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