Premonizioni animali
Le premonizioni animali sono un evento ancora inspiegabile che ci meraviglia ogni volta che ne sentiamo parlare.
Cani e gatti sembrano avere “poteri straordinari”. Forse percepiscono degli impulsi elettrici del cervello o magari cambiamenti impercettibili.
Le premonizioni animali sono davvero un mistero.
In passato si credeva che quando i cani ululavano durante la notte qualcuno stesse morendo.
In realtà, esprimevano dolore e dispiacere, perché quando qualcuno si ammalava in famiglia, sovente venivano ignorati e messi da parte.
Eppure sono stati raccolti molti casi in cui, durante un fatto drammatico che coinvolgeva il padrone, come il rischio di morte, i cani avrebbero dato segnali anomali, anche quando l’uomo si trovava molto lontano.
Abbiamo raccolto quattro storie misteriose di premonizioni animali, tentando di svelare questa singolare attitudine animale.
La terrier che percepisce il dramma.
Iris Hall ricorda ancora lo strano comportamento della sua Terrier molto legata al figlio arruolato in marina che tornava a casa ogni settimana. Mezz’ora prima del ritorno del figlio la cagnolina si agitava al punto che la madre preparava caffè e merenda calda giusto in tempo per il suo arrivo. Accadde, però, che una sera, era il 25 maggio 1982, la cagnolina iniziò a tremare e a piangere esageratamente, al punto che Iris si preoccupò che si stesse ammalando.
Dopo qualche ora i genitori sentirono al telegiornale la terribile notizia che la nave Coventry, sulla quale era imbarcato il figlio, era stata abbattuta. Il ragazzo non tornò mai più a casa e da quel giorno la Terrier fu talmente triste che dopo qualche mese morì.
Cani che prevedono attacchi epilettici.
Ci sono alcuni casi in cui i cani riescono a prevedere un attacco epilettico che, se avvertito per tempo, può spingere la persona a mettersi in sicurezza. Questi attacchi arrivano improvvisamente e se si è alla guida di un’auto, ad esempio, o su una scala, si rischia seriamente la vita. Studi riguardo questa particolare sensibilità dei cani nacque dalla testimonianza di Christine Murray che dichiarò che quando la sua Annie, un incrocio beagle-pitbull le leccava animatamente la faccia, la avvisava di una crisi epilettica.
Lo scienziato che portò avanti una grande ricerca fu un veterinario che nei primi anni ‘90 raccolse le testimonianze di persone affette da epilessia con un cane in casa
Riuscì a raccogliere molti dati preziosi riguardo i comportamenti animali. Ma come fanno? Forse riescono a percepire gli impulsi elettrici del cervello o a vedere cambiamenti impercettibili o a sentire odori emanati dal malato, fatto sta che i cani mostrano di sapere della crisi imminente anche a distanza, ad esempio se si trovano in un’altra stanza.
Secondo diverse testimonianze, anche i gatti reagirebbero con miagolii strani e malinconici.
Spesso sono riferiti ai compagni umani in pericolo di vita. Lo svizzero Karl Pulfer raccontò del proprio gatto particolarmente affezionato al figlio Frank, che lavorava come cuoco su una nave e che quando tornava a casa il gatto lo accoglieva con grande feste. I genitori si accorsero che un giorno il gatto iniziò a miagolare in modo strano, andando nella camera di Frank, annusando ogni angolo e osservando attentamente il vuoto. Solo dopo due giorni furono informati che proprio in quell’orario Frank era morto durante un viaggio in Thailandia a più di 10.000 km di distanza.
E chi non ha mai sentito parlare del gatto Oscar l’”Oracolo della Provvidenza” in grado di prevedere le morti di un ospedale?
La mascotte dell’ospizio di Providence era solito saltare sul letto e fare le fusa all’anziano che da lì a breve se ne sarebbe andato. Non sbagliava un colpo, la scelta era talmente precisa che le infermiere avvertivano per tempo i parenti, per poter venire a dare l’ultimo saluto.
In questo caso sono state avanzate molte ipotesi pensando che il gatto utilizzasse fiuto, linguaggio del corpo, respiro anomalo del malato.
Magari la risposta è laddove la scienza non arriva, chissà forse Oscar riusciva a “vedere” quel tunnel di luce che si preparava per accogliere l’anima nell’aldilà. Dopotutto Oscar faceva le fusa, come se dicesse “Sii felice, il momento è arrivato! Ed è un bellissimo momento”. Piangono i quattrozampe legati ai loro padroni perché devono salutarli, ma Oscar che non era legato emotivamente a nessuno, li salutava con un sorriso. Gli animali sanno quello che ci aspetta, perché lo vedono grazie ai loro poteri straordinari.
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