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Wildlife Photographer of the Year, natura selvaggia in Valle d’Aosta

di Maria Paola Gianni

Wildlife Photographer of the Year, natura selvaggia in Valle d'Aosta

Torna, in Valle d’Aosta, Wildlife Photographer of the Year, uno dei concorsi di fotografia naturalistica più prestigiosi al mondo, promosso dal Natural History Museum di Londra.

Ecco, in anteprima per l’Italia, gli scatti più belli di alcuni vincitori del Wildlife Photographer of the Year, realizzati nel 2017, in mostra fino al 10 di giugno al Forte di Bard.

Come Madre Natura insegna. Paesaggi mozzafiato, spettacoli nei luoghi più imperscrutabili dell’universo, animali sorpresi negli atteggiamenti più insoliti o in pieno relax nel loro habitat, specie in via di estinzione… È l’anteprima italiana della 54esima edizione del
“Wildlife Photographer of the Year”, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra. Si terrà al Forte di Bard, in Valle d’Aosta, fino al 2 giugno prossimo.

Wildlife Photographer of the Year, natura selvaggia in Valle d'Aosta
“Anatra dei sogni” di Carlos Perez Naval (Spagna), categoria “11-14 anni di attività”.

Oltre cento scatti.

Qui sarà possibile ammirare più di cento scatti fotografici frutto della professionalità degli autori, molti dei quali hanno ottenuto alti riconoscimenti. Molte foto esprimono l’urlo sordo della natura, sempre più vittima dell’uomo, con animali ritratti mentre assumono comportamenti a noi quasi sconosciuti, molte specie, purtroppo, anche a rischio. Tutte immagini vincitrici nelle diciannove categorie del premio, selezionate tra 45mila scatti provenienti da ben novantacinque paesi del mondo, valutati da una giuria internazionale di stimati esperti e fotografi naturalisti.

Wildlife Photographer of the Year, natura selvaggia in Valle d'Aosta
“Kuhirwa piange il suo cucciolo” di Ricardo Núñez Montero (Spagna), categoria “Comportamento: mammiferi”.

Wildlife Photographer of the Year, natura selvaggia in Valle d'Aosta
“Gufi nel tubo” di Arshdeep Singh (India), categoria “fino a 10 anni di attività”.

Le due scimmie dal naso dorato.

A vincere il prestigioso titolo “Wildlife Photographer of the Year 2018” è stato il fotografo olandese Marsel Van Oosten con lo scatto “The Golden Couple”. L’immagine ritrae due scimmie dal naso dorato nella foresta temperata delle montagne cinesi di Qinling, l’unico habitat per queste specie a rischio di estinzione. Lo scatto coglie la bellezza e la fragilità della vita sulla terra, oltre che uno scorcio di alcuni degli straordinari, ma facilmente riconoscibili, esseri con cui condividiamo il pianeta. “Quest’immagine è un ritratto. È un richiamo simbolico alla bellezza della natura e al modo in cui ci stiamo impoverendo mentre la natura diminuisce. È un’opera degna di essere esposta in qualsiasi galleria del mondo”, commenta il presidente della giuria, Roz Kidman Cox.

Wildlife Photographer of the Year, natura selvaggia in Valle d'Aosta
“La coppia d’oro” di Marsel van Oosten (Olanda), categoria “Ritratti animali”.

Il leopardo appena svegliato.

Il sedicenne Skye Meaker, invece, ha ricevuto il premio per “Young Wildlife Photographer of the Year 2018” con il suo affascinante scatto “Lounging Leopard”, un leopardo che si sveglia dal sonno nella “Mashatu Game Reserve”, nel Botswana: la riserva privata è la più importante del continente africano con 45mila e ospita un’importante popolazione di grandi felini, antilopi e soprattutto elefanti che si spostano in gruppo. Skye sogna di diventare fotografo naturalista da quando ha ricevuto la sua prima macchina fotografica tascabile, all’età di sette anni. “Grazie al timing e alla composizione eseguiti con precisione, riusciamo a gettare uno sguardo nel mondo interiore di uno degli animali più fotografati, ma raramente visto dal vivo” osserva il giudice della gara, nonché vincitore dell’edizione precedente, Alexander Badyaev.

 L’orso marsciano che attraversa la strada.

Sono sei gli italiani presenti in gara. Il fotografo lombardo Marco Colombo, in particolare, ha vinto nella sezione “Urban Wildlife” con lo scatto “Crossing Paths”, che raffigura un orso marsicano che attraversa le strade notturne e deserte di un borgo appenninico del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Wildlife Photographer of the Year, natura selvaggia in Valle d'Aosta
“Percorsi di attraversamento” di Marco Colombo (Italia), Categoria “Fauna selvatica urbana”.

Menzioni speciali, inoltre, per Emanuele Biggi, categoria “Animals in Their Environment”, Valter Bernardeschi, categoria “Animal Portraits”, Lorenzo Shoubridge, categoria “Behaviour: Amphibians and Reptiles”, Stefano Baglioni, categoria “Plants and Fungi” e Georg Kantioler, categoria “Earth’s Environments”.

Novità di questa edizione è il “Lifetime Achievement Award”, assegnato al fotografo naturalista Frans Lanting, per il suo eccezionale contributo da oltre tre decenni alla conservazione della fauna selvatica. I suoi incarichi per la rivista National Geographic lo hanno portato a svolgere lavori pionieristici in Madagascar, portando alla luce i problemi ambientali dell’isola, e in Botswana.

Indirizzario web:

Wildlife Photographer of the Year 53

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