Pubblicità
Pubblicità

Veterinari, scatta l’obbligo della ricetta elettronica

di Alessandro Macciò

Veterinari, scatta l'obbligo della ricetta elettronica

Introdotta in via sperimentale nel 2015, la ricetta elettronica diventa obbligatoria per tutti i veterinari. L’annuncio è arrivato dal ministro della Salute, Giulia Grillo, che ha parlato di “un passo fondamentale nella strategia di lotta all’antibiotico resistenza”. La novità riguarda sia i farmaci per gli animali da allevamento che quelli per gli animali da compagnia.

I veterinari potranno emettere la ricetta elettronica con una app, mentre i cittadini potranno chiedere il farmaco fornendo il proprio codice fiscale e il Pin della ricetta.

Veterinari, scatta l'obbligo della ricetta elettronica

Ricetta elettronica già emessa per 3,7 milioni di farmaci

Le prime sperimentazioni sono partite in Lombardia nel 2015, non senza polemiche. Poi nel 2018 la sperimentazione si è allargata a quasi tutte le regioni, soprattutto al Nord. Dal 2018 ad aprile 2019 i veterinari hanno emesso oltre 317.300 ricette elettroniche, per un totale di quasi 3,7 milioni di farmaci. Dei circa 32 mila veterinari che esercitano in Italia, circa 11 mila fino ad oggi ne hanno fatta almeno una. Tra farmacie e grossisti, la novità ha coinvolto 5.618 punti vendita.

Un passo avanti nell’innovazione digitale

Il ministro Grillo ha definito la ricetta elettronica “un tassello importantissimo nel processo di innovazione digitale che riguarda la sanità”. L’Italia è il primo Paese europeo ad adottare questo sistema innovativo nel campo della sanità animale. La novità non consiste solo in una ricetta dematerializzata, ma nella completa gestione digitale dei medicinali veterinari. Per lo staff del ministero, la ricetta elettronica migliorerà il monitoraggio sugli effetti e il livello di sicurezza alimentare, riducendo gli oneri burocratici e la spesa pubblica.

La protesta dei veterinari

Sui social, in realtà, si possono trovare diverse petizioni dei veterinari contro l’introduzione della ricetta elettronica. Ma Gaetano Penocchio, presidente della Federazione dei Veterinari (Fnovi), preferisce guardare al futuro con ottimismo:

[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Gaetano Penocchio, presidente Fnovi”]In questi mesi abbiamo provveduto a segnalare e risolvere diverse criticità emerse nella sperimentazione. Resistenze da parte dei professionisti ci sono ancora ma speriamo nei prossimi mesi si possano superare. [/penci_blockquote]

Approfondimenti: 

Se vuoi scoprire quanti sono i pet che potranno usufruire della ricetta elettronica, leggi anche L’Eurispes lo conferma: in Italia gli animali sono di famiglia

© Riproduzione riservata.

Partner

I più letti