Animali di famiglia: proposta di legge per tutelare i nostri pet

di Avv. Francesca Zambonin

Animali di famiglia: proposta di legge per tutelare i nostri pet

Per riempire l’ennesima grave carenza del nostro codice civile, lo scorso 23 marzo l’onorevole Michela Vittoria Brambilla ha presentato in commissione Giustizia della Camera la proposta di legge relativa all’inserimento degli animali d’affezione nella famiglia anagrafica (proposta numero 86). Questi ultimi, infatti, sono ancora considerati come “beni mobili” e come tali vengono trattati, senza che venga minimamente considerato il legame affettivo che si crea tra di loro, esseri viventi e senzienti, e la famiglia in cui sono inseriti, amati e benvoluti.

Per riconoscere l’importanza che meritano i nostri amici a quattro zampe

Il disegno di legge, intitolato “Disposizioni concernenti l’indicazione degli animali di affezione nelle certificazioni anagrafiche”, parte dall’enunciazione di dati statistici e da una breve analisi della società moderna, per richiedere la giusta considerazione di questi esseri viventi prevedendo il loro inserimento nella famiglia anagrafica. La proposta di legge evidenzia che, come dice l’Eurispes, circa 3 italiani su 10 (il 32, 4%) convivono con un animale domestico. Nella maggior parte dei casi si tratta di cani (63,3%) e di gatti (38, 7%). I dati mostrano come nel tempo sia mutata la sensibilità nei confronti degli animali d’affezione, ritenuti oggi parte integrante della famiglia.

Magistratura sempre più sensibile ai diritti degli animali

La proposta di legge mira a far sì che il legislatore da un lato tenga presente questi dati, dall’altro tenga conto anche di alcuni recenti pronunciamenti della Magistratura, la quale è riuscita, in alcuni casi, a dare rilievo al legame affettivo che spesso unisce questi animali ai propri riferimenti umani. Si vedano, in tal senso, le numerose pronunce inerenti a separazioni o divorzi recanti disposizioni specifiche in merito all’affidamento dell’animale domestico, o al recente caso del dipendente romano al quale sono stati concessi permessi retribuiti per prendersi cura del proprio cane malato, come se si trattasse di un vero e proprio membro della famiglia.

Inserimento nella famiglia anagrafica e censimento degli animali d’affezione

La proposta di legge ricorda che il regolamento anagrafico della popolazione residente (di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989 n. 223) definisce il concetto di “famiglia anagrafica” quale formazione costituita da persone che coabitino e siano legate da vincoli di matrimonio, unione civile, parentela, affinità, adozione, tutela e anche solo da “vincoli affettivi”, nonché quello di “convivenza anagrafica” quale insieme di persone normalmente e abitualmente coabitanti nello stesso comune per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili.

Gli innovativi articoli proposti sono i seguenti:

  • Articolo 1 – “Inserimento degli animali di affezione nella famiglia anagrafica”: si propone che della famiglia anagrafica possano fare parte gli animali registrati alle anagrafi territoriali degli animali di affezione. Da ciò derivano oneri di comunicazione (sia di intestazione che del decesso dell’animale) in capo al responsabile delle dichiarazioni anagrafiche, ossia ciascun componente della famiglia.
  • Articolo 2 – “Censimento degli animali d’affezione”: si propone che nel censimento della popolazione e delle abitazioni di cui all’articolo 15, comma 1, lettera b), del decreto legislativo 6 settembre 1989, n. 322, realizzato dall’Istat con cadenza annuale, siano rilevati i dati relativi agli animali di affezione registrati nella famiglia anagrafica.

Animali di famiglia: proposta di legge per tutelare i nostri pet

Non resta che aspettare e sperare che la proposta di legge venga approvata, per un piccolo grande passo verso un maggiore rispetto e riconoscimento di questi animali

Per maggiori informazioni legali:

Animali di famiglia: proposta di legge per tutelare i nostri pet

Approfondimenti:

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