La storia del cane Sophie, tra dolore, malattia e vittoria
Non si può certo dire che Sophie, undici anni d’età, in questi ultimi tempi sia stata un cane fortunato. Dopo la morte del fratello Kronos, due anni or sono, ha trascorso un periodo di grande tristezza, fatto di lunghi sospiri e di interminabili attese. Fino a quando, a neanche un mese dalla scomparsa dell’amato Kronos, al cane Sophie sono stati diagnosticati ben due tumori maligni: un mastocitoma e un carcinoma polmonare. Dopo un lungo intervento e un periodo di riabilitazione, ha ripreso la sua vita a “piene zampe”, ricominciando a correre serenamente, con giochi e lunghe passeggiate.
L’ODIOSA RECIDIVA
Tutto sembrava proseguire per il meglio. Eppure, lo scorso inverno il tumore è ricomparso.
Altri due tumori, entrambi sarcomi, sono stati diagnosticati al cane Sophie, in modo tempestivo, dal direttore sanitario di ParmaVet, Giuditta Ubaldi.
Purtroppo, durante l’asportazione del primo, ha avuto una forte crisi cardiaca e, in seguito a una visita specialistica, è risultata affetta da tachiaritmie, che lasciavano forti dubbi sulla possibilità di un secondo intervento chirurgico, sconsigliato dai veterinari di allora per l’alto rischio di complicazioni cardiache.
UN’OPERAZIONE RISCHIOSA PER IL CANE E UN’ARDUA DECISIONE DA PRENDERE
Così, mio marito Davide e io, ci siamo trovati di fronte alla penosa scelta di lasciar morire il cane per un tumore maligno quasi inoperabile, oppure, rischiare di perderla durante l’intervento chirurgico necessario ad asportarle il cancro. Sono scelte dolorose per i propri cari che nessuno vorrebbe mai affrontare. Altrimenti si poteva ipotizzare una terapia metronomica per tenere sotto controllo la massa tumorale, ma il problema sarebbe comunque rimasto e il tumore, inevitabilmente, sarebbe cresciuto, occupando i tessuti circostanti, e non solo, e invadendo gli organi interni.
INDIVIDUATO IL VETERINARIO GIUSTO
Nelle gioie e nelle pene, noi “dobermannisti”, possiamo sempre contare su “Dobermanns’ Angel”, una meravigliosa associazione di volontariato che si occupa principalmente di recuperare i Dobermann abbandonati o maltrattati. Parlando delle condizioni di Sophie con Laura Bellese, volontaria dell’associazione, è arrivata una speranza, una di quelle notizie che non ti aspetti, ma che ti danno contezza che in questo mondo ci sono tante belle persone e grandi professionisti, come Loris Barale, un medico veterinario, specializzato in anestesiologia, con esperienza nei casi difficili, come quello della mia “pelosotta”.
VIAGGIO DELLA SPERANZA VERSO LA CLINICA MOLACHINO
È iniziata, così, una staffetta fatta di speranza, volontà, professionalità e un po’ di fortuna: inviati i referti al dottor Barale, nel giro di alcuni giorni è stata organizzata un’equipe “ad hoc” per Sophie, con tanto di protocollo anestesiologico studiato apposta per il suo problema cardiologico. Dovevamo solo recarci ad Asti, a circa 250 km da casa nostra. Io e mio marito ci siamo armati di tanta speranza e siamo partiti: con un lungo viaggio in auto, con -10 gradi centigradi fuori dall’abitacolo, abbiamo attraversato la pianura padana in direzione Langhe, raggiungendo la clinica veterinaria Molachino.
L’INTERMINABILE ATTESA
Siamo arrivati con tanta preoccupazione. Abbiamo guardato i bellissimi occhi di Sophie e l’abbiamo consegnata nelle mani, esperte, di Loris Barale: l’abbiamo baciata e accarezzata, poi siamo usciti e andati in sala d’attesa, quel luogo dove il tempo non passa mai. Tutto è andato per il meglio, il tumore è stato asportato e Sophie ha superato brillantemente l’anestesia. La nostra piccola ha vinto, contro la sorte e contro il pessimismo.
UN CANE PIENO DI VOGLIA DI VIVERE
Nella sfortuna abbiamo trovato dei grandi professionisti che, pur in una condizione molto difficile come quella di Sophie, ci hanno dato la possibilità di sperare, grazie alla loro esperienza. Hanno capito che Sophie era una creatura con tanta “voglia di vivere”, che voleva farcela e le hanno teso la mano, per meglio dire, “la zampa”!
E se oggi la dolce pelosotta è accanto a noi dobbiamo ringraziare i veterinari della clinica Molachino, il dottor Loris Barale e Laura Bellese dei Dobermanns’ Angel che ci hanno permesso di tenere sempre viva la speranza.
IL CONFORTO DI CHI NON SI ARRENDE
Abbiamo voluto testimoniare la nostra esperienza, perché vogliamo proteggere i nostri “pelosotti” da ogni male e, a volte, capita, invece, di non riuscirci, di essere di fronte a battaglie complesse, che lasciano senza fiato. In quei momenti trovare qualcuno che ti possa guidare verso la soluzione positiva è davvero un grande sollievo.
IL CANE SOPHIE HA VINTO CONTRO IL TUMORE, PROTETTA DAL SUO ANGELO KRONOS
La vita è strana, è imponderabile. Ma uno spirito indomito come Sophie cambia le cose, trasforma gli eventi, infonde forza, anche in chi l’assiste, e trasforma la realtà. Ed ecco che la magia è accaduta, il cane Sophie ha vinto contro tutti, contro chi storceva il capo, contro chi diceva che non ce l’avrebbe mai fatta, contro chi parlava di cure palliative o che sarebbe stato inutile tentare di salvarla, perché sarebbe morta per arresto cardiaco, se non l’avesse uccisa il cancro. Lei ha vinto, ha smentito tutti. E, siamo convinti che è stata accudita da un angelo particolare, il suo amato “fratellone” Kronos, la cui scomparsa, molto probabilmente, ha generato nel cane Sophie tutti questi tumori multipli, per fortuna estirpati.
LORIS BARALE: “IL TUMORE NEGLI ANIMALI SI PUÒ COMBATTERE”
Loris Barale, medico veterinario, da oltre dieci anni si occupa di anestesia e ha organizzato un’equipe “ad hoc” per Sophie. Specializzato in casi complessi, sa valutare la situazione di ogni singolo paziente e preparare per lui il protocollo anestesiologico più indicato. È anche esperto nella terapia del dolore nel cane e nel gatto in ogni sua forma: non solo di tipo chirurgico, ma anche ortopedico, neurologico e oncologico, chepoi sono i più nascosti e subdoli.
[penci_blockquote style=”style-2″ align=”none” author=”Loris Barale, medico veterinario”]I nostri amici animali soffrono, anche se hanno una soglia di sopportazione del dolore molto più alta della nostra: spetta al veterinario riconoscere i loro segnali, in modo da individuarlo. Oggi abbiamo a disposizione un elevato numero di farmaci e molecole che permettono di controllare al meglio il dolore in quasi tutte le sue manifestazioni, è fondamentale, però, che proprietario e veterinario affrontino insieme il trattamento analgesico, da somministrare sia in clinica che, successivamente in casa. Con il progresso e il benessere la vita dei nostri animali si è allungata, spesso sia cani che gatti anziani sviluppano patologie articolari e artrosiche che determinano stati di dolorabilità a volte anche intensi. È importante consultarsi col proprio veterinario di fiducia sulle terapie migliori da adottare per migliorare la loro condizione, evitando inutili sofferenze che possono, come per noi umani, alterare le normali abitudini di vita.[/penci_blockquote]
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