Le responsabilità del toelettatore
Non tutti siamo in grado o abbiamo un bagno idoneo per poter lavare il nostro amico a quattro zampe e, per garantirgli salute, igiene e benessere, è necessario periodicamente fargli una bella pulizia. Ecco che molti di noi si affidano a un professionista in campo, il toelettatore, figura sempre più presente nelle nostre città e specializzato nella manutenzione di qualsiasi tipo di “pelo”. È bene partire dalla premessa che una persona che intraprende tale carriera è certamente amante e rispettosa degli animali, ma è corretto conoscere i nostri diritti (e doveri) quando affidiamo, seppur momentaneamente, il nostro peloso, perché sia pulito e sistemato secondo le necessità.
Responsabilità per danni
Ci chiediamo, quindi, se il toelettatore possa essere ritenuto responsabile per eventuali danni cagionati al nostro animale.
La risposta è affermativa: vediamo qualche “estremo” esempio di casi pratici che sono pervenuti allo Sportello Legale di Oipa Italia per ottenere consulenza.
Il caso del cane che fugge durante la toelettatura
È accaduto tempo fa in provincia di Milano. Un cane adottato, proveniente da un’altra regione, è stato lasciato in un negozio di toelettatura per il tempo necessario. Il proprietario si era allontanato per sbrigare alcune faccende, ma è stato contattato dal toelettatore perché il cane, per motivi non noti, era fuggito dal negozio. Per fortuna il quattro zampe è stato ritrovato sano e salvo nello stesso giorno, ovviamente con grande spavento e pericolo, sia per l’animale che per terzi: si pensi al rischio di un incidente stradale o di una zuffa con atro cane. Il caso si è risolto – questa volta – positivamente e, ovviamente, il proprietario del cane non ha pagato alcuna prestazione, rinunciando, per scelta personale, a un’azione legale finalizzata alla richiesta di un risarcimento. Se il caso avesse avuto un epilogo negativo, come la perdita del cane o, peggio, relativo decesso\danneggiamento, chiaramente il proprietario avrebbe potuto citare il toelettatore in tribunale per ottenere il risarcimento del danno e il rimborso di tutte le spese sostenute.
Cane ferito durante il lavaggio\pulizia
Ci spostiamo a Roma, dove una piccola cagnolina viene affidata al professionista per procedere con la pulizia del pelo. La proprietaria viene invitata a non rimanere presente, perché altrimenti il cane si sarebbe agitato complicando l’attività. Successivamente, al momento del ritiro, la signora viene informata dal toelettatore che il cane ha riportato un taglio alla zampa ed è stato medicato immediatamente. La signora, tuttavia, una volta giunta a casa, si accorge che la cagnolina non sta bene. Portandola dal veterinario di fiducia emerge una medicazione inadeguata con un principio di infezione per l’utilizzo di prodotti non corretti. Scatta così la richiesta di risarcimento del danno, risolta senza giungere in tribunale, sottoscrivendo una dichiarazione di responsabilità da parte del toelettatore e con apertura di un sinistro con l’assicurazione di quest’ultimo.
Come comportarsi in simili casi?
Il consiglio pratico è quello di rimanere presenti al lavaggio del nostro animale o comunque controllare immediatamente lo stesso al ritiro. Così facendo, potremo contestare alla controparte eventuali danni cagionati. In caso di controversia, farsi rilasciare una certificazione dal veterinario che attesti l’esistenza di una lesione e la relativa dinamica. Molti negozi e centri specializzati danno la possibilità al cliente di assistere, anche dietro un vetro, all’attività di toelettatura. Ma esistono anche strutture self-service presso le quali possiamo provvedere direttamente noi al lavaggio. Se abbiamo un animale di indole paurosa o di una certa età, è coretto garantire la nostra presenza affinché lo stesso non subisca stress.
Approfondimenti:
Se scegli li lavare il tuo pet nella tranquillità di casa, leggi Igiene di cane e gatto. Come occuparsi di pulizia e salute dei nostri pet
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