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Il richiamo “a razzo” del cane

di Dr. Dog - Vieri C. Timosci

Il richiamo “a razzo” del cane
Funny dog background with copy space, happy pet puppy running in the grass

Se c’è un comportamento al quale tutti i proprietari di cani si ispirano è proprio quello che io chiamo il “richiamo a razzo”.

È il sogno di tutti i proprietari: avere un cane che risponde subito al “vieni”, senza esitazione.

Ecco come fare, ma ci vuole tanta pazienza e costanza.

Forse lo avete visto in qualche parco. Quelle situazioni quando ci sono tanti cani e tante distrazioni e c’è un padrone che con una semplice parola o fischio fa ritornare il suo cane veloce come un razzo. Una scena che di solito viene accompagnata da una serie di sguardi invidiosi da parte di quei padroni consapevoli di poterselo solo sognare col proprio cane.

Occhio alle distrazioni

Devo ammettere che alle volte quando sono al parco con il mio cane Mork, un Flat Coated Retriever di 5 anni, mi diverto a richiamarlo apposta per vedere le reazioni delle persone intorno a me.
Vi assicuro che dietro questo semplice divertimento esiste una motivazione molto importante. Riuscire a richiamare il cane proprio quando ci sono forti distrazioni è fondamentale, potenzialmente è un salvavita.

Come dico sempre ai miei allievi durante i seminari sul richiamo, riuscirci al chiuso con il cane libero è come un diploma liceale, abbastanza facile da ottenere, ma un richiamo all’aperto è come un dottorato di ricerca. È una cosa che non succede per miracolo, né per caso.
La buona notizia è che tutti possono educare il cane a ritornare ignorando le distrazioni. Ci vuole tanta pazienza e dedizione.

Incapaci di insegnarlo? Prima di svelarvi come si fa a insegnare il richiamo, iniziamo a vedere quali sono i principali errori nel training.

Estratto Quattro Zampe marzo 2020

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Il richiamo “a razzo” del cane

 

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