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Come insegnare l’inibizione del morso

di Redazione Quattrozampe

Inibizione del morso nei cani

Il nostro amico Marco ha un cucciolo di Jack Russell che, purtroppo, ha il brutto vizio di mordere. La nostra esperta comportamentalista Costanza De Palma ci spiega come insegnare nel modo corretto a inibire il morso.

Buongiorno, sono Marco, ho un Jack Russell da due settimane si chiama Macchia e ha 52 giorni di vita. In queste due settimane non mi posso lamentare troppo del suo comportamento, ha già imparato a fare i bisogni (entrambi) sulle tovagliette (ne ha due) e la notte sta da solo nella sua cuccetta in soggiorno e non si lamenta più. Ho solo un grosso problema, morde, morde, morde. All’inizio per giocare, però ora appena ti vede o appena lo si prende in braccio tende a mordere le mani, gli indumenti che abbiamo addosso. Lo sgridiamo e ogni tanto ascolta, però ogni volta mi sembra di ripartir da capo. Gli diamo anche bastoncini e giochini vari per distrarlo dalle mani, però appena poi ricomincia a mordicchiare. Che posso fare?!?!? Per di più devo aspettare ancora un mesetto per portarlo fuori perché gli manca una vaccinazione. Intanto Vi ringrazio per la disponibilità.
Buona Giornata,

Marco

 

Caro Marco, hai capito a tue spese che i cani non si adottano prima dei due mesi perché il cucciolo separato troppo presto dalla madre e dai fratelli non impara tante cose tra cui l’inibizione del morso!
Per limitare i danni, ti consiglio spassionatamente di chiudere la bocca al cane e dire “No!”, senza picchiarlo perché la violenza è sempre controproducente. Leggi il mio articolo che tratta proprio questo argomento. A presto

Il vostro cane morde ed è perennemente irrequieto? Insegniamo l’inibizione del morso e degli autocontrolli

Quando il nostro amico a quattrozampe inizia ad avere atteggiamenti un po’ troppo energici, dobbiamo spiegargli come comportarsi in “società”. Il modo corretto è quello di seguire i naturali insegnamenti materni. Infatti, solo riproducendo l’insegnamento materno otterremo la correzione del comportamento esuberante del  cucciolo. Quindi, quando il cucciolo si innervosisce, ovvero quando la sua attività diventa disordinata e senza finalità, bisogna tenerlo fermo, ottenere uno o due secondi di calma e poi lasciarlo andare. Sul piano pratico c’è, però, una doppia difficoltà: la prima è riuscire a distinguere il momento preciso in cui il cucciolo entra in eccitazione; la seconda è che non bisogna innervosirsi con il piccolo, perché questa interruzione del gioco deve essere fatta con calma e senza rimproveri. E’ preferibile intervenire in silenzio e senza guardare il cucciolo. Mentre se i cuccioli giocano in modo rissoso, è probabile che possono farsi male tra loro con i loro dentini aguzzi e strillare. Se questi gridi aumentano d’intensità la madre interviene per separare i due litiganti e spesso interrompe il gioco al fine di far imparare velocemente ad autocontrollarsi. Perciò, quando voi giocate con i vostri cuccioli e i mordicchiamenti fanno male, dovete dire “ahi” e se l’attività non verrà moderata, interrompete il gioco. Ma è possibile anche insegnarlo invertendo i ruoli dando un pizzicotto sul labbro del piccolo (l’equivalente del morso tra i fratellini), facendolo gridare e lasciarlo immediatamente dopo. Tutto ciò per imparare che il grido ha un significato di protezione e diventa un segnale d’arresto. Ma è importante anche che il cucciolo impari a fermarsi e ad osservare un periodo di riposo tra due attività ed il miglior modo per realizzare questo è il “riporto dell’oggetto”. Questo esercizio contiene una precisa sequenza comportamentale costituita da tre fasi “ricerca – riporto- cessione”.  Molto spesso, però, il cucciolo tende a non voler lasciare l’oggetto e bisogna riuscire a farglielo fare spontaneamente, disinteressandosi del cane in modo da far calare l’eccitazione. Quindi, è importante per ottenere ciò, rimanere in silenzio e solo quando l’oggetto verrà lasciato, si riprenderà il gioco.

di Costanza De Palma
foto di Shutterstock

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