Pubblicità
Pubblicità

Accumulo compulsivo, quale amore?

di Francesca Danila Toscano

Accumulo compulsivo, quale amore?

Viaggio tra le deviazioni mentali di chi crede di garantire la massima cura ad animali in realtà maltrattati. I casi più eclatanti e l’analisi delle motivazioni

C’è chi ammucchia oggetti e chi esseri viventi. Decine e decine di cani e gatti, a volte, perfino tartarughe, conigli e volatili obbligati a condividere in “case da incubo” pochi metri quadrati e un destino di incuria. Sono gli accumulatori compulsivi di animali, una vita in sospeso tra amore distorto, disturbo mentale e maltrattamento. I casi denunciati sono solo la punta dell’iceberg di quello che sembra, agli occhi degli esperti, un problema molto diffuso, ma abbastanza facile da nascondere, dato che coinvolge, spesso e volentieri, persone che vivono in una situazione di grave isolamento sociale.

Accumulo compulsivo, quale amore?

Una vita da pet sommersi e maltrattati, vittime di allevamenti lager o di “amici” umani che pensano di essere gli unici a sapersi prendere cura di loro e, invece, finiscono per commettere abusi e maltrattamenti, proprio come è successo in provincia di Ancona tempo fa…

Articolo pubblicato su Quattro Zampe marzo 2021

Continua a leggere sulla rivista digitale

© Riproduzione riservata.