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Libertà felina, dentro o fuori casa?

di Sabrina Giussani

Libertà felina, dentro o fuori casa?
Spesso il gatto emette le graffiature vicino ai luoghi di riposo prediletti o nei luoghi di passaggio. Per questo è bene dargli la possibilità di affinare le unghie con i tiragraffi verticali od orizzontali

Che sia negata, a metà o totale, ecco i pro e contro, soprattutto in base al felin-pensiero del nostro amato peloso

Facciamo prima una premessa sulle origini del felino domestico più amato dall’uomo. Il Felis silvestris, progenitore del gatto che vive nelle nostre case, è una specie formata da cinque popolazioni interfeconde tra loro. Tra queste, l’antenato del gatto domestico è il Felis silvestris lybica. Un complesso processo evolutivo ha favorito l’adattamento del piccolo felino alla società umana e quest’ambiente al momento attuale può essere considerato la sua nicchia ecologica. La vicinanza indotta dalla domesticazione ha favorito la nascita di una comunicazione condivisa. Il gatto, infatti, è capace di comprendere le nostre emozioni osservando il movimento dei muscoli del volto e ascoltando la nostra voce.

Libertà felina, dentro o fuori casa?
Un gatto condotto al guinzaglio: il consiglio è di farlo abituare fin da piccolo e comunque di consultare un esperto in comportamento

Partner relazionale per l’uomo

Il piccolo felino potrebbe essere stato, fin dalla notte dei tempi, un partner relazionale per l’essere umano e non solo allevato allo scopo di proteggere le derrate alimentari dai nocivi roditori…

Articolo pubblicato su Quattro Zampe di Dicembre 2022 – Gennaio 2023

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