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Adozione dal canile? Il comune ti aiuta

di Redazione Quattrozampe

adozione comune

È un progetto sperimentale quello che il Comune di Arezzo promuove per il 2015 proponendo degli incentivi per i cittadini che adottano un ospite del canile comunale di La Cella.

Sterilizzazione gratuita dei cani di sesso femminile, visita sanitaria di pre-adozione, applicazione del microchip, una visita sanitaria e una vaccinazione gratuita presso il canile comunale per i successivi tre anni dall’adozione. Queste le agevolazioni per chi adotta un cane di proprietà del Comune, aiutando uno dei tanti sfortunati detenuti. Potranno essere adottati un massimo di due cani a persona, che dovranno essere esclusivamente animali da compagnia, non impiegati dunque per attività lavorative o di caccia.

Come Arezzo, altri

Ma Arezzo non è né il primo caso né l’unico. Altre amministrazioni, infatti, hanno preceduto il modello aretino, con iniziative anche più importanti. Già nel 2009 Savona aveva approvato un regolamento per la concessione di contributi per l’adozione di cani randagi ricoverati presso il canile municipale. Gli aspiranti adottanti avrebbero dovuto garantire cure adeguate e un corretto trattamento, nonché la disponibilità ad eventuali visite senza preavviso degli uffici comunali preposti. Il contributo erogato sarebbe stato una tantum omnicomprensivo di 300 euro come rimborso per l’acquisto di pasti (100 euro al momento dell’adozione e 200 euro dopo un anno), 400 euro se l’affidatario avesse superato i 65 anni d’età o fosse stato diversamente abile, 600 euro se il cane in questione avesse superato i 6 anni di età.

Incantivi alle adozioni

Facendo un giro per le amministrazioni comunali scopriamo così che buona parte di esse, da nord a sud, senza distinzione alcuna, applicano questi tipi di agevolazioni. Nel 2012, per esempio, il Comune di Uggiano La Chiesa, in provincia di Lecce, ha approvato una disciplinare per gli incentivi all’adozione dei cani, suddivisa per residenti e non residenti, con un contributo massimo di 250 euro per ogni cane adottato corrisposto in buoni per mangimi e beni necessari al mantenimento e alla cura del cane, oppure per un corso di educazione, rieducazione e socializzazione presso una struttura convenzionata, o ancora per il rimborso di spese di viaggio e beni di prima necessità.

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