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Blue Cross, la “Croce blu” inglese

di Redazione Quattrozampe

Una foto storica della Blue Cross

La Blue Cross è una gloriosa e prestigiosa associazione britannica a tutela degli animali. La Croce Blu inglese è famosa un po’ in tutto il mondo, è da sempre sinonimo di affidabilità e ottima reputazione. Nasce al tempo della regina Vittoria. Laura ci riporta in un mondo fiabesco. “Londra era popolata da cavalli da traino o da carrozza”, racconta Laura Sleight capo ufficio stampa, “erano gli animali più usati per trasportare merci o persone al centro o nella periferia della città. Mezzi di locomozione indispensabili per commercianti, uomini d’affari, semplici viaggiatori. Un’immagine suggestiva, che però portava con sé a volte piccoli incidenti ai quadrupedi. Così un giorno in un discorso pubblico la regina Vittoria invitò la cittadinanza a prendersi cura di questi animali”.

La sovrana non parlò apertamente di un’associazione, ma di fatto partì il progetto Our Dumb Friends League. Ma che tipo di cavalli venivano curati? C’era distinzione tra quelli dei ricchi e quelli dei poveri? “Assolutamente no, ci siamo sempre occupati di tutti i cavalli senza discriminare alcuno”, tiene a precisare Laura Sleight, “non abbiamo mai dato importanza al ceto sociale di appartenenza del padrone. Provvedevamo affinché gli animali avessero cibo e fossero tenuti bene”. Era dunque indispensabile un servizio che potesse aiutare queste bestiole. Il tempo intanto passa e negli Anni ’50 il nome della charity venne cambiato in Blue Cross. Da quel momento viene deciso di abbracciare, sostenere, curare anche altri animali da compagnia come ad esempio cani, gatti, chinchilla, criceti, conigli, porcellini d’india, furetti, persino ratti e topi, nonché altri piccoli mammiferi così cari alle famiglie inglesi.

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Assistenza graratuita per indigenza

La Blue Cross cerca anche di fornire assistenza gratuita agli animali laddove un padrone dimostri di essere indigente e non possa permettersi di pagare il veterinario. “Facciamo il possibile, ma non è sempre facile”, spiega Laura, “i fondi sono limitati e così dobbiamo fare una selezione. Non pagano le classi indigenti, i poveri, le persone che hanno un reddito davvero basso, i disabili. Proviamo ad aiutare più persone possibili. Ma non sempre il servizio è completamente gratuito. Chiediamo comunque una piccola o grande donazione in base alle possibilità di ciascuno”. Si tratta di atto umanitario incredibile, perché la possibilità di cure gratuite per gli animali è una frontiera pressoché estranea in Italia. “Il problema è che adesso i costi delle cure sono lievitati e la crisi non permette più un tenore come quello passato. A risentirne spesso sono proprio gli animali”, specifica Laura.

Abbandoni

Parliamo ora dell’annosa questione abbandoni. La percentuale è aumentata notevolmente, anche in Gran Bretagna. “Abbiamo registrato un incremento del quaranta per cento rispetto alle stime dei due precedentianni e ciò a causa delle cure che devono essere apportate agli animali, nonché del costo del cibo. Le problematiche non mancano”. La gente “scarica” un po’ tutti gli animali, cavalli compresi. Un esempio? Ne hanno trovato uno vicino a un loro centro. Poi da un po’ di tempo si registra un abbandono massiccio di conigli.

Cani, i più traumatizzati

L’animale che esce dall’esperienza dell’abbandono con più traumi? Tutti, ma, come spiega Laura Sleight della Blue Cross “il cane è quello che riporta più problemi comportamentali. Un animale che ha subìto una batosta così grande ha bisogno di tutto, cibo, calore, cure veterinarie, fiducia nel futuro, una nuova casa e nuovi padroni in grado di prendersi cura di lui”.

Dodici centri d’adozione e quattro unità mobili

La Blue Cross conta ben dodici centri d’adozione, due dei quali specializzati solo per i gatti e quattro per i cani. Da menzionare, inoltre, i due centri equini di riabilitazione che hanno la funzione primaria di trovare nuovi proprietari a cavalli, pony e asinelli. A Londra la Blue Cross ha istituito quattro unità mobili, in pratica sono degli ospedali itineranti. “Ci fermiamo in aree prestabilite dove la gente sa che può trovarci e così può portarci i loro animaletti per essere curati. Questo è un servizio che aiuta tutte le persone che non possono raggiungere le nostre sedi in città o quelle dislocate in periferia e che comunque necessitano di un consiglio veterinario per il loro piccolo amico a quattro zampe”.

Assistenza psicologica

Un altro nuovo servizio della Blue Cross? Fornire aiuto psicologico a chi perde il proprio cavallo, cane, gatto, criceto. Come spiega ancora Laura, “abbiamo una rete di psicologi che visita le famiglie e le aiuta a superare questo momento di difficoltà. In genere le persone anziane e i bambini sono quelli che hanno bisogno di maggior supporto”. Il servizio prende il nome di Pet Bereavement Service ed è curato insieme alla Society for Companion Animal Studies.

Come funziona l’adozione attraverlo la Blue Cross

I nuovi “genitori” di un cane, un gatto o di qualunque altra piccola o grande bestiola devono avere i requisiti giusti. A tale scopo, sul loro sito è possibile trovare migliaia di guide che orientano, parlano, mostrano ciascun animale con i suoi pregi, difetti, caratteristiche. Insomma a ciascuno il proprio animale a seconda dell’età, della casa e dello spazio che può offrire. Un’area del sito internet è dedicata all’adozione. Sarà necessario compilare i propri dati nell’apposito modulo “Adopting me” quando la scelta sarà definitiva. Poi il centro contatterà l’interessato nel giro di due giorni lavorativi. La persona sarà invitata a incontrare diverse volte l’animale. È inoltre possibile che l’animale venga portato a casa del potenziale “genitore” prima che questi venga adottato. Il centro, superata questa fase, farà sapere quando sarà possibile venire a prelevare l’animale. Verrà richiesto un onorario che coprirà le spese sostenute. Per un cane: 90-115 sterline, gatto 30-35, coniglio, porcellino d’india e altro piccolo animale 5-25 sterline. La Blue Cross con il suo team di comportamentalisti aiuterà a risolvere ogni problema durante gli anni. Un servizio totalmente gratuito che dura per tutta la vita del quattro zampe interessato. “Siamo sempre felici di aiutare i vecchi amici che sono passati di qua e che ora hanno trovato la felicità e la serenità in un’ottima famiglia“, affermano dall’associazione.

Raccolta fondi col “Tea Party”

L’evento di raccolta fondi più simpatico che ogni anno organizza la Blue Cross all’inizio di maggio è il Tea Party. Iniziato pochi anni fa ha un grande successo in tutto il territorio britannico. La padrona di casa, amante degli animali, decide di organizzare un party offrendo tè, pasticcini, sandwich ad amici e parenti in cambio di una piccola o grande offerta a favore degli animali che andrà all’associazione. Da parte sua la Blue Cross invia un vero e proprio “pack” cartaceo, se lo si desidera, dove è possibile trovare palloncini colorati, guide, qualche ricetta per preparare dolci e salati per gli ospiti. Tutte le informazioni possono essere però anche scaricate via e-mail una volta compilati i propri dati e fornita la disponibilità a voler creare un Tea Party. Insomma: le signore fanno sul serio per aiutare gli animali. Con grazia, leggerezza e tanto buonumore. La charity specifica e precisa: “Non riceviamo fondi governativi, quindi, contiamo sulla generosità di tutti. Laddove abbiate un’idea brillante per raccogliere i fondi, vi preghiamo di farcelo sapere. Vi daremo supporto e consigli“.

 

di Anna Maria Polidori
Foto di Shutterstock

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