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Fondi per il randagismo: che nessuno li tocchi!

di Maria Paola Gianni

Fondi per il randagismo

Incontriamo Carla Bernasconi, presidente Ordine Veterinari Provincia di Milano e con lei parliamo dei Fondi per il randagismo e del “pericolo” che stanno affrrontando.

Due chiacchiere con Chiara Bernasconi

Fondi per il randagismoMadre di tre figli, donna in carriera, grande professionista nel suo lavoro, e non solo. Carla Bernasconi non ha certo mezze misure. Il suo tempo vale oro, i suoi impegni sempre tanti e incessanti. Molti i suoi titoli nel campo della medicina veterinaria. Ne citiamo solo qualcuno: dal 2003 è presidente dell’Ordine dei medici veterinari della provincia di Milano e dal 2009 è anche vice-presidente della Fnovi (Federazione nazionale ordini veterinari italiani).

Si occupa di clinica e chirurgia per animali d’affezione. E quando finisce di lavorare, in casa l’aspettano due cani e una gatta, oltre alla sua famiglia umana, s’intende. “Sam è un Lagotto Romagnolo di quasi dodici anni”, precisa lei, “e Mollie è una meticcia di otto anni proveniente dalle regioni del terremoto dell’Abruzzo. Poi c’è Tea, una gattina comune europea abbandonata nella mia struttura”.

Non è difficile capire che gli animali sono la sua vita, nel lavoro come nel focolaio domestico.

Una vita ricca di impegni

Ma come farà a occuparsi di loro con tutti questi impegni? “Il tempo che dedico loro è quello che mi consente il mio lavoro, ma siamo una famiglia numerosa: ho tre figli e quindi i nostri animali godono dell’affetto e della presenza di tutti”. Dalla famiglia alla sua professione: in questa intervista esclusiva, Carla Bernasconi descrive alcune tematiche del settore, dalle ultime novità sul Patentino dei cani al traffico dei cuccioli dall’Est, fino ad arrivare all’allarme sulle carni rosse e ai vitali fondi pubblici destinati agli animali.

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Salviamo i fondi per il randagismo

Presidente, di recente proprio l’associazione dei medici veterinari ha lanciato l’appello alla regione Lombardia per non tagliare i fondi destinati al randagismo… La notizia è prontamente stata smentita dalla direzione dell’unità organizzativa dei servizi veterinari di regione Lombardia, in quanto i fondi statali di cui alla Legge 281 del 1991 già assegnati sono vincolati e pertanto non possono essere impiegati per finalità diverse.

Nel caso si dovesse procedere ai tagli, cosa accadrebbe? Quali servizi verrebbero compromessi? È evidente che ulteriori tagli di spesa in questo settore avrebbero ripercussioni notevoli sui piani di lotta al randagismo e sul benessere degli animali, ma fortunatamente non è il caso della regione Lombardia.

In pratica si rischierebbe di sottrarre fondi da un’emergenza a un’altra… Sì, ma capitoli completamente diversi che non sono certo assimilati.

Fondi per il randagismoParliamo ora del Patentino dei cani: perché oggi è più accessibile? Cosa è cambiato? La nuova ordinanza del Ministero della Salute ha esteso la possibilità di organizzare i corsi base per proprietari di cani anche ai medici veterinari liberi professionisti esperti in comportamento animale o formati per erogare questi corsi. Il Patentino è un corso informativo e formativo ideato per promuovere il possesso responsabile di cani e fornisce gli strumenti utili a migliorare il rapporto uomo-cane nel rispetto dell’animale e della collettività.

Quali sono i contenuti del corso base? E per quale motivo è importante? Tra i temi spiccano etologia canina, sviluppo comportamentale dal cucciolo al cane anziano, benessere del cane, comunicazione intra ed extraspecifica, solo per citarne alcuni. Ma anche segnali d’allarme rispetto a comportamenti aggressivi, convivenza tra cani e bambini, normativa in materia di tutela del benessere degli animali d’affezione, obblighi e responsabilità del proprietario. Si dovrebbe partecipare a questi corsi prima ancora di adottare un cane. Dovrebbero essere una sorta di “corso preadozione” per far comprendere se le scelte che si stanno facendo siano le più opportune in relazione alla propria situazione familiare e logistica, anche in termini di spazio e tempo.

Gli animali “non convenzionali” vengono sempre più accolti nelle nostre case. Che consigli dà a chi intende prenderne uno per la prima volta? A chi può rivolgersi per documentarsi? Il primo passo è documentarsi sulle esigenze e sulle abitudini di questi animali e anche sulle eventuali situazioni di conflitto con animali già presenti in casa.
Gli errori più frequenti riguardano i regimi alimentari e gli aspetti comportamentali. Il medico veterinario è di sicuro un interlocutore competente.

Traffico dei cuccioli dall’Est: cosa possono fare i veterinari? Il traffico illegale di cuccioli dall’Est Europa è un problema serio e in continuo incremento, il mercato è fiorente in quanto vi è grande richiesta di cuccioli di razza. Chi compra non è consapevole e non pensa di doversi informare sulla provenienza di questi cuccioli e sulle sofferenze e sui disagi ai quali vengono sottoposti. Molto spesso assistiamo a notizie di sequestri di furgoni, auto, ecc. che trasportano cuccioli in condizioni drammatiche, ma questi episodi sono solo la punta dell’iceberg rispetto al numero di cani e gatti che vengono importati illegalmente. I medici veterinari devono vigilare e segnalare alle autorità competenti i casi sospetti e fare informazione ed educazione sul come e dove acquistare un cucciolo.

Come si devono comportare i futuri proprietari di cani o gatti? I futuri proprietari devono prestare attenzione e informarsi bene sul venditore, evitare l’acquisto diretto su internet, evitare la “grande distribuzione” dove sono presenti solo cuccioli di tutte le razze senza nessuna madre. La decisione di adottare un cucciolo deve essere un passo importante e consapevole degli impegni che si assumono nei confronti di un nuovo animale che di fatto entra a far parte del contesto famigliare.

Anche in questo caso possono rivolgersi a voi? Ma certo. È bene quindi chiedere consigli ai medici veterinari anche in relazione alla tipologia di cane o di gatto, sulle sue esigenze fisiche ed etologiche che vanno rapportate al nostro stile di vita. Il rapporto dell’uomo col cane e col gatto è millenario e ha sempre giovato a entrambi e così deve essere nel pieno rispetto di tutti.

cane randagioUltimo argomento: di recente l’Ordine dei medici veterinari ha lanciato delle raccomandazioni sulle carni rosse ad uso umano… Siamo intervenuti in seguito alle notizie allarmanti apparse su molti organi di stampa per rassicurare sulla qualità dei prodotti presenti sul mercato europeo.
La relazione dell’Organizzazione mondiale della Sanità ha preso come campione insaccati contenenti sostanze e prodotti per la conservazione o la fissazione del gusto non presenti nell’Ue e soprattutto in Italia, ma provenienti dalle Americhe.

E come sono gli standard di controllo della qualità presenti in Europa? Sono tra i più elevati e scrupolosi del mondo. Inoltre è bene ricordare che la maggior parte degli insaccati italiani utilizza carni sane e naturali lavorate unicamente con sale e pepe.
È ormai noto che cattive abitudini alimentari e diete sbilanciate a favore di un eccessivo consumo di carne possono risultare dannose per la salute.

Come medici veterinari cosa proponete? Da tempo proponiamo un sistema di etichettatura obbligatorio per tutti i prodotti di carne che classifichi la qualità del benessere in cui l’animale è stato allevato e la nazione di macellazione e lavorazione.

Per informazioni

www.ordinevetmilano.it

www.fnovi.it

 

 

A cura di Maria Paola Gianni

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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