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Gli animali sentono il terremoto prima di noi

di Redazione Quattrozampe

Gli animali sentono il terremoto

Uno studio ci dice che gli animali sentono il terremoto e anche alcuni fatti lo dimostrano.

Un giorno di maggio di quaranta anni fa diversi gatti di una zona del Friuli sembravano impazziti.

Correvano velocemente avanti e indietro, non certo per il caldo, graffiavano nervosamente porte e finestre e appena avevano la possibilità di uscire, fuggivano senza fare ritorno.

Alle nove di sera la zona fu sconvolta da un terribile terremoto. Era il 6 maggio 1976, alcuni sopravvissuti ricordano lo strano comportamento dei gatti e si domandano ancora oggi: come facevano a saperlo?

Preavviso confermato in Cina

Eppure solo un anno prima in Cina era stato documentato il primo terremoto realmente previsto, al punto che si ritenne opportuno evacuare un’intera città.

Le autorità cinesi lanciarono l’allarme in seguito alla registrazione di alcune anomalie geologiche, insieme a quelle del comportamento animale.

Quello di Haicheng fu il primo caso di una intera città evacuata per un presunto sisma che poi si verificò.

Gli animali sentono il terremoto, ma non sanno dirlo

Non è, dunque, un caso se uno dei momenti di maggior tensione nei film catastrofici sia l’improvviso nervosismo degli animali, quando avvertono che qualcosa di terribile sta per accadere.

A noi spettatori di questi film sembra normale, eppure non è così scontato. Anzi, quello di prevedere i cataclismi è solo uno degli incredibili poteri degli animali, in grado di avvertire anche eventi più intimi, quali malattie o morti improvvise.

I gatti sono i più sensibili

Se ne sono accorti alcuni scienziati, come Leon Otis e William Kautz, che notando lo strano comportamento degli animali prima di una scossa sismica, hanno riunito diecimila volontari inglesi con in casa almeno un gatto (è stato rilevato che i gatti, rispetto agli altri animali, percepiscono maggiormente le scosse sismiche) e chiesto loro di vigilarli, annotando con cura ogni comportamento.Gli animali sentono il terremoto

La valutazione toccava una scala da 1 a 4. Se l’animale agiva secondo il parametro 2 o più, occorreva immediatamente avvisare il centro. Le rilevazioni erano corrette, la maggior parte dei gatti avvertiva anche la minima scossa. Ma come facevano?

Avvertono il mutamento geologico

Una prima spiegazione è data dalla biologia e dalla forte sensibilità degli animali ai cambiamenti del clima, agli odori e ai suoni.

Molto più sensibili di noi, avvertono il mutamento geologico terrestre e, prima del terremoto, percepiscono gli ioni positivamente saturi liberati dallo sfregamento delle faglie, che rendono l’aria vibrante a causa della forte carica elettrostatica.

La terra è in continuo mutamento e a parte la rotazione, impercettibile ai nostri sensi, ci sono altri movimenti invisibili in grado di interagire in modo silenzioso non solo con gli animali, ma anche con noi.

Non solo gli sfregamenti delle faglie che generano terremoti, ma sono anche il magnetismo, le correnti d’acqua sotterranee, i vulcani, le sorgenti, i geyser, i vapori, a rendere il nostro pianeta un organismo vivente e ad interagire con la nostra biologia.

Anche noi captiamo qualcosa

Anche noi possediamo una sensibilità intima simile a quella degli animali, grazie alla quale in alcuni luoghi assorbiamo energie bene che (ci sentiamo bene), ma in altri manifestiamo reazioni negative alle modificazioni terrestri, come mal di testa o irritabilità, o malessere che spesso non riusciamo a spiegare e trascuriamo assumendo farmaci con troppa semplicità.

Gli animali, invece, reagiscono in modo più evidente, con alterazione dell’umore e del comportamento, a causa dell’aria elettrica che disturba la chimica del cervello e del sistema nervoso. Non solo.

Gli animali sono anche in grado di percepire le piccole scosse che noi non sentiamo, oltre ai suoni non percepibili dall’orecchio umano, agli odori dei gas sprigionati dal terreno per via della pressione e le luci nel cielo che si verificano a causa della crescita di attività elettrica nell’atmosfera.

Ma non tutti gli animali sono “rivelatori”

Attenzione però, non bisogna considerare gli animali come “strumenti per rilevare un terremoto”, loro sono unici come noi, come esiste il gatto sensibile, esiste anche quello totalmente neutro ai cambiamenti climatici e geologici.

Vi sarà, dunque, capitato sentir dire “Il mio gatto non ha mostrato il minimo disturbo”, questo perché molti mici, soprattutto quelli più “casalinghi” e quindi pigri, hanno perso, esattamente come noi, il rapporto con la natura e i suoi mutamenti.

O semplicemente non lo osserviamo abbastanza noi e ci lasciamo sfuggire il suo preziosissimo modo di comunicare.

 

 

A cura di Isabella Dalla Vecchia – Oipa 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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