I politici italiani in aiuto della Guardia Forestale
Abbiamo già visto in un precedente articolo il pericolo di accorpamento che grava sulla Guardia Forestale, eppure sono in molti i politici a essersi schierati contro questa minaccia. In una nota congiunta, i deputati Pd Massimo Fiorio, Luciano Agostini, Susanna Cenni ed Alessandra Terrosi, della commissione agricoltura della Camera, affermano che “l’attività svolta fino ad oggi dal Corpo forestale dello Stato è indispensabile. La tutela del ‘made in Italy’ e la sicurezza dei cittadini e dell’ambiente non possono essere sacrificati in nome di una riduzione avventata della spesa pubblica che rischia di causare, nel medio e lungo periodo, gravissime perdite economiche e sociali”.
Tutti contrari all’accorpamento
Tutti contrari, da Silvio Berlusconi di Forza Italia a Sel: “Siamo ferocemente contrari, paradossale che si vada a toccare l’unica polizia specializzata in reati ambientali”, commenta “, Loredana De Petris di Sel. Boccia l’accorpamento anche il Movimento 5 Stelle: “Si tratta di una forza altamente specializzata per contrastare i crimini ambientali, con compito di controllo e sicurezza sul territorio e per il settore agroalimentare”. Nel dibattito è intervenuto anche Ermete Realacci, presidente della commissione ambiente della Camera: “La specificità, le competenze e le professionalità del Corpo forestale dello Stato non possono essere disperse. Proprio le specificità, le competenze e le professionalità della Forestale, infatti, in questi anni sono state essenziali su molti fronti come la difesa del territorio, il contrasto alle attività illegali in campo ambientale e alle ecomafie”.
Perché Corpo forestale è riuscito sempre a sopravvivere?
Semplicemente perché nessuno è in grado ancora oggi di assolvere a tutti quei delicati compiti di difesa dell’ambiente. E nessuno lo potrebbe ad oggi sostituire. C’è poi verso questi uomini che vestono la giubba verde un rispetto e un’ammirazione altissimi, un alto grado di fiducia degli italiani, il 64,6 percento, soprattutto di quelli che abitano nelle zone rurali e montane e sempre più dei cittadini delle metropoli che ne apprezzano l’impegno contro l’inquinamento, il maltrattamento animale e la sicurezza agroalimentare. In questo periodo le emergenze ambientali più importanti come la “Terra dei Fuochi” in Campania e la “Xylella” in Puglia sono gestite dai Forestali per espressa volontà del governo, lo stesso che ora vuole sopprimere il Corpo.
di Maria Paola Gianni – foto Archivio Corpo Forestale dello Stato
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