L’Appennino Tosco-Emiliano diventa riserva UNESCO
Dal 13 dicembre 2015 l’Appennino Tosco-Emiliano è entrato a far parte delle riserve “Uomo e Biosfera MaB” UNESCO, che ora salgono a 631.
La nuova riserva copre un terreno di 224000 ettari, di molto maggiore rispetto all’estensione del parco nazionale con lo stesso nome, già presente nel Parco UNESCO. Il suo territorio comprende molti ambienti diversi, che sono dimora di moltissime specie animali. Tra questi si segnalano branchi di lupi, coppie di aquile, poiane e falchi pellegrini, svariati cervi e caprioli. Possiamo avere la fortuna di scorgerli con le webcam del sito del Parco, consultabile a questo indirizzo.
Festa a Parigi
La data del 13 è dovuta al fatto che nel corso della serata del 13 dicembre si è svolta a Parigi la cerimonia di consegna della Pergamena con la quale UNESCO riconosce la designazione di “riserva”, alla presidenza del Parco, rappresentata da Stefano Bonaccini. Alla cerimonia erano presenti i sindaci di 38 comuni delle pronvice di Parma, Reggio Emilia, Modena, Lucca e Massa Carrara.
L’importanza della Riserva
La qualifica a “riserva della biosfera” non è solo un termine vuoto: si tratta di una qualifica internazione che L’UNESCO attribuisce ad aree specifiche dove sono presenti ecosistemi importanti, gestiti in modo attento e preciso, dove la conservazione dell’ecosistema e la sua biodiversità sono tutelati. Un riconoscimento prestigioso, che indica come, in Italia, le cose non siano sempre negative.
Possiamo trovare ulteriori informazioni sul sito dell’UNESCO.
foto da Shutterstock.com
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