Romania: ricorso blocca la legge anti randagi
In seguito al ricorso presentato ieri mattina alla Corte Costituzionale rumena da 29 Senatori, la legge anti randagi (ormai conosciuta come la “legge ammazza randagi”) che tante critiche aveva suscitato in Europa, è stata momentaneamente bloccata. Il ricorso verrà esaminato dalla Corte il prossimo 25 settembre. Ne dà notizia Save The Dogs, l’associazione presieduta da Sara Turetta, intervenuta più volte in questi giorni per invitare a mantenere la calma e a non demonizzare il popolo rumeno. La legge in questione, approvata dal Parlamento Romeno il 10 settembre, prevede la soppressione dei cani dopo 14 giorni dalla cattura. Una decisione radicale che contrasta con i faticosi tentativi di sterilizzazione dei randagi e di sensibilizzazione della popolazione locale e che viola la Dichiarazione Universale dei Diritti degli Animali redatta a Parigi nel 1978 Con la loro azione i 29 Senatori reclamano l’incostituzionalità della legge, per la mancanza di alternative all’unica soluzione messa in atto cioè l’eutanasia. un risultato molto importante per le tantissime persone, politici e non, che si sono impegnate dal primo momento nella lotta ad una legge tanto crudele. Molte, infatti, sono state le iniziative in difesa dei randagi, tante le manifestazioni di protesta in tutta Europa e nella stessa Romania. A Bucarest la popolazione si è riversata nelle starde, manifestando fino a tarda notte. La stessa TV nazionale rumena ha lanciato un’importante campagna di sensibilizzazione, atta a incentivare le adozioni dei cani randagi fuori dai confini rumeni. La giornalista Cristina Topescu, in compagnia di Save The Dogs, ha inaugurato uno spazio per sponsorizzare i tanti cani bisognosi di una nuova casa. Fonti www.geapress.org e www.greenstyle.it
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