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Una statua per Angelo, il cane ucciso a Sangineto

di Redazione Quattrozampe

Una statua per Angelo

La storia del cane di Sangineto, in Calabria, ucciso da quattro individui – non ce la sentiamo di definirli “ragazzi” – ha fatto e farà parlare molto di sé e il fatto che finalmente sia mostrata una statua per Angelo può essere un piccolo segno per sensibilizzare le nuove generazioni. Certo, è qualcosa di piccolo, qualcosa che potrebbe sfidare l’ira vandalica di altre “bestie” a due zampe – sappiamo come queste cose spesso attirino l’attenzione di persone che dovrebbero essere in cura per risolvere gravi problemi di personalità, se non di educazione – ma è importante che la vicenda di Angelo e quello che ha subito non venga dimenticato.

Una statua per AngeloForse, sicuramente, è troppo poco. Forse è solo per pulire le coscienze. Ma Angelo merita un ricordo concreto.

Angelo: una storia terribile

Non racconteremo la storia di Angelo e di come è stato barbaramente ucciso, è terribile e l’hanno fatto altri prima di noi. Qui vogliamo raccontare di come ora sia diventato un simbolo di amore e rispetto verso gli animali, verso tutti quelli che subiscono violenza e vengono uccisi in modo vergognoso e inutile. La città di Roma ha scelto di far realizzare una statua per Angelo, per ricordarlo, per onorare la sua memoria, magari, ma anche per dire “mai più”.

A Roma, una statua per Angelo

E così, a Roma, le AssociazioniBe Positive Factory”, “Animalisti Italiani Onlus” e “La Vela d’Oro” si sono prodigate per far realizzare una tatua per Angelo. La scultura ’opera dall’artista Alessandro Di Cola, approvata da Roma Capitale-Municipio XII, è ispirata alla frase di Gandhi: “la civiltà di un uomo si misura da come tratta gli animali” ed è arricchita da una grande targa con il nome del cane. La statua dedicata a questa ennesima vittima della crudeltà di alcuni esemplari di razza umana si trova esposta nell’area cani del parco Ravizza, nel quartiere romano di Monteverde.

 

 

Immagine dal sito di Monteverde.Romatoday.it

 

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