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Batman: dal buio della cantina alla vita

di Claudia Ferronato

batman

Batman è vivo.

E questa è la buona notizia.
Tutti gli orrori, oramai riguardano solo il suo passato anche se il corpicino scheletrico ancora non dimentica.
Qualcuno ha lasciato Batman a lungo in una cantina nei pressi di Milano, legato zampe e muso, come un pacco, senza acqua nè cibo, in condizioni terribili, senza potersi muovere o chiedere aiuto.
Booky, così si chiamava prima, era tenuto al buio e, ovviamente, puzzava, ma forse questo gli ha salvato la vita.
Perchè, probabilmente, l’odore che emanava era troppo fastidioso e lo hanno portato in quello stato presso l’Ospedale Veterinario San Francesco.

Hanno detto che non mangiava dal giorno prima e gli erano venute delle piaghe.

I medici però,batman hanno capito che la situazione era molto più grave e supponeva un periodo di maltrattamento più lungo.
Gli arti posteriori erano un’unica piaga aperta, con avanzato processo di necrosi in atto.
I veterinari lo hanno immerso in una vasca per pulire le ampie lesioni, letteralmente coperte dagli escrementi, la pelle si staccava.
Nonostante il dolore  e la febbre alta,  la bestiola riusciva a trovare la forza per scodinzolare a chi lo stava aiutando.
Purtroppo, nonostante la denuncia di maltrattamento alle autorità da parte della clinica, il cane è stato restituito ai proprietari, degli extracomunitari che vivono in condizioni disagiate.
A questo punto intervengono il Nucleo Tutela Animali e due veterinarie Asl.

 

Vista la gravità della situazione, i veterinari decidono che non può essere ricoverato nel Canile Sanitario.
Batman ha bisogno di un monitoraggio continuo, di medicazioni puntuali e cure apposite.
Per tutte queste ragioni viene dato in custodia giudiziaria a Marina titolare dell’azienda agricola La Casetta dei Sette Nani.

La condivisione in facebook

E qui il cane è amato, accudito e coccolato, come spiega Marina in un toccante post su facebook che punta a far “viaggiare” questa triste storia.
All’inizio il povero quattro zampe non riesce neppure a mangiare, per quanto è provato dal lungo digiuno.
Un po’ alla volta, però riprende e, in tre giorni, prende il primo chilo.
Il primo della decina necessaria per tornare a un peso appropriato per la sua taglia.
Purtroppo le dita di entrambe le zampe posteriori sono state amputate ma, come spiega Marina, la sua voglia di sopravvivere è prevalsa all’ignoranza e alla cattiveria umana.
I segni dei legacci sul muso parlano da soli.
Medicine, cure e tanto affetto stanno riportando il cane a un’esistenza normale, fatta di giochi e interazione con gli altri cani e le persone.
Le ferite stanno guarendo e il peso continua ad aumentare.
Ora, nei confronti degli ex proprietari, è in corso un procedimento penale.
Ma Batman ha già vinto e ora lo aspetta una vita serena, quella che merita ogni creatura vivente.

Info:
La Casetta dei Sette Nani

di Claudia Ferronato

 

 

 

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