Cani nel carrello della spesa? Cosa dice la legge sui pet al supermercato
I proprietari si chiedono se portare i cani nel carrello della spesa sia legittimo oppure no: la normativa italiana stabilisce un divieto assoluto di ingresso degli animali al supermercato solo se il rischio di contaminazione degli alimenti non è evitabile
Nei giorni scorsi è scoppiata una polemica sui cani nel carrello della spesa dopo che il giornalista Enrico Mentana ha postato sui social una foto dei suoi tre Cavalier King Charles Spaniel al supermercato scrivendo: “Riunione della Commissione di Verifica della Spesa”
Ovviamente una battuta mentre il giornalista era intento a fare acquisti. Ma il post, oltre agli apprezzamenti, ha ricevuto anche qualche critica sul fatto che fosse corretto far stare i propri pet all’interno del carrello accanto ai prodotti.
La polemica sulle foto dei cani nel carrello della spesa
Dopo le critiche ricevute per la foto dei propri cani nel carrello della spesa, Enrico Mentana ha postato sui social una seconda foto in cui era inquadrata anche la scritta sul carrello –“Benvenuti ai nostri amici animali” – scrivendo: “Questo post è la risposta ai tanti che – in buona fede, o per malanimo, o per fare i bastian contrari – hanno eccepito sulla foto di qualche giorno fa. Leggete cosa c’è scritto sul carrello. E imparate”.
Nonostante il chiarimento da parte del giornalista, non sono mancati ulteriori commenti polemici da parte di chi non gradisce che i pet entrino al supermercato. Ma cosa dice la legge italiana a riguardo?
Animali al supermercato, cosa prevede la legge
La legge italiana lascia al singolo supermercato la possibilità di decidere se ammettere all’interno gli animali oppure no, purché siano rispettati i requisiti di igiene e sicurezza degli alimenti. Il divieto assoluto di portare, per esempio, i cani nel carrello della spesa sussiste solo nei locali dove si preparano, manipolano, trattano e conservano gli alimenti, come le cucine, con due eccezioni che riguardano i cani guida per i non vedenti e i cani impiegati dalle forze dell’ordine.
Sui casi di divieto assoluto la normativa italiana recepisce quella europea (Reg. CE n. 852/2004) ma nel 2023, come segnalato dalla LAV, la Lega Anti Vivisezione, una nota ministeriale ha chiarito che “in linea con la normativa vigente, le regole di accesso e le limitazioni devono essere stabilite in primis dal responsabile legale dell’esercizio, sulla base dell’attività svolta e in base alle valutazioni condotte per verificare che sussistano le condizioni necessarie. Qualora l’esercente consenta l’ingresso degli animali negli spazi di vendita, infatti, deve garantire che gli animali non possano entrare in contatto diretto o indiretto con gli alimenti, sia sfusi che confezionati, dei quali devono sempre essere garantite igiene e sicurezza.”
Cani nel carrello della spesa, non tutti i super li accettano
In Italia, dunque, è possibile portare i propri cani nel carrello della spesa ma non in tutti i supermercati. Sempre più catene di supermercati autorizzano i proprietari di pet ad accedere con il proprio animale, ma esistono anche quelle che lo vietano in assoluto, escludendo dal divieto solo i cani delle forze dell’ordine e quelli che guidano persone non vedenti.
Esistono, al contrario, catene di supermercati che permettono l’ingresso a tutti senza fare distinzioni e anche negozi che vendono alimenti che consentono ai proprietari di animali di poter entrare solo se i pet hanno dimensioni tali da poter essere trasportati in carrelli appositi che impediscano lesioni alle zampe.
Per i cani di dimensioni troppo grandi per il trasporto nel carrello, l’accesso al supermercato o è negato o è consentito con l’indicazione di tenerli al guinzaglio e di seguire particolari percorsi segnati a terra da speciali adesivi per mantenere gli animali a distanza rispetto ai prodotti non confezionati.
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