Curare con il cibo: le soluzioni nella ciotola
Una corretta alimentazione e un giusto fabbisogno nutrizionale, oltre a rappresentare fattori fondamentali per la salute di tutti gli animali da compagnia, sono importanti durante il trattamento di patologie croniche.
La dietoterapia svolge un ruolo importante nel trattamento di numerose patologie croniche di cani e gatti, anche quando la causa di base non sia correlata a fattori dietetici.
Queste tipologie di alimenti andranno a influenzare lo stato di salute dell’animale e favoriranno la terapia medica in corso.
Negli animali malati con patologie, somministrare una corretta alimentazione è di fondamentale importanza in quanto il fabbisogno energetico aumenta in risposta allo stress indotto dalla malattia.
Curare con il cibo, ci pensa il vet
Le diete veterinarie sono state studiate appositamente da veterinari e nutrizionisti con l’obiettivo di dare una corretta risposta nutrizionale alle più frequenti patologie di cani e gatti. Un’alimentazione terapeutica è impiegata come strumento di controllo o di terapia come nel caso del diabete mellito, delle patologie croniche renali, della malattia delle basse vie urinarie del gatto e così via.
Le diete ipoproteiche, invece, sono utilizzate nei cani affetti da insufficienza renale cronica e nei soggetti anziani con funzionalità renale alterata. In tal caso, l’utilizzo di queste diete consente al cane e al gatto di condurre una vita più confortevole, pur con una ridotta attività renale, diminuendo i segni clinici e la progressione della malattia, nonché l’azoto ureico, la creatinina e il fosforo.
Altre diete, appositamente formulate, rappresentano un mezzo per contrastare il decorso clinico della maggior parte delle patologie epatiche riducendo la sintomatologia e favorendo la ripresa.
Alimento terapeutico: quali caratteristiche
Gli alimenti di tipo terapeutico devono essere innanzitutto completi, cioè, devono contenere tutti i nutrienti di cui ha bisogno l’animale, nella giusta quantità, con ingredienti e materie prime appositamente selezionate.
È molto importante che i vari componenti siano equilibrati e, di conseguenza, anche i nutrienti dovranno essere presenti in un rapporto corretto in base alla patologia specifica. Se si utilizza un alimento terapeutico di tipo commerciale non sarà necessaria l’aggiunta di sali minerali o vitamine, perché questi alimenti sono già opportunamente integrati per le diverse e specifiche esigenze.
Infine, è fondamentale la specificità dell’alimento che tiene conto dei reali fabbisogni del cane o del gatto in base al problema che l’animale stesso presenta.
E se cane e gatto non mangiano?
Quando un animale è malato e il veterinario prescrive una dieta specifica per il cane o il gatto uno dei problemi principali che si può presentare è la mancanza di appetito, in particolar modo nei gatti.
Sarà, quindi, necessaria una dieta ben bilanciata e ricca di nutrienti, allo scopo di soddisfare le esigenze nutrizionali dell’animale in modo da facilitare la guarigione. La dieta in questi casi deve essere molto digeribile, a basso contenuto di grassi, ed eventualmente somministrata con frequenza a piccole dosi (3-6 volte al giorno).
Per migliorarne l’appetibilità si potranno aggiungere piccoli quantitativi di acqua e riscaldarla prima della somministrazione ad una temperatura intermedia tra quella ambientale e quella corporea.
Nel caso in cui il cane o il gatto si rifiutino categoricamente di mangiare, è sconsigliabile il fai-da-te ed è meglio contattate il veterinario, in modo che possa aiutare a modi care qualcosa nella dieta per renderla più appetibile.
Piante medicinali nel Pet Food
Fin dall’antichità l’uomo ha utilizzato le piante per curare le più svariate malattie e per alleviare le sofferenze.
Le piante, infatti, sono in grado di produrre tantissime sostanze che ci aiutano a proteggere efficacemente il nostro organismo.
I vegetali, rappresentano gli organismi viventi più adattabili, ma non potendosi “muovere” sono stati costretti a elaborare vere e proprie strategie difensive, producendo sostanze chimiche in modo da potersi difendere dagli attacchi di funghi (antifungini), microbi (antibiotici), virus (antivirali) e insetti (antiparassitari).
Queste piante, se somministrate inalterate attraverso l’alimento industriale, aiutano l’organismo a difendersi dagli attacchi costanti a livello cellulare delle sostanze xenobiotiche (gli inquinanti) introdotte attraverso l’alimentazione, o di proteggere dai danni causati da sostanze esterne quali, ad esempio, radiazioni elettromagnetiche, polveri sottili, gas radioattivi e così via.
In seguito alla crescente diffusione della conoscenza delle caratteristiche di alcune specie vegetali, molte aziende produttrici di pet food hanno iniziato a includerle nelle proprie formulazioni, vantandone i relativi benefici effetti, ma in molti casi l’efficacia di questi prodotti è fortemente limitata da problemi causati dall’esposizione alle alte temperature durante la fase di estrusione delle crocchette (oltre 100 gradi).
Le erbe officinali aiutano a curare molti disturbi dell’apparato respiratorio, problemi osteo- articolari ma anche problemi dell’apparato gastrointestinale, allergie e obesità.
Negli animali vengono impiegate quelle piante che possiedono effetto nutraceutico. La loro somministrazione per via orale o attraverso gli alimenti favorisce l’assorbimento ottimale dei principi attivi in esse contenuti.
A cura di Valentina Maggio Medico veterinario, Nutrizionista cane e gatto e Istruttore cinofilo
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