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Pastore Maremmano Abruzzese: il guardiano

di Redazione Quattrozampe

Pastore Maremmano Abruzzese

Il Pastore Maremmano Abruzzese (Pma) è un cane dalle origini antichissime, un patrimonio cinofilo italiano che ci viene invidiato da tutto il resto del mondo. Alcune descrizioni di questo magnifico e imponente cane da pastore risalgono a molti secoli fa, descritti da Marco Terenzio Varrone (116- 27 a.C.) ed elogiati da Lucio Giunio Columella (4-70 d.C.). Grazie a simili antiche citazioni, il Maremmano Abruzzese è tra i più antichi cani ad aver fatto coppia con l’uomo.

Origini antiche Dall’asia Centrale

Pastore-Maremmano-Abruzzese (3)Il Pastore Maremmano Abruzzese ha origini geografiche che ci spingono fino all’Asia centrale, al tempo campagna romana. Utilizzato in quasi tutte le condizioni climatiche, col tempo si è adattato sia ai climi più rigidi che a quelli più caldi.

Non è un cane da conduzione

Non è certo un cane da conduzione, bensì da guardiania e protezione. Di solito il Pastore Maremmano Abruzzese viene fatto crescere, sin dai primi giorni di vita, all’interno e quindi a stretto contatto con il gregge, la sua memoria di razza fa sì che non abbia istinto predatorio nei confronti degli animali da proteggere.

Pastore Maremmano Abruzzese: il suo istinto è protettivo

Ma proteggere da chi? I pericoli per il gregge sono vari, a partire dall’uomo stesso, fino ad arrivare al lupo o a cani randagi. Il Maremmano è un cane coraggioso, pronto a dare la vita per difendere i suoi affetti e il suo territorio. Tanto espansivo e amante di coccole col padrone, quanto diffidente con gli estranei.

L’utilizzo di questo cane, anche se non diffuso a dovere, purtroppo, è fondamentale per la sopravvivenza di animali da allevamento e per la stessa conservazione delle specie selvatiche (vedi lupi o volpi). Ancor oggi, infatti, è la migliore soluzione per tenere i lupi alla larga dalle greggi. Ben altro dalle misure scellerate del Ministero dell’Ambiente che ha proposto la mattanza dei lupi come “soluzione” a questo problema. Non a caso, il Pastore Maremmano è considerato “l’arma bianca” contro i lupi, perché nonostante non uccida nessun esemplare, allo stesso tempo, salva la vita di altri.

Va ben educato

Pastore-Maremmano-Abruzzese (2)Spesso demonizzato a causa della sua mole imponente, il Pastore Maremmano Abruzzese rischia di essere visto come cane aggressivo nei confronti dell’uomo, ma così non è. Se educato e allevato a dovere, non cerca mai lo scontro, anzi, ammonisce e resta a vigilare il territorio o chi vi si trova al suo interno.

In famiglia è amorevole

In famiglia è un cane amorevole e protettivo, a tratti “giocherellone”, ama il contatto fisico ed è sempre pronto a farsi coccolare dopo una lunga giornata di lavoro.

Ovviamente l’ambiente ideale non è la città, adora gli spazi aperti e ama controllare quest’ultimi, non gli dispiace affatto un sano acquazzone e ha il pelo autopulente. Mentre riposa non ama essere disturbato e durante il lavoro non gli serve affatto alcun suggerimento, il suo cuore già sa quello che deve fare.

 

Cosa fare

  • Educazione di base (tramite un educatore cinofilo)
  • Attività pastorizia
  • Attività di guardiani e protezione

Cosa non fare

  • Vita sedentaria
  • Poca socializzazione (che non sia monitorata da un educatore) da cucciolo
  • Acquistare un esemplare per moda

 Qualità naturali

  • Aggressività: Media
  • Istinto predatorio: Molto Basso
  • Combattività: Medio-Alta
  • Temperamento: Medio
  • Tempra: Alta
  • Soglia di Reazione: Media
  • Socievolezza: Media

 

 

 

A cura di Mauro Bassano Educatore ufficiale Enci, Presidente “Dog Village

Foto da Shutterstock.com

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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